Voto 3,5. Niente è impossibile, diceva un famoso motto di uno spot pubblicitario di un celebre marchio sportivo. Sembrava una frase banale, sensazionalistica, ma io adesso ci credo. Pensavo infatti che fosse impossibile realizzare una commedia italiana peggiore, di quelle che già ci sono in giro. Mi sbagliavo, niente è impossibile nel cinema italiano.
L'esempio vivente è La peggior settimana della mia vita, film di Alessandro Genovesi, con Fabio De Luigi, Cristiana Capotondi e Alessandro Siani.
Perchè è peggiore degli altri, ed anzichè aggirarsi sulla mediocrità, si merita una larghissima insufficienza?
Semplice, perchè ha voluto strafare, esagerando, esasperando ancora di più un genere che ha ormai stancato. Il mezzo punto in più va giustificato, anche per questo motivo. Il film di Genovesi sceneggiato anche dall'attore De Luigi ha cercato di innovare un attimino il genere commedia italiana, che negli ultimi tempi ha puntato esclusivamente sui temi: sesso, battute e amore.
La peggior settimana della mia vita è un film abbastanza teatrale, con battute in stile humour inglese che fanno davvero ridere poco; che punta su situazioni tragi-comiche al limite dell'inverosimile e grottesco. Lontano un pò dallo standard classico che punta invece su situazioni più realistiche, inserendo all'interno battute e storie di sesso ed amore.
L'originalità si limita a questo aspetto rappresentativo e comico di questa commedia. Per il resto è infatti un prodotto visto e rivisto molteplici volte sul grande ma anche sul piccolo schermo. Gli spunti di ispirazione sembrano essere quelli di Ti presento i miei, con De Luigi al posto di Ben Stiller. Confesso che ho visto solo il primo episodio di questa commedia, e non mi aveva entusiasmato più di tanto.
Così come per il film sopra-citato, anche per La peggior settimana della mia vita ci sarà un sequel: Il peggior Natale della mia vita. Se appunto non lo volete passare, evitate di vedere a priori questo sviluppo...
La storia di questo primo episodio, inizia in maniera soft con la presentazione immediata dei due protagonisti: Paolo (Fabio De Luigi) e Margherita (Cristiana Capotondi), due giovani innamorati, prossimi al matrimonio.
Nel corso del film capiremo che il vero ed unico protagonista sarà Paolo/De Luigi, rilegando la povera Capotondi in un ruolo davvero marginale, e senza nessuna personalità.
De Luigi è appunto Paolo, il classico imbranato, combina guai, pasticcione, tonto, finto ingenuo: insomma il solito personaggio interpretato ogni volta dal simpatico (ancora per poco?) Fabio De Luigi.
Dove e a chi può creare dei pasticci, lo sventurato Paolo? Ovvio, alla casa dei futuri suoceri, tanto per farsi accettare ancora meno.
Da qui comincia una serie di episodi che definire divertenti sarebbe una cosa ovvia, ma che diviene una speranza o meglio un'utopia. Il peggio deve ancora venire....
Elementi orticanti all'interno del film.
In primo luogo va sottolineato il personaggio di Simona, interpretato da Chiara Francini. Quest'ultima è la classica collega di lavoro innamorata follemente del futuro sposo Paolo. Farà di tutto per riconquistarlo, ma i suoi modi saranno (almeno per me) fastidiosi, eccessivi anche per una commedia che vuole essere simpatica.
In ordine di apparizione va segnalata l'apparizione del cane Ettore di proprietà dei genitori di Margherita. Il povero carlino non ha nessuna colpa, ovvio, ma le sventure che gli capitano e le attenzioni che gli dedicano sono esagerate, inverosimili e stucchevoli. Irritante anche il fatto che Paolo continui a chiamarlo sempre Achille, anzichè Ettore.
La terza apparizione non degna di nota, se non negativamente, è l'amico di Paolo: Ivano, alias Alessandro Siani. Anche l'attore napoletano è alle prese con una particina ridicola ed insignificante, davvero poco funzionale al film, se non ad esasperarlo ancora di più con situazioni assurde e poco comiche, e con battute davvero impressionanti negativamente.
Siani non fa nulla per dare personalità al personaggio, tanto che risulta un'apparizione di Mattia (Siani in
Benvenuti al Sud/nord) all'interno di questo film. In poche parole Siani interpreta come al solito sè stesso, continuando a parlare in napoletano e recitando le solite battute.
Di certo non va meglio con i comprimari Catania e Guarritore. Il primo coinvolto in una costruzione di un muretto, la seconda attristita dalla morte del povero Ettore. SPOILER? Macchè, nel cinema italiano pensano che la morte di un cagnolino faccia ancora ridere.
Vi chiedete perchè mi sia avventurato nella visione di questo film, che sulla carta non prometteva nulla di buono. Il motivo è la sua visione in seconda serata, quindi senza troppi impegni.
Non resta che augurarmi che il resto della settimana cinematografica continui in maniera migliore, altrimenti non mi resta che rinominarla: La peggior settimana (cinematografica) della mia vita.
LUNEDI'
MARTEDI'
La peggior settimana della mia vita 3,5
USCITA CINEMA: 28/10/2011
REGIA: Alessandro Genovesi
SCENEGGIATURA: Alessandro Genovesi, Fabio De Luigi
ATTORI: Fabio De Luigi, Cristiana Capotondi, Monica Guerritore, Alessandro Siani, Antonio Catania, Nadir Caselli,Chiara Francini, Rosalba Pippa, Andrea Mingardi, Gisella Sofio, Alessandro Genovesi
Io amo De Luigi a prescindere e quindi sono di parte. E Siani mi fa ridere, che ci posso fa'?
RispondiEliminaAhahaha...mi sono divertita quando l'ho visto ahahaha! Sì, non è un filmone, ma a me ha fatto ridere :D
Ok, ok...vado nell'angolo della vergogna ahahaha
A me non dispiace De Luigi ma se continua ad interpretare sempre lo stesso ruolo, finisce che mi stanca:) Siani mi ha quasi stancato, già...
EliminaA me non ha fatto ridere purtroppo:)
penoso questo film..anche a me piaceva de luigi ma nelle ultime interpretazioni ha lasciato molto a desiderare, anche perchè, come detto, fa sempre la stessa parte..molto meglio siani
RispondiEliminaPer me tra i due vince ancora De Luigi, ma entrambi dovrebbero cambiare "copione" in tutti i sensi:) Questo film da dimenticare per entrambi...
Eliminapiù che teatrale, a me è sembrato televisivo. e nello stile della peggio tv... :D
RispondiEliminadavvero terribile, già solo definirlo un "film" è un atto di generosità ahaha
Un ibrido allora, o ancora meglio una schifezza audiovisiva:)
Eliminanon l'ho visto, ma De Luigi lo trovo simpatico
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