Spesso si dice che dietro ad un grande uomo, c'è una grande donna. Rifacendomi a questa espressione, potrei dire che dietro un grande film, c'è molto spesso un grandissimo romanzo.
Voto 7. La visione di Manhunter - Frammenti di un omicidio, mi da una grande opportunità di parlare del perenne rapporto tra il cinema e la letteratura, argomenti trattati da questo blog.
Capita infatti, molto spesso che grandi film vengono tratti da dei romanzi, i quali per loro sfortuna restano sempre un pochino più in ombra, rispetto all'opera cinematografica.
Il percorso ideale nel rapporto romanzo-film, sarebbe quello prima di leggere e poi guardare la storia che ci viene narrata. Molto interessante è infatti confrontare la propria fantasia nella costruzione di luoghi e personaggi, con quella di grandi autori, sceneggiatori e registi.
Per mia (s)fortuna, dato anche il periodo di pubblicazione di alcuni romanzi storici di genere thriller-horror, ho guardato prima il film; dovendo rinunciare poi nel romanzo, alla fase di costruzione creativa.
Impossibile infatti non pensare a
Jack Nicholson se ci si dovesse imbattere nel personaggio Jack Torrance del romanzo
Shining di Stephen King. Stesso discorso va fatto per
Misery e
Kathy Bates.
Ancora più pertinente l'esempio di
Anthony Hopkins nel ruolo di
Hannibal Lecter ne
Il silenzio degli innocenti. Quest'ultimo personaggio e questa storia nascono infatti dalla mente e dalla penna di
Thomas Harris, ideatore anche di
Red Dragon, conosciuto in Italia come
Il delitto della terza luna, trasposto poi al cinema in
Manhunter - Frammenti di un omicidio e nel 2002 in
Red Dragon.
Red Dragon è un libro del 1981, antecedente perciò a The Silence of the Lambs (Il silenzio degli innocenti) del 1988.
Riguardo la mia esperienza, considerando anche la data di pubblicazione di questi romanzi citati (tra il 1977 e il 1988), a rimanere più impressi nel mio immaginario sono stati i film. Merito va dato anche agli attori, che con la loro espressività e bravura, hanno saputo dare un volto indelebile a questi personaggi, rendendoli i migliori anti-eroi della storia del cinema.
Manhunter - Frammenti di un omicidio, sebbene sia uno dei primi "nuovi thriller" del settore cinema, non ha la fortuna di avere questa forza e personaggi così indovinati. Riassumendo mi verrebbe da dire che questo film di Michael Mann, ha sfiorato una miniera d'oro, ma non è riuscito a coglierne il bottino.
Eh già, perchè in Manhunter si introduce seppure in maniera secondaria, uno di quei personaggi che prima elencavo nei migliori antieroi: Hannibal Lecter, qui rinominato Lecktor.
Lo spazio riservato a questo personaggio, interpretato da Brian Cox, è abbastanza marginale e poco influente ai fini della storia. La colpa può anche non essere di regista o attore, in quanto anche nel romanzo Red Dragon, poco spazio veniva dato a Lecktor.
Ma mentre Harris si potrà rifare sette anni dopo con la scrittura del romanzo The Silence of the Lambs; per Mann e Fox non ci sarà una seconda chance.
Ad aggiudicarsi cinque Oscar cinque anni dopo, saranno infatti Jonathan Demme (miglior film e regia), Anthony Hopkins (migliore attore), Jodie Foster (migliore attrice) e Ted Tally (miglior sceneggiatura non originale).
Manhunter - Frammenti di un omicidio, ha comunque il merito, di gettare le basi per la costruzione di quel successo: sia per Harris che riuscirà a rafforzare questo personaggio, sia per Demme che prenderà spunto dagli incontri sbirro-psicopatico, migliorati e più frequenti ne Il silenzio degli innocenti.
Will Graham (William Petersen) infatti, (dopo aver avuto un rapporto ravvicinato del terzo tipo per acciuffare Lecktor) si consulterà con quest'ultimo, separato da delle sbarre, per risolvere un nuovo caso.
Si tratta del serial killer, rinominato dai giornalisti Denti di fata, il quale nelle notti di plenilunio uccide barbaramente intere famiglie.
Si tratta del classico killer psicopatico, con muso leporino e problemi nella sua infanzia. Anche la rappresentazione fisica percorre questa strada, mostrando un Francis Dollarhyde interpretato da Tom Noonan, scapigliato e serioso. Nulla a che spartire quindi con il metodico, intelligente, furbo ed intellettuale Hannibal Lekter.
Il film è perfettibile, infatti, nel 2002, Brett Ratner con un cast super composto da: Anthony Hopkins, Edward Norton, Ralph Fiennes, Philip Seymour Hoffman, cerca di ravvivare questo romanzo.
I risultati sono buoni, ma ancora una volta abbastanza lontani dallo strepitoso Il silenzio degli innocenti, che rimane ancora attuale senza essere "ri-masterizzato"......
ANNO: 1986
REGIA: Michael Mann
SCENEGGIATURA: Michael Mann
ATTORI: William L. Petersen, Kim Griest, Brian Cox, David Seaman, Dennis Farina, Joan Allen, Stephen Lang, Tom Noonan, Michael Talbott, Dan Butler, Benjamin Hendrickson
sono d'accordo con te sul fatto che bisogna prima leggere e poi vedere il film, per capire come il regista o lo sceneggiatore ha interpretato la storia e i personaggi. Del film in questione, invece, non posso dire molto perchè non l'ho visto. Mentre ho visto e amato, come te, Il silenzio degli innocenti.
RispondiEliminaD'accordo su quanto dici:) questo film diciamo che è un thriller classico, riproposto poi in Red Dragon, la storia non cambia molto, il modo di raccontare leggermente...
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