Una delle particolarità del
cinema è quella di poter giocare con il tempo. Le immagini infatti rendono più
semplice, la spiegazione anche di fenomeni non esistenti nella realtà.
Attraverso flashback, flashforward,
possiamo conoscere i personaggi e le loro storie, in un’ottica del tempo
davvero dinamica.
A volte però i registi e gli
sceneggiatori osano di più, scomponendo, arrestando o invertendo la normalità
temporale. Un esempio su tutti che mi viene in mente, è il film di David
Fincher: Il curioso caso di Benjamin
Button.
In questo 2012, a provare una
nuova esperienza cinematografica con protagonista il tempo, è Andrew Niccol,
regista di Gattaca e sceneggiatore
del celebre Truman Show.
Il suo nuovo film da regista si
chiama In Time, e vede come attori
principali Justin Timberlake, Amanda Seyfried e Cillian Murphy.
Questa è la sinossi del film
distribuita da Medusa
SINOSSI
In un futuro in cui il tempo è
letteralmente denaro e il processo d’invecchiamento si ferma a 25 anni, l’unica
maniera per restare vivi è guadagnare, rubare o ereditare tempo. Will Salas
vive non alla giornata ma al minuto, fino a quando in maniera del tutto
inaspettata si ritrova tra le mani una quantità di tempo decisamente ingente che
gli garantisce l’accesso al mondo dei ricchi dove incontrerà una bella e
giovane ereditiera con la quale tenterà di mettere fine a un sistema corrotto.
I temi principali sono due:
l’ossessione del passaggio del tempo, e della ricerca dell’eterna giovinezza; e
la contrapposizione del tempo che scorre lento per i ricchi vs quello troppo
veloce per i poveri.
A chi non farebbe piacere essere
un Highlander? Essere per sempre un venticinquenne, età nella quale noi raggiungiamo la piena maturità, nella quale il lobo
frontale del cervello raggiunge il pieno sviluppo, come sottolinea il
regista Niccol?
Molti cedono al fascino del
lifting, del botulino, del trapianto dei capelli, della chirurgia plastica, per
avere un vago ricordo della propria giovinezza. Molti farebbero un patto con il
Diavolo (come fu per Dorian Gray) per rimanere in eterno giovani.
Nel film In Time, questo privilegio è concesso solamente alla gente ricca.
Il film rispecchia un po’ quella
che potrebbe essere la realtà della vita. I ricchi che hanno molto tempo per
spassarsela su yocht, auto di lusso, ville, con un’esistenza fatta di “tempi
morti”.
I poveri a lottare ogni minuto,
per guadagnarsi il pane, per portare avanti una vita dignitosa, impiegando
tutto il loro tempo per sopravvivere.
Il “povero protagonista” di
queste complicate vicende è Will Salas,
che vive nella povera Dayton. Il suo lavoro consiste nel guadagnare altro tempo
per vivere, un'altra giornata da segnare sul calendario. Praticamente una
metafora un po’ eccessiva del lavoratore medio, come sottolineavo in
precedenza.
Oltre a guadagnarlo, il tempo
bisognerà difenderlo anche dai Minute Man, bande organizzate che rubano il
tempo per vivere di più; in fondo si ruba per sopravvivere, e non certo per
diventare ricchi.
La vita di Will cambia allorché
salva la pellaccia al ricco Henry, proprio minacciato da questi Minute Man. Per
ricompensa Henry non gli regala 100.000 dollari (in quanto credo che
nell’ottica del film non servirebbero a nulla), bensì 100 anni. Il rapporto
tempo:denaro in questo caso è davvero simbolico e attinente alla realtà.
Ovvero guadagniamo denaro per vivere più tempo. Nel film il tutto si
semplifica trasformando il denaro direttamente in tempo.
Ad interpretare Will, c’è il non
più venticinquenne sulla carta d’identità: Justin
Timberlake.
“Justin è perfetto nel ruolo di Will, una persona che ogni mattina deve
alzarsi e andare a lavorare perché se non lavorasse morirebbe e credo che
Justin non abbia preso un solo giorno di vacanza da quando ha 12 anni. Non
c’era motivo di dubitare delle sue qualità come protagonista di un film
d’azione perché mi sembra che riesca bene in tutto quello che fa.” Queste
le parole di Niccol, sulla scelta del protagonista, che doveva sembrare giovane
fuori e vecchio dentro.
“Will è cresciuto senza avere praticamente nulla. Ogni
mattina si sveglia e va a lavorare solo per poter restare vivo. Ma in seguito
ad una serie di eventi, decide che non vuole più andare avanti così e si prende
l’impegno di tentare di cambiare le cose e il mondo in cui vive.” Queste le
parole di Timberlake invece, sul personaggio da lui interpretato.
A fare da contro altare al mondo dei poveri, c’è il mondo
dei ricchi, di cui una celebre rappresentatrice è Sylvia.
“Sylvia odia la sua
vita. Vorrebbe vivere delle avventure ma in un mondo come il suo si passa gran
parte del tempo a tentare di difendere la propria vita, cosa che alla fine ti
impedisce di vivere. Hanno tutti le guardie del corpo. Mangiano tutti
dell’ottimo cibo anche se in quantità ridotte; non fumano, non bevono perché
sono cose volgari. Ma Sylvia non è tagliata per questo genere di vita e quando
Will la rapisce lei si appassiona ad un nuovo stile di vita.” Queste le
parole di Amanda Seyfried (Cappuccetto rosso sangue), sulle
caratteristiche del suo personaggio.
Sylvia entrerà in contatto con Will, allorché
quest’ultimo, accusato di furto di anni di vita (quelli che gli son stati
regalati da Henry) verrà inseguito dai Timekeepers. Per sfuggire a questi, Will
rapirà Sylvia, figlia del ricco Philippe Weis.
I Timekeepers potrebbero essere considerati una sorta di
esattori delle tasse, che controllano che il tempo scorra per tutti in maniera
regolare, ovvero infinito per i ricchi, limitato per i poveri.
“IN TIME è un
thriller d’azione. E credo che il pubblico saprà apprezzare questo aspetto del
film, soprattutto coloro che amano le sequenze spericolate, l’azione, gli
inseguimenti in auto ma soprattutto tutti coloro che non vedono l’ora di vedere
Amanda Seyfried con una pistola in mano, cosa che le riesce egregiamente!
Tuttavia, ritengo che il pubblico saprà anche apprezzare alcune delle idee e
dei temi che ho voluto esplorare con questo film, perché IN TIME dice qualcosa di importante
sul nostro desiderio di restare giovani per sempre. E anche se nella realtà non
siamo ancora in grado di disattivare il gene dell’invecchiamento, è pur vero
che saremmo disposti a fare qualunque cosa pur di restare giovani.” Questo
in sintesi il pensiero del regista Niccol sul suo film.
Se il 17 febbraio avete del TEMPO, non vi resta che andare
a vedere questo In Time, sperando di non averlo sprecato questo tempo…..
sono curioso di vederlo..ho visto il trailer e sembra interessante
RispondiElimina