Voto 7,5. Per recensire questo film si dovrebbe tener conto del grado di conoscenza dell'universo Millennium.
Infatti ci potrebbe essere chi conosce appieno la storia scritta da Stieg Larsson, raccontata al cinema poi dal regista svedese Niels Arden Oplev (mentre i successivi capitoli da Daniel Alfredson). Questo è anche il mio caso. Sicuramente ascoltando per la terza volta la stessa storia, verrà meno l'effetto sorpresa, caratteristica di quasi tutti i film thriller. Lo spettatore in questo caso si concentrerà su altri elementi.
In secondo luogo, ci potrebbe essere lo spettatore ignaro della saga Millennium, che si accosterà in maniera differente alla visione del film.
Sulla base di questo, proverò a raccontare il film a seconda del target di riferimento, per invogliare alla visione del film, anche chi non conoscesse bene il film Uomini che odiano le donne.
Recensione per chi non conosce Millennium - Uomini che odiano le donne.
Il nuovo film di David Fincher racconta la storia del giornalista Mikael Blomkvist, e dell'haker Lisbeth Salander.
Mikael (Daniel Craig) è un giornalista che naviga in brutte acque. Dopo un'indagine sul potente Wennerstrom, viene accusato di diffamazione, e rimosso dal suo ruolo da giornalista. In questo periodo di "vacanza" viene contattato da Henrik Vanger, che ha un incarico per lui. Mikael dovrà indagare sulla misteriosa scomparsa di Harriett. Quest'ultima è la nipote preferita del magnate industriale svedese.
In parallelo alla storia del giornalista Mikael, Fincher ci presenterà un altro personaggio chiave del film: Lisbeth Salander (Rooney Mara). Quest'ultima è un haker che ha indagato su Mikael per conto dei Vagner, prima del suo ingaggio. Lisbeth è una ragazza un pò complicata. Il suo aspetto fisico è abbastanza caratteristico: una cresta nera come capigliatura, molti piercing e tanti tatuaggi. Ha un tutore che gestisce i suoi soldi, in quanto a 12 anni, è stata ritenuta incapace di intendere e volere.
Le strade dei due si incroceranno nel corso del tempo. Lisbeth diventerà "assistente" di Mikael, e aiuterà quest'ultimo nella risoluzione del caso.
Il nuovo thriller di David Fincher è ben lontano da Seven, per ritmo e attenzione sui personaggi.
Il tema serial killer è affrontato molto di striscio, è la focalizzazione principale è sui due protagonisti positivi.
Nella prima parte si approfondisce di più il personaggio di Mikael. Si tratta di un giornalista che subisce. Assorbe come una spugna la vittoria di Wennerstrom nei suoi confronti. Accetta senza troppo entusiasmo l'incarico propostogli da Wagner. Subisce anche l'intraprendenza delle donne, che sono molte più attive di lui nei rapporti intimi. Non ci troviamo sicuramente di fronte un supereroe, che con la forza affronta le situazioni più difficili. Lontani appaiono i tempi del Daniel Craig 007. Ora per affrontare il pericolo deve far leva su i suoi occhiali da Nerd, e la sua astuzia giornalistica.
Pian piano viene anche introdotto il personaggio di Lisbeth Salander. Difficile non notarla nel suo apparire in scena. Il suo look e la sua storia, la fa diventare il vero protagonista di Millennium, rilegando Mikael un attimo in secondo piano. Partendo in sordina (dal punto di vista del minutaggio) conquista campo e diventa il vero leader della scena.
Il vero "killer" ed antagonista infatti pare essere il tutore prepotente Bjurman, anzichè il serial killer di Hedestad.
Recensione per chi conosce Millennium - Uomini che odiano le donne
Approcciarsi ad un film su cui già si conosce la trama, i personaggi, e come va a finire, è abbastanza difficile, soprattutto se ciò che abbiamo già visto o letto ci è piaciuto molto.
Il trasformarsi delle parole in immagini è una cosa particolare, e come se la nostra immaginazione (che abbiamo avuto nel momento in cui leggevamo il libro) si confronta con l'idea "fisica" che ha avuto il regista di quel libro.
Con Millennium, questa cosa è capitata due volte. Tra le due ho preferito questa di Fincher. I motivi sono da attribuirsi al modo del racconto, e alla completezza del racconto stesso.
Troppo schematica trovai la rappresentazione di Oplev. Il regista svedese mi pareva rispettasse biblicamente la suddivisione dei capitoli, affrontando quasi fedelmente tutti i punti del romanzo (mancava il gatto, e il rapporto tra Mikael ed Erika Berger, considerata solo un'amica).
Fincher invece a mio parere, divide il libro solamente in due parti: quella riguardante la vita di Mikael Blomkvist e quella di Lisbeth Salander. All'interno di ciascuna sfera, Fincher inserisce poi tutti gli elementi del racconto, in maniera poco schematica e cronologica. L'unico rapporto tralasciato è quello di Mikael con Cecilia Wagner, che invece viene raccontato nel libro e anche nel film svedese.
Anche Fincher resta però molto fedele al racconto di Larsson, non trascurando nessuna parte. Un pò superfluo e poco affrontato è stato secondo me il caso Wennerstrom. Nel momento in cui nel finale si riapre il capitolo, l'ho trovato come un surplus, come un'altra puntata quasi indipendente dalla vera essenza del film. Secondo me sarebbe stata una scelta migliore rinunciare alla questione Wennerstrom, che non fa altro che allungare il film, senza aggiungere nessuno spunto interessante.
Capitolo attori. Il titolo originale rende giustizia al nuovo film di Fincher: The Girl with the Dragon Tattoo. Il titolo italiano invece è pressochè identico alla versione svedese.
Il titolo originale indica chiaramente chi è il punto di forza del film, vale a dire Lisbeth Salander. Rooney Mara si dimostra abilissima nell'interpretare questo ruolo, sebbene Noomi Rapace sia stata molto brava nella stessa parte. Quest'ultima era più rabbiosa, soprattutto nello sguardo, rispetto a Rooney Mara, la quale invece riesce ad alternare espressioni malinconiche a quelle più aggressive. Giustissima la sua candidatura Oscar come miglior attrice protagonista.
Daniel Craig ha sicuramente più fascino di Michael Nyqvist, anche se il risultato finale è abbastanza paritario, secondo me.
La scenografia e l'ambientazione è poi un altro punto forte per il film di Fincher, che riesce a creare ambientazioni molto suggestive e particolari. Nomination infatti come miglior fotografia.
Bellissima anche l'apparizione dei titoli di testa, che mostrano delle immagini metalliche, accompagnate da Immigrant Song" dei Led Zeppelin (nella cover di Karen O., Trent Reznor e Atticus Ross). Anche qui vediamo formarsi poco alla volta il personaggio di Lisbeth.
Ultimo punto, è quello relativo al perchè Fincher abbia realizzato un remake di questo film. Pochi sono infatti gli anni che sono trascorsi dalla versione svedese (2009) a quest'ultima (2011).
Secondo me Fincher ha voluto rispondere a due grossi registi che ultimamente stanno realizzando dei progetti a lungo termini. Essi sono Guy Ritchie ed il suo Sherlock Holmes e Nolan con Batman.
Anche al buon David gli sarà venuta la voglia di puntare su dei personaggi che possano vivere per più tempo sul grande schermo, così come è stato per gli illustri colleghi.
Per farlo Fincher ha puntato sul genere che più predilige: il thriller. E qual'è il thriller più caratteristico di questi ultimi tempi? Quale thriller ha un personaggio così forte come quello di Lisbeth Salander?
Sicuramente sentiremo ancora parlare di Millennium e degli altri capitoli della trilogia....
USCITA CINEMA: 03/02/2012
REGIA: David Fincher
SCENEGGIATURA: Steven Zaillian
ATTORI: Daniel Craig, Stellan Skarsgård, Rooney Mara, Robin Wright, Christopher Plummer, Steven Berkoff, Goran Visnjic, Yorick van Wageningen, Joely Richardson, Geraldine James, Ulf Friberg, Bengt C. W. Carlsson,Donald Sumpter, Tony Way
ho letto la tua recensione e ho visto entrambe le versioni dei film :) allora sono d'accordo sul fatto che questa versione sia esteticamente superiore, naturalmente anche per il budget a disposizione differente (non dimentichiamo che l'altra versione era per tv - poi adattamento cinematografico). Questo significa che la fotografia, la colonna sonora, il montaggio (tutta la confezione potremmo dire), funziona benissimo ed è senza dubbio superiore (e per me l'unico vero motivo per andare a vedere il film). Da un punto di vista narrativo, invece, ho preferito l'altro perchè più fedele al romanzo e, sempre a mio avviso, più esaustivo nell'esposizione dei personaggi e soprattutto nelle dinamiche dell'indagine (che in questa versione mi sono sembrate troppo confuse e sottovalutate, a favore del ritmo, della velocità della storia). Poi come hai ben detto quel finale così frettoloso non mi ha convinto molto.
RispondiEliminaPer l'altro punto, ovvero il perchè del film, qui la pensiamo completamente in modo opposto. Per me è una mera operazione commerciale, fatta per sfruttare ancora l'eco del romanzo. Del tutto insignificante dato che sono passati appena due anni dall'altro, che risale al 2009. Per questo io non lo consiglio a chi ha già visto l'altro.
Non ho ancora visto il film, e sono piuttosto curiosa. Ho visto il film svedese, che mi era piaciuto abbastanza. Anch'io credo che il remake sia un'operazione commerciale, perché la storia era intrigante e poteva incassare molto, ma gli Americani non erano andati a vedere il film svedese dato che non amano molto i film sottotitolati (vedi altri film come Lasciami entrare o Funny Games).
RispondiEliminaHo cercato in giro delle interviste per capire quale fosse la risposta di Fincher, alla domanda "perchè hai realizzato Millennium, a soli due anni di distanza dalla versione svedese?"
RispondiEliminaQuesta la risposta sul sito movieplayer.it: In realtà non l'ho deciso io, o meglio l'ho deciso io, ma solo perchè mi è stato chiesto di farlo. Non ero di certo nuovo a storie di questo tipo che parlano di assassini seriali, di violenza e di perversione ma ero del tutto entusiasta all'idea di cimentarmi in una storia che approfondisse un rapporto complicato tra una ragazza di ventiquattro anni ed un uomo adulto, due personaggi assai ben rappresentati nel libro di Larsson, un romanzo che ho molto amato. Mi intrigava molto provare a raccontare a modo mio la relazione tra i due, due individui così complessi ma diversi tra loro. Era una cosa che non avevo mai fatto e che non vedevo l'ora di fare con in mano la storia giusta.
Quindi è un'operazione commerciale:)
appartengo decisamente alla seconsa categoria: ho letto i libri (e li ho AMATI!) e di conseguenza ho visto i film "originali", che invece (specie il secondo ed il terzo) mi hanno molto delusa...
RispondiEliminaper quanto riguarda questa seconda trasposizione cinematografica sono ASSOLUTAMENTE DACCORDO CON TE :DDD alla fine del film ho tratto le stesse identiche conclusioni che hai scritto te XDDDDD
ho molto apprezzato questa versione di Fincher che ha reso finalmente giustizia a quel bellisimo libro! sia nelle tempistiche che nei personaggi e nelle ambientazioni.. i due attori principali poi mi sono piaciuti davvero molto nelle loro interpretazioni! ho preferito di gran lunga Craig rispetto allo svedese, anche perchè "fisicamente" si avvicina molto di più al personaggio cartaceo; mentre come Lisbeth ho preferito la Rapace, anche se anche questa Mara è davvero all' altezza!!
..l' intro iniziale dei titoli di testa è assolutamente SPETTACOLARE, troppo bello!!!
Spero vivamente che Fincher arrivi fino in fondo alla trilogia :)
*Asgaroth
Un remake brutto......
RispondiEliminapoco da dire!
Non male gli attori ma è il film che è brutto...
e poi il film è un copia e incolla dell'originale con qualche differenza e qualche confusione di troppo!
Notte!
@Asgaroth. Sono contento che siamo in accordo su questo film, in quanto come te mi son piaciuti molto i libri, quindi sarebbe stato un peccato "sprecarli cinematograficamente". Spero anch'io che Fincher ci racconti il resto della trilogia:)
RispondiElimina@Giampaolo. Questione di punti vista, in fondo il cinema è soggettivo. Io l'ho trovato un buon film:) Credo che fosse impossibile non somigliare al film svedese, in quanto era necessario restare fedeli al romanzo, altrimenti si sarebbe persa l'essenza di Millennium.
Ammetto di non aver letto la trilogia,ma ho visto i tre film originali e a parte il primo li ho trovati da narcolessi.Questo, aspetterò che esca in dvd,perchè non voglio correre il rischio di addormentarmi nuovamente durante la proiezione ( temo le produzioni holliwoodiane sopra ogni cosa ).:)
RispondiElimina@Blackswan. Sicuramente non ti aspettare un thriller con ritmi elevati alla 007, ma neanche alla Seven. Siamo più o meno ai livelli di Zodiac, quindi se non sei preparato ti consiglio un caffè o red bull:)
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