Voto 6. Scrutando tra i siti più accreditati di cinema, vedi Coming soon o My movies, mi sono imbattuto nella presentazione e recensione di
Un gelido inverno, film uscito al cinema il 18 febbraio del 2011. Il film, vedi anche le 4 nomination agli Oscar, è stato giudicato molto positivamente e considerato da tutti, un film scomodo che mostra l'altra faccia dell'America.
Un America fatta di povertà, silenzio, montagne fredde e campagne. Niente a che vedere con feste, grattacieli, strade piene di macchine, ragazze e ragazzi alla moda, etc.
Tutto ciò è tangibile già dalle prime scene del film, che in questo non delude, anzi la bravissima regista Debra Granik, nel suo secondo film, riesce a mostrarci dettagliatamente e con cura meticolosa quell'America scordata e volutamente abbandonata, piena di tristezza e desolazione. Facile capire ciò, anche guardando solo il panorama, senza soffermarsi sui personaggi, ancor più tristi del luogo in cui vi abitano.
Il film mi ha ricordato in alcuni aspetti
The Road, film con Viggo Mortensen. E proprio in questo punto che il film mi ha deluso. In particolare oltre a desolazione e tristezza (elementi che non mi dispiacciono in un film), ho trovato molta noia.
Un gelido inverno è infatti abbastanza lento, con ritmi molto blandi.
L'avventura principale di Ree, ovvero quella volta alla ricerca del padre, è certamente verosimile per una ragazzina di soli 17 anni, ma noiosetta per un film su grande schermo.
Essendo appunto una ragazzina, Ree si rivolge agli adulti della sua comunità, poco inclini a dargli una mano, anzi in molti sono riluttanti nellla sua operazione. Molto crudi e spietati inoltre i modi in cui questi ultimi, alcuni dei quali suoi parenti, si rivolgono ad essa.
Jennifer Lawrence poi, è molto brava a recitare quel ruolo di "capo-famiglia obbligata", abile a mostrarci espressioni di una ragazza forte ma che necessita di un qualche o minimo aiuto dai più grandi, vedi scena in cui si rivolge a sua madre sapendo già che non gli risponderà niente, donna in uno stato di quasi non coscienza.
Scene cult sicuramente quelle in cui Ree insegna ai suoi fratelli ad usare il fucile per sopravvivere, o quella in cui impartisce lezioni su come scuoiare uno scoiattolo.
TRAMA: La diciassettenne Ree vive in una zona poco lussuosa del Missuori, insieme a suo fratello, sua sorella e sua madre, quest'ultima in grave condizioni psicologiche. Invece di starsene a scuola assieme ai suoi compagni, Ree è costretta a badare alla sua famiglia e lo fa davvero egregiamente per quello che può.
La vita però per lei è ancora più dura di quanto previsto. Ultima notizia atta a sconvolgergli ancor più la vita, è quella che suo padre Jessup, spacciatore di anfetamine, ha ipotecato la casa per pagarsi la cauzione ed uscire di prigione. Se Jessup non si presenterà in tribunale, Ree, i suoi fratelli e sua madre, saranno sfrattati e resteranno senza tetto in un gelido inverno.
Da qui comincia il viaggio di Ree Dolly alla ricerca di suo padre, in un viaggio fatto di poche risposte e qualche domanda del tipo: "Dov'è finito? Cosa gli è successo? Sarà vivo o morto?
USCITA CINEMA: 18/02/2011
REGIA: Debra Granik
SCENEGGIATURA: Debra Granik, Anne Rosellini
ATTORI: Jennifer Lawrence, John Hawkes
Meno male! Una voce fuori dal coro ;)
RispondiEliminaIo questo film proprio non l'ho capito. Certo, fatto molto bene e con alcuni spunti non malvagi. Ma ritenerlo un capolavoro... mah! Un drama come tanti altri senza pretese. Nota positivissima, il femminismo intrinseco alla pellicola ma nient'altro a mio parere.
Gia mi aspettavo molto di più dato le recensioni positive su questo film e si sa quando si hanno grandi aspettative è molto difficile soddisfarle..
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