Voto 6. Prendo in prestito una parte del titolo di Crash - contatto fisico, aggiungendoci una S, per dare un degno titolo a questo post su Contagion.
Il titolo reale non ha bisogno di alcuna traduzione, invece, per indicare la trama del film di Steven Soderbergh.
La peste, la suina, il morbo della mucca pazza, l'aviaria sono alcune malattie che potrebbero dare un'idea del tema centrale di questo film. Si parla infatti di una malattia contagiosa sconosciuta, che si trasmette velocemente da un individuo all'altro, attraverso l'aria o il contatto fisico. Gli effetti sono gravi, causandone addirittura la morte dell'individuo nel giro di pochi giorni.
Soderbergh tralascia intenzionalmente il giorno 1, giorno della nascita del virus, per portarci già dentro il problema.
Il primo suono che captiamo è infatti un colpo di tosse, che in genere non significa mai nulla di buono (soprattutto per i film scaricati da internet, il che vuol dire che l'audio non è buono; ma non è questo il caso).
Scherzi a parte, il regista ci presenta già i sintomi del problema: tosse, febbre, disfunzioni della vista, difficoltà a deglutire.
La prima vittima illustre è Gwyneth Paltrow alias Beth, donna in carriera che dal suo ritorno da un viaggio ad Hong Kong, mostra i primi sintomi di una strana malattia. Suo marito Thomas (Matt Damon) assiste alla rapida ascesa del virus, che comincia ad uccidere gli organismi che lo ospitano.
Il contagio comincia a diffondersi a macchia d'olio, mietendo vittime in ogni parte del mondo, un pò meno in Europa.
Dottori, ricercatori, blogger, cominciano ad indagare su questo nuovo virus "porco-strello" (contiene infatti i geni di maiale e pipistrelli).
Soderbergh si diverte infatti nell'allestire un cast ricco di nomi illustri, ubicando ciascuno in svariate aree del mondo, un pò appunto come il sopra citato Crash; per poi "ammazzarne" qualcuno con la scusa del virus.
Nei panni di medici e ricercatori ci sono: Laurence Fishburne, Kate Winslet e Marion Cotillard.
Il primo rappresenta i piani alti della medicina, colui il quale prende le decisioni. Il suo ruolo è tuttavia mite, e non si trasforma nel classico comandante che abbandona la nave o che abusa del suo potere in proprio favore, o almeno lo fa nel limite del consentito.
Kate Winslet interpreta la dottoressa Erin Mears, una che opera sul campo, che affronta la malattia da vicino, che aiuta il suo prossimo sempre.
Marion Cotillard invece rappresenta un vero e proprio ostaggio di questo film, rilegata in un ruolo abbastanza marginale e poco funzionale anche al resto del film. L'attrice francese è vittima anche del doppiaggio italiano, che le regala una parlata davvero stereotipata, degna del peggior cartone animato sulla Rivoluzione Francese.
Uscendo dall'ambiente medico, altro personaggio di rilevo o di richiamo è
Jude Law. Quest'ultimo è un blogger che vuole informare la massa dei giochi di potere, di quello che sta realmente accadendo in giro, degli alti livelli del contagio e del rischio che il vaccino sia più rischioso della malattia stessa. Insomma un vero blogger a cui non va bene niente. Speriamo che parlare di questo film racimoli 2milioni di visite come è accaduto per il suo blog, ne dubito...
Oltre questi protagonisti fatti di carne, ossa e mascherini anti-contagio, abbiamo il protagonista invisibile: il virus.
In due parole si potrebbe dire di lui, che si prende per contatto fisico, e la conseguenza primaria è che fa cessare ogni contatto fisico. Per paura del contagio infatti, la gente evita di stare a contatto con altri individui, limitando al minimo la vita sociale. Scuole, palestre, supermercati, restano dei luoghi vacanti, a cui neanche il virus fa visita per paura di perder tempo.
Soderbergh cura molto l'aspetto medico e chimico della situazione, spiegando meticolosamente l'operato di medici, infermieri e ricercatori. Ottima anche l'idea di mostrare soltanto nel finale la nascita del virus, in quanto la gente in dette situazioni, ha bisogno soltanto di avere una cura e non sapere come si è potuto ammalare.
Il film è molto pragmatico e lascia davvero poco spazio alle emozioni, rilegate in un angolino in una piccola fotocamera che mostra com'era il mondo prima del contagio e prima della verità...
USCITA CINEMA: 09/09/2011
REGIA: Steven Soderbergh
SCENEGGIATURA: Scott Z. Burns
ATTORI: Matt Damon, Jude Law, Gwyneth Paltrow, Marion Cotillard, Kate Winslet, Laurence Fishburne, Chui Tien You, Josie Ho, John Hawkes, Stef Tovar
Alla parentesi sulla tosse mi hai fatto ridere.
RispondiEliminaE' un film di cui avevo già letto (male). Io, sinceramente, non ho una spiccata simpatia verso la Paltrove, quindi lo evito con cura :D
Battuta pertinente direi:) Cmq un film considerabile quasi un documentario dei casi di contagio, una storia abbastanza banale e prevedibile, di sicuro non ti perdi molto....
RispondiEliminaE sì che la Paltrow non mi è simpatica, però pure sbagliare a scrivere il cognome, sono proprio cattiva :D
RispondiEliminaIl film è veramente freddo a causa della sua meticolosità. Però secondo me è un buon esempio per il futuro su come fare film "catastrofici". Non sarebbe male mischiare meticolosità e spettacolarità!
RispondiEliminaAnch'io odio l'accento della doppiatrice della Cotillard, che tra l'altro ha un inglese perfetto con un lievissimo accento francese!
@Melinda. EhEh, si si l'hai trattata proprio male!!
RispondiElimina@Antonella. L'accento era proprio odioso, il film non malissimo, infatti ho messo 6:) però si poteva fare di più...