Voto 6,5. La recensione che sto per fare di questo film è un pò provocatoria, forse poco attinente con la trama, e forse davvero fuorviante e sbagliata.
Quello che ho visto io, oltre la semplice trama, è stato un passaggio di testimone da il celebre e venerato attore, al nuovo rampante che avanza.
Clooney è infatti il "govern-attore" più in vista del cinema americano, la sua vita è da vera e propria celebrità, tutti vogliono sapere dei suoi gossip, dei suoi gusti sessuali, delle sue ville, etc. Il pubblico lo ama, lo acclama, lo applaude. Il suo volto è sicuramente più noto ai più, rispetto a quello del "nuovo" Gosling.
Quest'ultimo è un giovane di talento, che invade la scena, relegando il vecchio attore in un angolo, o meglio in un poster elettorale. Gosling è il nuovo protagonista dei nuovi film americani, che non ha paura di affrontare i mostri sacri del cinema.
Il vero scontro ne Le Idi di marzo è quello fra Clooney e Gosling appunto. Uno scontro generazionale, che decreterà nel film chi è il vincitore.
L'avversario politico di Clooney che interpreta Mike Morris, non apparirà mai in video, i poster in cui sarà impressa la sua faccia saranno sempre sfuocati, in realtà non c'è nessun attore che lo interpreta. Paul Giamatti e Philip Seymour Hoffman saranno degni comprimari del film e reciteranno a dovere il loro ruolo di attori co-protagonisti. Ma nessuno dei due avrà il fisic durol, per sostituire Clooney ed essere la nuova icona cinematografica.
La non più tredicenne Evan Rachel Wood, ma pur sempre minorenne nel film, sarà il punto debole di Clooney: il gossip. Il gossip che ha reso il bel George un attore troppo bello e non bravo; un attore conosciuto dalle masse per i suoi flirt e scoop; un attore conosciuto in Italia come il fidanzato, ex, futuro sposo di Elisabetta Canalis.
Scena chiave di questa interpretazione può essere quella in cui il governatore Morris ed il suo ex-addetto stampa Stephen Myers si incontrano in un locale, con sottofondo musicale in stile Eastwood, per discutere del loro futuro.
Questo mio abbaglio nasce anche in virtù del mestiere di Clooney, attore e regista, quindi conoscitore del mondo del cinema, molto più rispetto a quello della politica.
Certo vista così sarebbe una bella zappa sopra i piedi che Clooney si infligge da solo, in quanto egli stesso è il regista del film. Ma chissà che non sia un messaggio criptato in cui Clooney dichiara di voler intraprendere sempre più la carriera di regista a scapito di quella di attore...
Visione post-apocalittica a parte, Le Idi di marzo è un film "politico", fatto di inganni, sotterfugi, facili promesse, intrighi, scandali, verità nascoste e quant'altro. Tutte cose che la politica fa realmente credo, alcuni delle quali vengono rese note solo dalla stampa, altre come le facili promesse (migliaia di posti di lavoro, abbassamento tasse, etc.) diffuse dai politici stessi per accaparrarsi voti.
Il politico in questione è Mike Morris (George Clooney), governatore della Pennsylvania e candidato democratico alla presidenza. Alle sue spalle lavora un cast forte e preparato, capitanato da Paul Zara (Philip Seymour Hoffman), e con in prima linea l'addetto stampa Stephen Meyers (Ryan Gosling).
Quest'ultimo data la sua bravura viene invitato dall'opposizione ed in particolare da Tom Duffy (Paul Giamatti), a passare sulla loro sponda politica.
Come buona politica americana vuole ci sarà nel cast anche un'avvenente stagista, a turbare gli animi dei maschietti....
USCITA CINEMA: 16/12/2011
REGIA: George Clooney
SCENEGGIATURA: George Clooney, Grant Heslov, Beau Willimon
ATTORI: Ryan Gosling, George Clooney, Marisa Tomei, Evan Rachel Wood, Philip Seymour Hoffman, Paul Giamatti
lettura interessante del film ;)
RispondiEliminaanche per me clooney con il suo personaggio si è voluto fare da parte, volontariamente.
peccato che alla fine gosling l'ha messo proprio k.o., e forse questo non l'aveva previsto...
Sono curioso di vederlo!
RispondiElimina@Marco Goi. Chissà se si rialzerà da questo k.o. o se resterà al tappeto... Gosling è stato veramente molto bravo in questo film, Clooney ha esibito la sua bella faccia
RispondiElimina@ A day. Un film interessante, per me non è un capolavoro però...
Io Clooney ce l'ho troppo sulle palle, non ci posso fare niente...
RispondiEliminaInterpretazione anomala,ma molto convincente.La lettura che hai dato al film, al passaggio di testimone fra Cloneey e Gosling mi trova assolutamente d'accordo.Al 6,5,ma è un'opinione personalissima, aggiungerei mezzo voto.
RispondiElimina@Rossella Martielli. In questo film a dire il vero Clooney non compare moltissimo come attore, cmq è il regista. Quindi se ce l'hai sulle palle non dovresti e vorresti guardarlo a priori:)
RispondiElimina@Blackswan. Sono contento che tu sia d'accordo con la mia interpretazione inusuale, ma nel vedere il film mi è parso di "captare" questa sorta di "messaggio subliminale". Riguardo al voto, il 7 ci poteva stare, ma non so mancava qualcosina. Fermo restando che molto spesso i film li si rivalutano col tempo:)
Sicuramente lo vedrò, interessante la possibilità di interpretazioni
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