Voto 5. Niente di nuovo. La
visione di Priest mi ha dato l’impressione di un compitino ben fatto, che manca
però di tanti elementi, tipo l’originalità, la passione, la tensione, la
suspence, la voglia di sperimentare, etc.
Priest è un film d’azione classico
che cerca di mischiarsi con il genere horror. Di horror c’è l’ambientazione
oscura, e gli antagonisti: i vampiri.
Il film di Scott Stewart con Paul Bettany, parla
infatti dell’interminabile scontro tra gli uomini ed i vampiri. L’introduzione
è ben fatta e si avvale di disegni, riassumendo in pochi minuti le varie guerre
tra le due categorie sopraelencate. Ad un certo punto della storia, gli esseri
umani decisero di istituire un organo apposito ed adatto per sconfiggere i
vampiri. Questo organo è composto da dei preti combattenti, che tanto per non
trarre in inganno lo spettatore ce l’hanno segnato in fronte di essere preti,
appunto con una croce.
Il membro più alto della Chiesa, monsignore Orleans, è
ultra convinto che di vampiri in giro non ci sia più traccia, ma nel frattempo
il fratello del protagonista, insieme a sua moglie vengono ammazzati; la figlia
invece rapita.
Priest o meglio Ivan Issacs, non ha dubbi: tutto ciò è
opera dei vampiri, perciò anche contro il parere della Chiesa comincia a dare la
caccia a queste creature. In suo aiuto c’è lo sceriffo del paese, da sempre in
caccia di vampiri, nonché fidanzatino di Lucy.
Il narratore, secondo me, avrebbe dovuto puntare su un racconto imparziale; ovvero non far capire allo spettatore chi tra le due fazioni, fosse
la parte buona, chi quella cattiva.
Priest invece fin dall’inizio ci
mostra i preti come gli eroi, mentre i vampiri degli esseri mostruosi, senza
neanche “voce in capitolo”, tranne Black Hat, le strane creature non hanno neanche
il dono della parola.
Priest più che altro è paragonabile
ad un supereroe, tipo Batman (anche per via della somiglianza della moto) che
tutto sa, nessuno teme, e con coraggio tutto affronta.
Gli antagonisti sono infatti
molto deboli, poco presenti, che riescono ad averla finta solo con delle
piccole comparse. Lo scontro fisico poi risulta davvero stucchevole, in particolar modo quello fra il
prete giapponese e il capo dei cattivi. Odiose, stupide e inutili tutte quelle
capriole, mosse di braccia ed armi a dieci metri di distanza dell’avversario.
Scene di azione molto più adatte per film comici, che non per un film che
dell’azione dovrebbe fare il suo punto forte.
La realizzazione dei vampiri è
mediocre, puntando più a dei mostri, che non a persone capaci di intendere e di
volere.
Sequel all’orizzonte…
ORIGINALITA': *
RITMO: ***
REALISMO:
NOIA: *
SPETTACOLARITA': ***
UMORISMO:
STORIA: *
PERSONAGGI: *
USCITA CINEMA: 15/06/2011
REGIA: Scott Stewart
SCENEGGIATURA: Cory Goodman
ATTORI: Paul Bettany, Cam Gigandet, Maggie Q, Karl Urban
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