Voto 8,5. Roberto Costantini regala ai lettori un bellissimo thriller, primo di una trilogia con protagonista il commissario Michele Balistreri. Grande successo di pubblico e di gradimento dalla critica, è edito da Marsilio editori, che spera di bissare il successo della trilogia Millenium; ma questa volta Made in Italy.
Per descrivere questo giallo, si potrebbe partire dalla classica frase: La goccia che fa traboccare il vaso. Una determinata azione, che fa scatenare una serie di altre azioni, tutte correlate tra loro. Un vero meccanismo ad orologeria. Un puzzle in cui con il passare del tempo, tutti i pezzi vengono messi al posto giusto.
Se la prima volta le cose fossero andate diversamente, forse non avrei ucciso tutte le altre. Me lo chiedevo spesso all'inizio. Dopo tanti anni non so nemmeno più quante siano e la domanda è cambiata: sarei un essere migliore se avessi ucciso solo lei, in un unico attimo di follia? Oggi non odio più le donne che uccido, dopo tanti anni sono solo bambole di pezza. Odio invece quegli uomini saggi, uomini che pontificano. Ciascuno di loro avrebbe potuto trovarsi al mio posto quella prima volta. (Frase di apertura del romanzo)
Tu sei il male, primo romanzo del 59enne Roberto Costantini, è un ottimo biglietto da visita per il neo scrittore italo-libico. L'autore è infatti molto abile nella caratterizzazione dei protagonisti principali e non. Ad una accurata ma sintetica descrizione fisica, segue la contestualizzazione nel romanzo, soprattutto dal punto di vista sociale e lavorativo.
Costantini si dimostra anche un accurato osservatore della società italiana, del suo quadro politico-cattolico-sociale, e del suo cambiamento nel corso del tempo. Si trattano quindi in maniera non superficiale, i rapporti tra Stato e Chiesa, i problemi della lentezza burocratica, le raccomandazioni sul lavoro, la difficoltà di integrazione degli stranieri in Italia.
A legare tutti questi temi sono il protagonista e l'Italia (sia quella politica-sociale, sia quella calcistica) appunto.
Michele Balistreri. Il commissario Michele Balistreri ci viene presentato, anzi nel primo capitolo si presenta da solo (con la narrazione in prima persona) come un giovane 32enne, spregiudicato, vivace, dal passato nebuloso e da scoprire (si scoprirà nel secondo romanzo, come anticipa Costantini in un'intervista a
L'Angolo Nero), amante della vita, del fumo, dell'alcol, e soprattutto delle belle donne. Ne colleziona molte, ma si affeziona a nessuna. Nel suo lavoro agisce d'istinto, non disprezza l'uso della forza fisica.
Ci viene presentato mentre gioca ad una partita a poker con Angelo Dioguardi (che si rivelerà nel corso del libro, un suo amico).
Il suo primo vero caso è quello di Elisa Sordi, una giovane ragazza scomparsa nella notte della finale del Mundial 82.
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Giudizio Universale nella Cappella Sistina, citato nel romanzo |
Tu sei il Male si divide in due grandi macro-capitoli che segnano due epoche, entrambe importanti, anche per i due successi calcistici della nazionale italiana ai Mondiali.
Il caso del '82. In un quartiere della Roma bene (un condominio di Via della Cammilluccia), una giovane impiegata di una società direttamente legata al Vaticano, Elisa Sordi, fa perdere le sue tracce il pomeriggio, prima della finale mondiale del 82. I genitori conoscono la ragazza e vogliono che le ricerche comincino presto. Il commissario Balistreri è distratto dalla partita e dalla ragazza con cui deve passare la notte.
Dopo la partita Elisa Sordi verrà ritrovata nel Tevere, con lividi, morsi, e naturalmente morta.
Da qui comincia un'indagine difficile da parte di Balistreri. Troppi personaggi potenti e illustri che vivono nei pressi della palazzina: dal Cardinale Alessandrini, al Conte Tommaso dei Banchi di Aglieno.
Balistreri troppo giovane e preso da altri interessi condurrà un'analisi superficiale sull'omicidio della povera Elisa, che peserà per 24 anni sulla sua coscienza.
Il caso è raccontato da Costantini molto dettagliatamente. A differenza degli altri thriller, il caso di Elisa Sordi presenta un alto tasso di realismo, ricordando molto il delitto di Via Poma (per stessa ammissione di Costantini, sempre nell'intervista sopra-citata). Ogni possibile colpevole viene indagato, tenendo conto anche dei possibili alibi, in base all'ora di morte presunta.
A questa prima parte si contrappone una seconda parte, spostata molti anni in avanti. E' il 2005 e molte cose sono cambiate. Innanzitutto Balistreri non ci racconta più le sue vicende in prima persona. In secondo luogo non agisce più da "poliziotto solitario" ma accanto a lui ci sono Piccolo, Corvu, il Nano, ovvero dei suoi colleghi. Infine Balistreri è l'opposto di quello presentato inizialmente. Nel 2005 come commissario della Sezione speciale di Roma, Balistreri appare più riflessivo, pacato, meno spregiudicato, e addirittura meno attratto dalle donne.
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Statua di Sant'Agnese, più volte citata nel romanzo |
Il caso R 2005. Da un omicidio della Roma bene ci trasferiamo ad un omicidio della Roma male. Come se Balistreri volesse sottolineare che il Male è dappertutto, indipendentemente dal luogo, dai contesti e dalle persone. La studentessa Samantha viene infatti barbaramente stuprata e massacrata da tre rom. Le indagini quindi virano sulla Roma degli extra-comunitari, il Casilino 900.
Dai problemi aristocratici, ci ritroviamo ai problemi d'integrazione dei rom, colpevoli di essere il marcio della buona società.
Questa seconda parte è (secondo me) inizialmente meno coinvolgente della prima. La domanda che permane a Balistreri e se nel caso di Samantha ci sia un Uomo invisibile che abbia aizzato i rom, oppure no...
In questa seconda parte, Costantini, fa perdere al suo romanzo anche un pò di realismo, con forse troppi morti, rispetto all'unica vittima del "primo capitolo". Il finale è sempre più interessante e coinvolgente nel corso del tempo, e costringe il lettore a finire immediatamente il romanzo, nonostante le sue quasi 700 pagine.
Ai lettori innamorati, come me, di questo libro e personaggio, non resta che aspettare il secondo capitolo, e la trasposizione cinematografica affidata a Giancarlo De Cataldo.
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Roberto Costantini (a sinistra) con Giancarlo De Cataldo |
TRAMA. Roma, 11 luglio 1982. La sera della vittoria italiana al Mundial spagnolo Elisa Sordi, giovane impiegata di una società immobiliare del Vaticano scompare nel nulla. L'inchiesta viene affidata a Michele Balistreri, giovane commissario di Polizia dal passato oscuro. Arrogante e svogliato, Balistreri prende sottogamba il caso, e solo quando il corpo di Elisa viene ritrovato sul greto del Tevere si butta a capofitto nelle indagini. Qualcosa però va storto e il delitto rimarrà insoluto. Roma, 6 luglio 2006. Mentre gli azzurri battono la Francia ai Mondiali di Germania, Giovanna Sordi, madre di Elisa, si uccide gettandosi dal balcone. Il commissario Balistreri, ora a capo della Sezione Speciale Stranieri della capitale, tiene a bada i propri demoni a forza di antidepressivi. Il suicidio dell'anziana donna alimenta i suoi rimorsi, spingendolo a riaprire l'inchiesta. Ma rendere finalmente giustizia a Elisa Sordi dopo ventiquattro anni avrà un prezzo ben più alto del previsto. Balistreri dovrà portare alla luce una verità infinitamente peggiore del cumulo di menzogne sotto cui è sepolta, e affrontare un male elusivo quanto tenace, che ha molteplici volti uno più spaventoso dell'altro.
Lo sto leggendo e mi piace davvero tanto.Ben scritto,emozionante e con un taglio malinconico che non guasta.Lo giudicherò alla fine, ma insieme a L'osservatore di Thilliez dire che è il miglior thriller che abbia letto da anni a questa parte.
RispondiElimina@Blackswan. Veramente molto bello. L'unico difetto è nella seconda parte e l'ho già accennato nel post, poi ne riparliamo una volta che l'hai finito di leggere;)
RispondiEliminaL'osservatore non l'ho letto, vedo di metterlo nella mia Wishlist e di recuperarlo:)
ce l'ho in wishlist :-P
RispondiElimina@un garage pieno di libri. Scelta saggia:)
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