Pieno di fantasmi è il nuovo romanzo di Jo Nesbo intitolato
appunto Lo spettro. Fantasmi del passato reali e immaginari che sconvolgono la
vita presente degli uomini, rendendo la loro esistenza futura tormentata e
spettrale.
Voto 8. Per il suo ultimo libro, Jo Nesbo cambia completamente o
quasi, l’asse portante della storia. Niente più serial killer che per un pò di
anni hanno tormentato la vita di Harry Hole, indiscusso protagonista dei
romanzi dello scrittore norvegese.
Come fu per La ragazza senza volto, si ritorna nel mondo
della droga, sfiorato in quel libro ma sapientemente e meglio approfondito ne
Lo spettro.
Si ritorna al mondo degli emarginati, spettri insulsi che
vivono la loro vita nell’elemosina, per racimolare soldi necessari per il loro
unico motivo di vita: la droga. Sostanza spettrale, bianca, che conduce a
sballi, atti a far vivere esperienze fuori dall’ordinario.
In questo gioco di spettri, si ritrova inaspettatamente coinvolto
Oleg, una delle vecchie conoscenze dei libri di Nesbo. Il tenero ragazzino
figlio di Rakel (eterna promessa amorosa) di Harry.
Harry padre putativo del
piccolo ragazzino, amante del GameBoy e Tetris, specchio della nuova gioventù,
sempre meno contenta di quello che ha, e vogliosa di ricevere l’impossibile,
l’oltre.
L’ormai diciottenne enfant prodige, si ritrova coinvolto in
un caso complicato: arrestato per omicidio del suo amico Gusto.
Singolare la conoscenza che il lettore fa di quest’ultimo
personaggio, che parlando in prima persona ma al passato ci fa capire di essere
approdato a miglior vita. Come Susie Salmon, del film/romanzo Amabili resti ci racconta della sua vita,
della sua famiglia affidataria, del suo carattere ribelle e da ladro di oggetti
materiali e sentimenti. Ci racconta del suo approdo nel team delle maglie
dell’Arsenal, gruppo composto dai miglior spacciatori della miglior sostanza
presente sul mercato: la violina.
Una nuova droga sintetica. Rispetto all’eroina comune ha un
minore effetto inibitorio sulla respirazione e quindi, anche se distrugge vite
umane, provoca meno casi di overdose. Da immediatamente assuefazione, e tutti
quelli che la provano ne vogliono ancora. Ma è talmente cara che i più poveri
non se la possono permettere.
La storia di Gusto, sarà con maestria incastrata con quella
degli altri protagonisti di questo romanzo, caratterizzato da una forte
crescita di ritmo e suspence con lo scorrere delle pagine.
L’inizio, esclusa la parte di Gusto molto interessante, è in
linea con i precedenti romanzi di Nesbo. Hole ritorna ancora una volta da Hong
Kong in Norvegia, per venire a capo della faccenda di Oleg.
Harry ama il suo “piccolo” ed è sicuro dell’innocenza di
questi, che si dimostra scontroso e rabbioso nei confronti del mancato padre.
Il romanzo comincia a prender vita solo successivamente,
quando cominciano a venir fuori gli aspetti più enigmatici dell’organizzazione,
che vede come capo l’uomo di Dubai.
Nesbo è davvero un maestro nelle storie ad intreccio ed
incastro, i cui nodi vengono sciolti solamente nelle ultime pagine; in cui tutte
le mini-storie che viaggiano in maniera solitaria imboccano un unico grande
stradone, che conduce molte volte su un dirupo.
Il maggior difetto dello scrittore norvegese, a mio avviso,
finora era stato quello di non saper nascondere bene i veri “cattivi” delle
storie. Ne Lo spettro, Nesbo, ci riesce alla grande, creando due clamorosi
colpi di scena che faranno rimanere il lettore letteralmente a bocca aperta, e
vogliosi di leggere il successivo libro.
Lo spettro oltre ad essere entusiasmante ed notevole
nell’impianto narrativo; è davvero interessante anche dal punto di vista delle
curiosità sul mondo degli emarginati. Molto abile è lo scrittore nel descrivere
gli ambienti degli emarginati, fatti di droga, furti e roditori ignari di tutto
quello che gli ruota intorno.
Le ultime due curiosità riguardano, un breve accenno alla
nostra Italia, di cui Nesbo già conosce gli illeciti calcistici nel caso
scommessopoli; e la leggenda degli spettri che chiedono l’elemosina. Se nel
caso ve ne capitasse a tiro uno, in una vostra gita in Norvegia, meglio
concedergli qualche spicciolo….
TRAMA UFFICIALE: Sono passati tre anni da quando Harry Hole è andato via. Via da Oslo, via dalla Centrale di polizia, via dalla donna che ha amato e ferito troppo, e troppe volte. Ma dai suoi fantasmi no, da quelli non è riuscito a fuggire: l'hanno inseguito a Hong Kong e ora lo reclamano, e Harry non può non rispondere, non può non tornare. Oleg, il figlio di Rakel, il ragazzo che lui ha cresciuto come fosse anche figlio suo, è in carcere. Accusa: l'omicidio di Gusto Hanssen, il suo migliore amico. Movente: secondo gli investigatori, un regolamento di conti nel mondo della droga. Ma Harry non ci crede. Oleg, il suo Oleg, il bambino che lo teneva per mano e lo chiamava papà, può essere diventato un tossicodipendente, ma non un assassino. E a lui non resta che correre a casa, correre contro il tempo, in cerca di una verità diversa da quella già decretata. Una verità che si nasconde tanto nelle maglie dei sentimenti più profondi che legano le persone, quanto nei quartieri dello spaccio, con l'ombra misteriosa di un nemico inafferrabile che lo vuole morto.
AUTORE: Jo Nesbo
NAZIONE: Norvegia
ANNO: 2012
PAGINE: 551
Grande romanzo, senza dubbio uno dei migliori di Nesbo.
RispondiEliminaTra l'altro, colpo di scena conclusivo da paura.
D'accordissimo con te, uno dei migliori insieme alla ragazza senza volto. Il colpo di scena finale è veramente col botto, chissà come sarà il prossimo romanzo....
EliminaCome avrai notato, se l'hai letta, anche nella mia recensione ho volutamente glissato alla grande sul finale del libro, oltre che per evitare uno spoiler che nel caso di questo romanzo sarebbe stato tremendissimo e imperdonabile, anche perché, a mio avviso, l'intento principale di Nesbo era quello di parlare di adolescenza e droga. Mi è venuto da pensare, leggendo "Lo Spettro", che Nesbo abbia figli in fase adolescenziale, e che le sue preoccupazioni circa il tema "droga", sarebbero del tutto legittime, se pensiamo che i paesi scandinavi hanno il più alto tasso europeo di alcolizzati. A presto.
RispondiEliminaNo lo spoiler non si poteva e doveva fare su questo libro, come in nessun altro thriller, quindi abbiamo percorso la strada giusta:D Sono d'accordo sul rapporto genitori e figli e dipendenza. Oleg infatti lo ritroviamo molto cambiato rispetto a come lo ricordavamo. è un pò un Harry Hole del futuro dipendente dalla droga piuttosto che dall'alcool, ma anche qui meglio non svelare troppo....
Eliminase è davvero uno dei migliori dovrei cominciare da questo ;-)
RispondiEliminaSicuramente uno dei migliori, non so se il migliore per cominciare:P
Eliminascusa cosa mi consigli di leggere per prima nesbo o fitzek?
RispondiEliminaSono di parte, ti consiglio Fitzek soprattutto se sei amante dei thriller col colpo di scena finale. Inoltre i libri di Fitzek li puoi leggere in un ordine non cronologico, perchè sono storie indipendenti. Tra l'altro è in unscita un nuovo libro di Fitzek Il cacciatore di occhi, sequel de Il gioco degli occhi.
EliminaRiguardo Jo Nesbo il consiglio è quello di leggerli in ordine cronologico, in quanto il protagonista segue una sua precisa evoluzione, anche se in ogni romanzo c'è un breve riassunto del romanzo precedente. Se a te piacciono i thriller con il protagonista forte e risoluto, allora è più adatto Nesbo con il suo Hatty Hole.
errore di battua, Harry Hole:)
RispondiEliminagrazie molto gentile nel rispondermi e seguiro' il tuo consiglio iniziando da fitzek con il ladro di anime vedendo la tua recensione.....appena ci riesco mi registro cosi' non saro' piu' anonimo , io sono jacque ciao e grazie ancora, ci risentiamo
RispondiEliminaScelta saggia;) puoi seguire il blog attraverso facebook, twitter, google friend connect, google plus, scegli il "social" che più ti piace; anche perchè ho notato che come me sei un lettore di libri thriller e in questo blog troverai molte recensioni di vecchi e nuovi romanzi;)
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