Voto 7,5. Cosa siamo noi umani se non la somma dei nostri ricordi?
Il titolo farebbe presagire male, ovvero potrebbe sembrare un invito a non addormentarsi durante la lettura di questo romanzo, ma tranquilli non si corre il rischio...
Questa volta la colpa non va data neanche ai traduttori italiani, in quanto il titolo originale è Before I Go to Sleep (Prima di andare a dormire), quindi una sorta di tisana che funge da tranquillante.
Tutto sommato entrambi i titoli sono abbastanza pertinenti alla storia che ci viene raccontata da S.J. Watson.
Si tratta di un thriller psicologico, paragonabile per alcuni punti ai film: Vanilla Sky, Memento, Se mi lasci ti cancello, ma anche al film italiano Al, John e Jack. Proprio un film verrà fatto su questo romanzo, i diritti sono stati infatti acquisiti da Ridley Scott.
Questa è la trama:
Ogni mattina Christine si sveglia senza ricordi. Non sa a chi appartenga la casa in cui si trova, l’uomo che le dorme accanto le è totalmente estraneo, e anche il suo viso, riflesso nello specchio del bagno, le sembra molto meno giovane di quanto secondo lei dovrebbe essere.È Ben, suo marito, a darle quotidianamente le coordinate della sua vita, a spiegarle chi è lui, chi è lei, e che cosa le è successo anni prima, un incidente che ha modificato radicalmente la sua esistenza, privandola dei ricordi e costringendola a ricominciare ogni giorno un difficile apprendimento.Ma Ben le dice tutto? E se è così, perché non le ha parlato del dottor Nash, un giovane neuropsichiatra deciso a studiare il suo caso, con cui Christine si incontra di tanto in tanto e che la spinge a tenere un diario? E perché su una pagina di questo diario Christine ha scritto “non fidarti di Ben”?Giorno dopo giorno, con l’aiuto del dottor Nash, lampi di memoria attraversano la mente di Christine, tessere baluginanti di un mosaico che fatica a ricomporsi nella sua interezza e che, con il passare del tempo, le sembra sempre più minaccioso e inquietante. Finché dal passato emergerà il vero pericolo, quello che, senza che lei ne sia consapevole, si è appropriato della sua vita.Uno straordinario romanzo, teso e appassionante, una storia che non dà tregua e che mette in discussione l’idea stessa di realtà.
Protagonista principale di Non ti addormentare è Christine. Una donna di quarantasette anni, o meglio che si sveglia in un corpo di una quarantasette enne, anche se pensa di averne meno, o almeno prima di guardarsi allo specchio. Soffre di amnesia. Al sorgere del nuovo giorno, dopo una lunga dormita, dimentica tutto quello che gli è capitato il giorno precedente
Quest'ulltima in pratica, si sveglia ogni mattina come se fosse il primo giorno della sua vita; va a letto come se fosse l'ultimo giorno di quella vita, per ricominciarne una nuova il giorno dopo.
Il lettore entrerà subito in sintonia con la protagonista, che pare possa essere interpretata sul grande schermo da attrici come: Angelina Jolie, Charlize Theron, Kate Winslet, Cate Blanchett, Helen Hunt.
Christine ci parla in prima persona ed insieme a lei, siamo invogliati a scoprire cosa le sia accaduto, dove e come abbia perso le sue capacità mnemoniche, quale sia la realtà dei fatti.
Lo stratagemma utilizzato dall'autore è quello di un diario redatto dalla protagonista. Christine dietro consiglio del dottor Nash infatti redige un diario della sua giornata, per ricordare cosa gli sia successo il giorno precedente.
Diario che si rivelerà croce e delizia della sua esperienza, in quanto da un lato comincerà a mettere insieme i pezzi della sua vita, dall'altro le farà ricordare anche gli avvenimenti dolorosi e negativi.
I personaggi principali sono soltanto tre: Chirstine appunto, suo marito Ben e il dottor Nash. Di chi si potrà fidare la protagonista? Qual'è la verità?
A non dare supporto alla memoria di Christine, ci sono le poche foto e informazioni datele da suo marito Ben. Le foto sono state perse in un incendio, Ben è spesso restio a raccontare ogni giorno la stessa storia a Christine.
La parte iniziale ci mette un pò ad ingranare. I primi giorni della protagonista sono abbastanza simili, caratterizzati da tristezza e malinconia, ma anche voglia di ricerca della verità.
A metà libro, il romanzo comincia ad ingranare di ritmo sino ad arrivare ad un buon finale. Riguardo l'epilogo secondo me, l'autore avrebbe potuto azzardare di più....
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RispondiEliminacerto che il titolo sembra proprio una supplica... :)
RispondiElimina@ivan ortu. ho estrapolato questa frase in quanto molto bella e significativa anche per il libro.
RispondiEliminaNon ho capito bene il discorso sul'"io" immortale:)
@marco goi. Il titolo farebbe pensare proprio male, eheh:)
Davvero interessante, letto in due giorni! Bella la tua recensione. Se vuoi passare a leggere anche la mia, ciò che mi ha colpita è proprio l'argomento trattato...pensare a cosa succederebbe se capitasse veramente..
RispondiEliminaLa parte iniziale, quella in cui dici che la donna ricomincia ogni giorno senza ricordare nulla con il marito che le deve sempre spiegare chi è lei, chi è lui, cosa le è successo, ecc., fa ricordare molto anche il film comico con Adam Sandler: "50 volte il primo bacio".
RispondiEliminaComunque la tua descrizione del romanzo mi ha davvero incuriosita: lo leggerò quanto prima!