Quali sono le vostre ragioni per poter vivere ogni giorno? Questa è la domanda cardine su cui ruota il romanzo di Alberto Marini: Bed time. Un thriller cinematografico che nasce anche come film, distribuito in Italia dal 27 luglio 2012, e diretto da Jaume Balaguerò. Un romanzo che punta forte su un protagonista negativo alle prese con i suoi problemi esistenziali che per sopravvivere farà passare ai suoi "vicini" di vita un Bad time.
Voto 7. Particolare la nascita di questo nuovo romanzo thriller scritto da Alberto Marini. Lo scrittore italiano da anni residente in Spagna, è uno storico collaboratore del regista spagnolo Balaguerò. Quest'ultimo ha diretto tra le altre sue opere Rec.
Marini dopo aver scritto il soggetto di questo Bed time, voleva anche dirigerlo cinematograficamente, se non fosse che anche il suo amico Balaguerò fosse entusiasta ed interessato a quest'opera. Così si è tornati alla "normalità": Balaguerò regista; Marini sceneggiatore.
Quest'ultimo però ha deciso di pubblicare comunque il romanzo da cui è tratto l'omonimo film, anticipandone di qualche settimana l'uscita cinematografica.
Nasce così Bed time, un thriller letterario e cinematografico, che punta forte su un protagonista negativo che resta immutato nella trasposizione, nonostante il cambiamento di nome.
A cambiare è invece l'ambientazione, New York nel libro; Barcellona nel film.
Nonostante ci sia qualche piccolo cambiamento, come detto la colonna portante di quest'opera è il protagonista: il portiere Cillian. Ogni mattina un senso d'ansia lo opprime, costringendolo a salire in fretta sull'alto terrazzo del palazzo in cui vive e lavora. Una volta qui, comincia la sua roulette russa.
Un rituale che, con diversi scenari, si ripeteva già da molto prima che lui si trasferisse li. Di fatto giocava alla roulette russa da quando aveva diciassette anni. Ogni mattina decideva se valesse la pena continuare a vivere un altro giorno.
Immagine tratte dal film: Mientras duermes
Le motivazioni profonde che spingono Cillian a continuare a vivere, quindi a far continuare il romanzo, non sono certo opere pie e buone.
Le cose che invogliano il portiere a vivere altre 24 ore, sono di natura cattiva e perfida. Il vero gusto della sua vita è da ritrovare nella tristezza, nel dolore e nelle disgrazie che capitano alla gente a lui vicina, molto spesso tutto ciò è causato da sue azioni. Sin da piccolo ha goduto per il dolore altrui; per l'infelicità nella vita degli altri.
Questa caratteristica è cresciuta con lui, e al contrario di molti, Cillian è uno che riesce a conciliare il lavoro con la vita privata.
Qual'è il lavoro migliore per conoscere tutto di un certo gruppo di persone?
Non c'è nulla di meglio, che fare il portiere in un grande palazzo. Un ruolo di fiducia, un appoggio per gli inquilini in difficoltà, un punto di riferimento e di sostegno.
Ma il portiere pone anche il soggetto in una posizione di osservatore. Attraverso questo lavoro, Cillian può conoscere usi, costumi e abitudini dei propri vicini. Può sapere cosa li fa felici, e soprattutto cosa li rende tristi e infelici.
Così può sapere che la signora Norman ha un amore incondizionato verso i suoi cani; il signor Samuelson aspetta con ansia la sua posta; il giovane Alessandro vive barricato in casa dopo un terribile incidente; la piccola Ursula è un esserino dispettoso e curioso.
Ad attrarre maggiormente la sua attenzione è però la signorina dell'8A: Clara. Una rossa sempre allegra e spensierata, che vive la vita perciò in maniera nettamente diversa rispetto a Cillian.
Più di ogni altra cosa Cillian desidererà rendere almeno per una volta triste Clara; spegnere quel "fastidioso" sorriso che rende il suo volto ancora più felice.
Bed time è un romanzo abbastanza originale, che si concentra molto sul personaggio di Cillian. Ad interessare Marini sono le motivazioni che spingono un soggetto a vivere. Ragioni che possono essere differenti, soprattutto se si nasce sotto una cattiva stella.
La prima parte potrebbe risultare abbastanza ripetitiva, in quanto lo scrittore cerca di sviluppare la quotidianità del palazzo, in modo da approfondire la conoscenza di Cillian.
A differenza di molti altri thriller, in Bed time, non si cerca di strafare, ed il tono rimane abbastanza standard per tutto il romanzo. In questo modo si esalta la perfidia di un protagonista negativo ma abbastanza reale, le cui azioni silenziose sono molto più crudeli rispetto a quelle di un picchiatore o di un uomo armato.
Una tortura psicologica che poco "tocca" la vittima, ma molto soddisfa il carnefice, perchè in Bed time quello che conta è avere una ragione per continuare a vivere, qualunque essa sia....
TRAMA UFFICIALE:Cillian lavora come portiere in un elegante condominio dell'Upper East Side a New York. All'apparenza è un uomo mite, servizievole, un punto di riferimento per gli abitanti del palazzo, le cui vite, giorno dopo giorno, scorrono davanti a lui. L'insospettabile Cillian, però, nasconde un segreto terribile: fin dall'adolescenza è ossessionato dall'idea del suicidio ed è incapace di essere felice. Per questo la sua sola ragione di vita è impedire che gli altri lo siano, facendo loro del male e vedendoli soffrire. Sono tanti i condomini che subiscono le conseguenze della sua invidia e della sua volontà distruttiva. Meticoloso fino alla paranoia, Cillian segna sul taccuino le abitudini e le caratteristiche di ognuno per potergli procurare il massimo disagio: ruba la posta, lascia morire le piante che gli vengono affidate e provoca danni all'interno degli appartamenti. Ma è Clara, una ragazza giovane e solare, la cui gentilezza e allegria lo disturbano profondamente, a diventare la sua vittima per eccellenza. La passione morbosa che Cillian nutre per lei cresce sempre di più, insieme all'accanimento persecutorio, fino a quando la sua follia si trasforma in rabbia cupa e sadica. "Bed Time" è un thriller psicologico che proietta il lettore in un universo claustrofobico ma ipnotico dove nulla è come sembra e in cui svetta la figura mostruosa del protagonista, moderna incarnazione di un male che si nasconde nel luogo che si è sempre ritenuto il rifugio più sicuro: la propria casa.
questo film mi incuriosisce molto, poi Balaguerò è un regista che apprezzo perchè le pellicole che ha diretto prima mi sono piaciute parecchio, appena esce me lo vado a vedere :)
Io preferisco il contrario, una volta visto il film scema un pò la voglia di leggere il romanzo:) Tutto sommato Bed time è un libro che si legge velocemente, tra una settimana vedremo come sarà il film...
Sembra estremamemte interessante sia come libro che come film... E' abbastanza comune nella vita purtroppo il desiderio di far soffrire gli altri , comune più di quanto si creda. Si pensa subito all'invidia, ma è solo un riflesso ...forse è proprio quello strano malessere che nasce in noi stessi...
Secondo me hai centrato l'argomento, il protagonista infatti non sembra mosso dall'invidia nelle azioni che compie, ma dalla sua natura stessa. Altrimenti non si spiegherebbero i dispetti ad una povera vecchietta:)
Occhio che il primo significado di invidia é "dolore, sofferenza provocati dalla felicitá altrui". Se é cosí, si che si spiegherebbe ció che fa alla vecchietta. Io ho visto il film in Spagna... non ho letto il libro... piú che altro perché, come ben dici, una volta visto il film scema un po la voglia di leggere
Grazie per la delucidazione, anche se nel complesso la vita della vecchietta (abbastanza misera e solitaria nel libro) è poco invidiabile:) Si preferisco di gran lunga prima leggere il libro e poi guardare il film, finora non ho mai fatto l'operazione contraria;)
questo film mi incuriosisce molto, poi Balaguerò è un regista che apprezzo perchè le pellicole che ha diretto prima mi sono piaciute parecchio, appena esce me lo vado a vedere :)
RispondiEliminaSono molto curioso e voglioso anch'io di vederlo, anche perchè mi piace molto vedere ciò che ho letto, speriamo in una buona distribuzione:)
Eliminami sa che mi sparo prima il film del libro
RispondiEliminaIo preferisco il contrario, una volta visto il film scema un pò la voglia di leggere il romanzo:) Tutto sommato Bed time è un libro che si legge velocemente, tra una settimana vedremo come sarà il film...
EliminaSembra estremamemte interessante sia come libro che come film... E' abbastanza comune nella vita purtroppo il desiderio di far soffrire gli altri , comune più di quanto si creda. Si pensa subito all'invidia, ma è solo un riflesso ...forse è proprio quello strano malessere che nasce in noi stessi...
RispondiEliminaSecondo me hai centrato l'argomento, il protagonista infatti non sembra mosso dall'invidia nelle azioni che compie, ma dalla sua natura stessa. Altrimenti non si spiegherebbero i dispetti ad una povera vecchietta:)
EliminaOcchio che il primo significado di invidia é "dolore, sofferenza provocati dalla felicitá altrui". Se é cosí, si che si spiegherebbe ció che fa alla vecchietta. Io ho visto il film in Spagna... non ho letto il libro... piú che altro perché, come ben dici, una volta visto il film scema un po la voglia di leggere
EliminaGrazie per la delucidazione, anche se nel complesso la vita della vecchietta (abbastanza misera e solitaria nel libro) è poco invidiabile:) Si preferisco di gran lunga prima leggere il libro e poi guardare il film, finora non ho mai fatto l'operazione contraria;)
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