Un thriller-horror in cui niente è come sembra, in cui ogni regola viene sovvertita, in cui gli "animali malvagi" sono due e continuano a riempire di dolore la vita di Alexander Zorbach e Alina Gregoriev. Un romanzo di Sebastian Fitzek, che non deluderà i fans dell'autore tedesco.
Ho letto tutte le sue opere e le ho trovate sconvolgenti, piene di ritmo, e ricche di colpi di scena.
Era inevitabile perciò che appena uscisse Il cacciatore di occhi, lo acquistassi e lo leggessi immediatamente, scavalcando l'immensa coda di libri che si è formata nella mia biblioteca virtuale (ultimamente utilizzo molto il dispositivo e-reader).
Difficile quindi per me giudicare in maniera imparziale quest'opera, perchè gli elementi classici dei libri di Fitzek ci sono tutti (violenza al limite dell'horror, capitoli che terminano con punti interrogativi che ti costringono a leggere immediatamente il successivo, colpi di scena repentini che capovolgono la situazione, ritmo costante); ma nel complesso sembra un attimino inferiore agli altri romanzi.
In primo luogo per la prima volta Fitzek ha deciso di scrivere un sequel di un precedente romanzo; cosa che finora l'autore tedesco non aveva mai fatto, presentando sempre capitoli unici ed indipendenti.
Nonostante nelle prime pagine de
Il cacciatore di occhi, lo stesso Fitzek ci dica che questo libro rappresenti il secondo e indipendente capitolo; io consiglierei di leggere prima
Il gioco degli occhi (in questo caso
vi raccomando di non leggere la trama de Il cacciatore di occhi, perchè contiene uno spoiler grandissimo). Moltissimi sono infatti i rimandi al precedente romanzo, con un epilogo direttamente collegato. Leggendo
Il gioco degli occhi, il finale de
Il cacciatore di occhi sarà ancora più sconvolgente ed il colpo di scena ancora più grande.
Ne Il gioco degli occhi, Fitzek riuscì ad inventare un grande serial killer, che dopo sadici rituali e giochi infantili, distruggeva intere famiglie. Il finale del romanzo fu poi straordinario, ma lasciava intendere che ci fosse un'apertura ad un sequel.
Il cacciatore di occhi continua sulla scia di questo romanzo. Il sadico serial killer: Il collezionista di occhi, la cui identità è stata svelata, continua il suo sadico gioco con il giornalista Alexander Zorbach, protagonista principale. Il killer ha in mano Julian, figlio di Alexander, e continua a imporgli spietati giochi ed enigmi per risparmiare la vita del piccolo.
Per la prima volta, in un thriller di Fitzek sappiamo già dal principio chi è il cattivo; quindi in teoria il colpo di scena principale viene a mancare.
Per non deludere il lettore però lo scrittore tedesco, mette in campo una seconda variabile, o meglio un secondo cattivo: Zarin Suker. Si tratta di un oculista, rinchiuso in carcere per aver seviziato alcune donne. Le prove a suo carico sono poche e mancano pochi giorni alla sua scarcerazione. E' necessario far confessare qualche vittima per tenere richiuso Suker.
La domanda ovvia che il lettore si porrà è: Come sono collegati Il collezionista di occhi e Zarin Suker?
Il cacciatore di occhi è composto da brevi capitoli, guidati dai due protagonisti principali.
Da un lato avremo Alexander Zorbach, la cui vita è stata irrimediabilmente distrutta dal sadico killer: moglie ammazzata; figlio scomparso ma probabilmente morto, data la scadenza dell'ultimatum.
Attraverso la sua narrazione in prima persona, seguiremo la sua "guerra" personale contro Il collezionista di occhi, la sua ossessione nel volerlo catturare.
Dall'altra parte avremo Alina Gregoriev coinvolta da Zorbach nel precedente episodio. Alina oltre ad essere una non vedente, ha l'innato potere di "vedere frammenti di futuro" toccando il corpo degli altri.
La giovane donna verrà utilizzata dalla polizia per captare le colpe di Suker e per far si che questo rimanga dietro le sbarre. Certo un metodo poco convenzionale ma che permise nel precedente romanzo di scoprire l'identità del collezionista di occhi.
Molto interessante il punto di vista di Alina, che data la sua cecità ci immerge ancor più all'interno della storia. Un personaggio che come il lettore, dovrà ricostruire attraverso la propria immaginazione luoghi, personaggi e cose.
Date queste premesse sembra chiaro che Il cacciatore di occhi è un thriller intricatissimo, in cui niente è veramente come sembra, tutto è possibile, e nessuna verità è certa.
Un thriller ancora una volta psicologico, che si concentra maggiormente sull'aspetto mentale dei protagonisti, anzichè su luoghi e ambientazioni.
Un romanzo dalle tinte horror, che data la sequenzialità mi ha ricordato l'inizio della celebre saga thriller-horror: Saw l'enigmista...
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Un'immagine poco thriller di Sebastian Fitzek |
TRAMA ORIGINALE: Il caso del "collezionista di occhi", un uomo che uccideva madri di famiglia e ne rapiva i figli piccoli, costringendo i padri a una disperata corsa contro il tempo nel tentativo di salvare i loro bambini, sembra risolto, anche grazie al contributo del giornalista di nera Alexander Zorbach. Il colpevole, Frank Lahmann, anche lui giornalista, ha confessato i crimini, ma è sparito nel nulla. E prima di rendersi irreperibile ha ucciso la moglie e rapito il figlio dello stesso Zorbach, con cui si diverte a giocare al gatto con il topo. Il dottor Zarin Suker, chirurgo oftalmico di chiara fama, è in carcere con l'accusa di aver brutalizzato molte delle sue pazienti. Ma la principale testimone del processo è scomparsa, ed esiste il rischio concreto che, in assenza di prove, il magistrato responsabile dell'inchiesta sia costretto a liberare Suker. L'ultima arma cui fare ricorso è Alina Grigoriev, la fisioterapista cieca che aveva aiutato Zorbach nelle sue indagini sul collezionista di occhi, e che ha il dono di "vedere" dentro le anime dei clienti, durante il massaggio. Alina accetta di incontrare Suker e prestargli le sue cure; scopre ben presto che il dottore è forse l'unico tramite per arrivare al collezionista di occhi e salvare il figlio di Zorbach, ma che la sua collaborazione avrà un costo, e molto caro...
AUTORE: Sebastian Fitzek
EDITORE: Einaudi
NAZIONE: Germania
ANNO: 2012
PAGINE: 308 (Pagine E-book)
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