Un film abbastanza spiazzante, al quale a distanza di giorni non saprei che giudizio e voto dare.
L'idea melanconica di tristezza, disperazione, incapacità, disfacimento, ansia, attesa, paura, etc. etc. è sicuramente positiva. Il modo di raccontarla con inquadrature in movimento, continui piano sequenza, abbastanza. Secondo me sarebbe stato più utile per lo spettatore medio (e non per quello dal palato fino, il cosiddetto cinefilo doc) accorciare un pò i tempi del racconto, riducendo i tempi morti e snellendo di molto il film.
Melancholia è infatti un film ricco di dialoghi, molti dei quali sono utili a raccontare i protagonisti, essenza di questa storia di Lars Von Trier.
Il film è infatti diviso in due capitoli, al quale precede un prologo in musica in stile videoclip con scene a rallenti, che anticipano un pò la fine.
I due capitoli sono intitolati con il nome delle protagoniste: Justine (Kirsten Dunst) e Claire (Charlotte Gainsbourg), due sorelle.
Justine. Nel primo capitolo vediamo la solare, allegra e spensierata Justine alle prese con il suo matrimonio. La festa è la sintesi dei luoghi comuni. Matrimonio come il giorno più bello della vita, matrimonio come punto di inizio di una vita, matrimonio come sinonimo di felicità, al matrimonio tutto deve andare alla perfezione. Solo l'inizio rispetta questi schemi classici del matrimonio. Justine piano piano passa dalla gioia alla tristezza, sino ad arrivare alla depressione.
Nella sua giostra di sentimenti coinvolge il suo "nuovo" marito, sua madre, suo padre, sua sorella Claire ed il marito di quest'ultima, sino a sconvolgere il suo lavoro ed il suo capo.
L'amore e la complicità iniziali con Michael (Alexander Skarsgård) , nel corso del tempo (con ancora l'abito nuziale addosso), cedono il passo alla repulsione, al respingimento, al tradimento addirittura nel giorno di nozze con uno sconosciuto, e alla fine del matrimonio. Tutto in poche ore.
Anche i rapporti con il padre e la madre non vanno meglio. Entrambi menefreghisti, lasciano la figlia soccombere psicologicamente nel "giorno più importante della sua vita".
Claire. I più attenti e vogliosi riguardo alla riuscita del matrimonio sono la sorella Claire e suo marito John (Kiefer Sutherland), proprietario tra l'altro del luogo in cui si svolge il matrimonio.
Il secondo capitolo porta proprio il titolo Claire. I personaggi sono già stati presentati e raccontati scrupolosamente, anche se in unica ambientazione e unico contesto.
In questo capitolo si approfondisce il rapporto tra le due sorelle. Justine depressa, distrutta anche fisicamente, si reca a casa di sua sorella (luogo tra l'altro del suo matrimonio) per cercare di riprendersi psicologicamente. Claire la accoglie e la cura con attenzione e delicatezza, preparandogli minestre preferite e accompagnandola persino a farsi un bagno caldo.
A incombere sul loro rapporto sarà il pianeta Melancholia, il quale piano piano si avvicinerà alla Terra e prenderà il sopravvento nel racconto. Claire e suo marito i cosiddetti razionali saranno spaventati dallo "sconosciuto pianeta"; Justine affronterà con calma il pericolo mortale incombente.
Chi era pazza si comporterà da normale difronte al pericolo; chi era normale si comporterà da isterica; il marito scienziato il più razionale, scettico di tutti, addirittura non avrà neanche il coraggio di affrontare l'ignoto, suicidandosi prima.
Rapporto Justine- Claire. Ancora una volta come per la recensione de Le Idi di marzo, ho cercato di dare spavaldamente una visione simbolica del film.
Per farlo sono partito da una semplice equazione: Justine=Melancholia; Claire=Terra.
La prima appunto una persona fuori dal comune, con un carattere che dire lunatico è poco. Una ragazza che riesce in poche a trasformarsi da essere socievole, affettuosa, carina, per diventare poi sbandata, stralunata, passiva, confusa. Una persona difficile da inquadrare, proprio come Melancholia che un momento si fa più lontana alla Terra ed il momento dopo si fa vicinissima, fino all'impatto finale.
Justine stessa in una scena si rispecchia nuda in Melancholia, proprio nel momento in cui il pianeta si fa più vivo e splendente, e proprio nel momento in cui le rifiorisce fisicamente e in tutti i sensi.
Claire invece rappresenta la Terra. Ferma, solida, stabile, che si comporta come ci si dovrebbe comportare. Una vita comune con un marito, un figlio, una bella casa, cose che ha e fa la maggior parte della gente.
Il paragone tra persone e pianeti, nasce dal fatto che il tutto si espleta nel secondo capitolo. Le due sorelle si avvicinano, così come si avvicinano i pianeti. Il pianeta Justine irrompe silenzioso ed inaspettato nella terra Claire, impreparata e troppo distratta dalla solita vita. La forza della prima travolge e sconvolge la pacatezza della seconda, troppo immobile ed ancorata alle tradizioni.
Ottima la prova di Kirsten Dunst e Charlotte Gainsbourg, molto adatte per i personaggi interpetati.
Ritornando al'inizio del post, la parte relativa al giudizio (cosa che di norma faccio ad apertura di post), dopo un giorno lo giudicherei con un 7/10; ieri a fine film ero sul sufficiente; chissà se nei prossimi giorni il voto crescerà ancora, oppure no....
USCITA CINEMA: 21/10/2011
REGIA: Lars von Trier
SCENEGGIATURA: Lars von Trier
ATTORI: Charlotte Gainsbourg, Kiefer Sutherland, Kirsten Dunst, Charlotte Rampling,Udo Kier, Stellan Skarsgård, Alexander Skarsgård, John Hurt, Brady Corbet
Le mie attese erano altissime, come sempre con Von Trier, e sono rimasto deluso. Io gli ho assegnato un 6,5 perché non ho apprezzato molto questa suddivisione e perché l'ho giudicato eccessivamente lungo. Ma soprattutto perché è il primo film di Von Trier che non mi emoziona.
RispondiEliminaè un film immenso, che ti cresce dentro giorno dopo giorno.
RispondiEliminapresto arriverai al 10 :)
@Persogiàdisuo. Io, di Lars Von Trier, ho visto solamente Dogville, e mi piacque abbastanza. Certo anche qui notai una certa lentezza e lunghezza come dici tu per questo Melancholia...
RispondiElimina@Marco Goi. Chissà chissà se arriverà a 10. Finora non l ho mai messo a nessuno, anche se abbastanza vicini sono arrivati Se mi lasci ti cancello e Seven....
Penso che non andrai oltre il sette nemmeno nei prossimi giorni....
RispondiElimina@Holyriver. Evinco che non ti sia piaciuto tantissimo, o anche tu lo giudichi soltanto da 7:)?!
RispondiEliminaFantastico , introspettivo, originale, opprimente, onirico, visionario.
RispondiEliminaFilma da 10 uno dei migliori che abbia visto nell'ultima decade.