Navigando verso le acque di Genoa, o meglio andando ad aprire il sito ufficiale del Genoa Calcio
www.genoacfc.it a darci il benvenuto è l'immagine di colui che ha dato l'addio ieri al Genoa. Si proprio lui Luca Toni.
Non capendo il perchè, forse mancato aggiornamento del sito, non capiamo neanche il perchè della cessione, ancor meno della velocità della cessione. Domenica, infatti, nella formazione annunciata del Genoa che giocherà contro il Cesena, figurano come punte Rudolf e Destro, entrambi new entry del campionato italiano.
Certo, forse era l'occasione giusta per vendere il centravanti modenese e nel mercato si sa bisogna avere i tempi giusti, altrimenti si rischia di mandare tutto all'aria. Ma se consideriamo che la cessione è avvenuta a titolo gratuito, allora capire la strategia di Preziosi risulta proprio difficile.
Il presidente, già ex-Como, non è nuovo di smantellamenti di squadra. Ogni anno la squadra del grifone viene smontata e rimontata come un calzino nelle varie sessioni di mercato. Quest'anno in più c'è stato il cambio anche di panchina, da Gasperini a Ballardini, giusto per non annoiarsi.
Tra i colpi estivi ricordiamo appunto: Toni, annunciato come il bomber da 20 gol, venduto a Gennaio; Ranocchia, il nuovo Nesta, ora all'Inter; Rafinha, Eduardo, Chico, Kaladze, Veloso. Tra le altre operazioni fantacalcistiche ricordiamo anche l'acquisto di Boateng girato al Milan, per mezzo Pippo Baudo e tre quarti di Maradona (giusto per citare L'allenatore nel pallone).
Nel mercato di Gennaio ha già scambiato Palladino (tra l'altro in gol col Parma alla sua prima apparizione) e Modesto per Antonelli e Paloschi. In uscita ci sono anche Criscito verso Napoli, Sculli verso Roma.
Non considerando bene la strategia di Preziosi e i suoi uomini di mercato, speriamo e confidiamo nella vittoria di domenica, non fosse altro per il 2 che abbiamo pronosticato a favore del Genoa.
Informazione di servizio: l'immagine di apertura del sito del Genoa Calcio è in rotazione, abbiamo visto tra gli altri oltre Toni, Chico e Veloso. Fortuna ha voluto che nel momento in cui l'abbiamo aperto noi c'era Toni.
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