Voto 6. Un corpo che racchiude al suo interno più persone diverse, o un'unica persona con diverse personalità. Difficile credere ad entrambe le ipotesi. A non crederci è anche Julianne Moore o meglio il personaggio da lei interpretato nel film Shelter. Cara è una psichiatra forense che crede che i casi di personalità multipla non siano altro che rifugi e ripari di pazienti un pò instabili, o di avvocati che utilizzano questa scusa per alleviare le colpe dei loro clienti.
L'ideologia di Cara si scontra però contro quella di suo padre, il Dottor Harding. Quest'ultimo per mettere in crisi le convinzioni della figlia (rafforzate dal periodo di crisi per la morte violenta del marito ad opera di un rapinatore), le presenta un caso davvero complicato.
Il caso in questione almeno inizialmente porta il nome di David Bernburg, un giovane tranquillo su una sedia a rotelle, che risponde cordialmente alle domande poste dalla psichiatra in una sala classica da interrogatorio. Una volta lasciato solo David, il dottor Harding comincia il suo esperimento, mostrando a Cara, cosa e chi sia davvero David. Su richiesta espressa di parlare con Adam, da parte del dottor Harding, David attraverso una metamorfosi facciale si trasforma appunto in Adam Saber, un giovane scontroso, che non ha bisogno della sedia a rotelle di David.
Il mistero si infittisce allorchè Cara, comincia ad appassionarsi al caso, effettuando ricerche che danno risposte sconvolgenti. David è un ragazzo morto da molti anni, in tragiche circostanze. Sua madre non gli ha mai perdonato la voglia di guarire e di tornare a camminare, affidandosi a ricerche scientifiche innovative, mettendo da parte la fede religiosa.
La prima parte è sicuramente la migliore del film Shelter. Il film si presenta come un thriller misterioso, in cui lo spettatore cerca di capire chi sia veramente David-Adam. Quest'ultimo è interpretato da Jonathan Ryis Meyers, la cui reale personalità è invece messa a dura prova dalle sue faccende private in quest'ultimo periodo.
Shelter comincia a perdere colpi nella seconda metà del film. Il momento delle risposte è un momento tragico, dal punto di vista narrativo, in quanto le soluzioni fornite appaiono banali e davvero poco convincenti.
USCITA CINEMA: 25/02/2011
REGIA: Måns Mårlind, Björn Stein
SCENEGGIATURA: Michael Cooney
ATTORI: Jonathan Rhys Meyers, Julianne Moore
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