Voto 5. Dati i bassi ascolti del Grande Fratello, anche per via del crescente affetto del pubblico italiano nei confronti di Fiorello e del suo varietà; posso consigliare la visione di Cube agli autori del più longevo dei reality show. Al resto del pubblico un pò meno.
Mettere magari i concorrenti in un cubo, anzichè in una bella casa con mille comodità e piscina, sarebbe già motivo di interesse ed attrazione. Per i più sadici, l'interesse raddoppierebbe, nel sapere che questo cubo è composto in realtà da tante stanze cubiche, alcune addirittura con trappole mortali.
Per la tristezza di molti, ad entrare nel cubo meno spiato di Italia, non sono i concorrenti del Gf, ma sei attori ciascuno con il suo ruolo da interpretare.
Si tratta di un gruppo di uomini e donne abbastanza diversi tra loro: un poliziotto ed un ladro, una matematica precisa ed un'infermiera paranoica, un uomo medio, silenzioso e un ragazzo ritardato mentale abbastanza fracassoso.
Nessuno di loro ricorda come è finito nel cubo, ancor meno il perchè sia li dentro. Si tratta di un esperimento militare? Governativo?
Il loro scopo sarà naturalmente quello di uscire fuori dal cubo e ritornare alla vita normale; al contrario dei concorrenti del Gf che vogliono rimanere nella casa ed una volta usciti, fare una vita da Vip.
Il cubo è un film del 1997, è può essere considerato un pò il padre di film più moderni dello stesso genere. Vedi Saw l'enigmista su tutti, ma anche Devil ed altri film in cui un gruppo di sconosciuti, viene rinchiuso in un luogo anch'esso sconosciuto.
Proprio per la sua anzianità sul campo, il film (visto dopo i suoi "figli") risulta un pò grezzo e meno completo dei successivi. Discutibile la prova degli attori, molti alla loro prima esperienza che non subirà svolte ecclatanti nel loro proseguo di carriera. Il regista Vincenzo Natali, di chiare origini italiane, firmerà solo il primo Cube, continuando però a dedicarsi ad opera di fantascienza, vedi Splice del 2010.
The Cube invece continuerà senza di lui, con altri due episodi: un sequel ed un prequel, andando a comporre una trilogia.
Poco interessante anche la scenografia, uguale in ogni cubo ma con colori differenti.
Molto interessanti sono alcune recensioni che ho letto riguardo Cube, le quali considerano questo film come una metafora della realtà.
Ovvero, tutti viviamo in un luogo di cui non conosciamo le origini; non sappiamo perchè siamo qui, se siamo "vittime" di un esperimento o di qualcos'altro; cosa ci aspetterà una volta usciti dal "Cubo" "Cosa ci sarà la fuori?" "Tutta e solo la stupidità umana""Beh, ne vale la pena di conviverci a volte"!. (Mymovies)
Ma anche le dinamiche interne al cubo, ovvero i rapporti interpersonali intrapresi dai protagonisti, chi riesce a reggere la pressione meglio degli altri, etc..Vista in questa chiave il film assume ben altro significato è può essere inteso anche come un capolavoro.
ORIGINALITA': ****
RITMO: **
REALISMO: ***
NOIA: *
SPETTACOLARITA': *
UMORISMO:
STORIA: **
PERSONAGGI: *
REGIA: Vincenzo Natali
SCENEGGIATURA: Vincenzo Natali, Andre' Bijelic, Graeme Manson
ATTORI: Nicole De Boer, Nicky Guadagni, David Hewlett, Andrew Miller, Julian Richings, Wayne Robson
PAESE: Canada 1997
GENERE: Fantascienza, Thriller
DURATA: 90 Min
Ritengo The cube un interessante esperimento, con una sola scenografia, pochi mezzi, attori sconosciuti e tanta, tanta originalità. Il prequel ha quasi la stessa ambientazione della botola di Lost.
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