Siete giovani, ricchi,
avete bei vestiti, belle ragazze. Avete tutto. Siete dei re. I re del
mondo.
Voto 6. Come noto
I re
del mondo è il nuovo romanzo di
Don Winslow, prequel de
Le belve.
Chi avesse già letto Le
belve, sa che l’epilogo non era proprio il migliore per un sequel,
che sarebbe dovuto essere radicalmente diverso, puntando su nuovi
personaggi e situazioni.
Così Winslow ha deciso
di puntare su un prequel, presentando in maniera più completa i
protagonisti de Le belve, raccontandoci le loro radici.
Il mio parere personale è
comunque per dirla romanticamente che: “Il primo libro non si
scorda mai”. Difficilmente quindi un prequel o sequel, raggiungerà
la bellezza dell’originale. Libri/film che sicuramente sfruttano
l’onda del precedente, risultando ottime operazioni di marketing ma
con valore artistico sicuramente minore.
Tornando a I re del
mondo, più che come abbiamo lasciato Ben, Chon e Ophelia (detta O),
la domanda è Cosa hanno fatto per diventare quelli che sono?
Per chi non lo sapesse, i
tre soggetti sopra nominati, sono degli abili produttori della
migliore erba sul mercato della California. Un business florido,
tanto da attirare l’attenzione e l’invidia dei narcotrafficanti
messicani. Ne Le belve, dunque li conosciamo già all’apice del
loro successo, alle prese appunto con la minaccia messicana.
I re del mondo invece a
mio parere parte in maniera molto confusa. L’inizio è davvero
irrilevante, e ci presenta Ben, Chon e O, un attimo prima del loro
successo. Esempi ne sono la nascita dell’erba idroponica, la scelta
del luogo in cui coltivarla, l’accordo con Dennis per una “maggiore
protezione”.
Anche qui i tre, in
particolare Ben, sono alle prese con una minaccia, quella di un tizio
con una maglietta con su scritto Old Guys Rule, che come ovvio è
contro il libero mercato di droga, o meglio contro il libero mercato
di droga di Ben e Chon.
La situazione dunque sa
abbastanza di deja vu, ed aggiunge ben poco sulla conoscenza dei
personaggi, o sulle loro azioni. La parte relativa alla nascita
dell’erba, alla scelta del luogo di coltivazione, poteva essere
anche inserita ne Le belve, non appesantendo neanche troppo il numero
di pagine.
Sicuramente va meglio con
il salto cronologico, in cui si passa dal 2005 al 1967. In quest’anno
conosciamo nuovi personaggi, che poi scopriremo avere un legame forte
con i precedenti protagonisti.
Veniamo catapultati nel
mondo dei surfisti e degli hippie: amore libero, droga, notti nelle
tende, etc.
In particolare Winslow,
ci parla del surfista John e dell’hippy dai lunghi capelli biondi:
Doc.
I due mondi si incontrano
allorché Doc offre a John un tacos, così come fa con gli altri
senzatetto, drogati, hippie.
Da qui nasce una bella
amicizia, che nel corso del tempo diventa anche redditizia,
naturalmente basata sul commercio della droga.
Altri personaggi chiave
di questo “mini-mondo” sono Kim, una giovane ragazza figlia di
una madre hippy; e Stan e Diane una giovane coppia che sogna di
aprirsi una libreria.
In questa parte si denota
sicuramente una maggior freschezza di racconto; non avendo vincoli
con personaggi già editi, Winslow si sbizzarrisce a costruire nuove
identità (che poi scopriremo non saranno neanche tanto nuove).
Il tema è comunque lo
stesso: la nascita del commercio di droga, l’inizio di una forte
amicizia, le difficoltà di gestione, la minaccia della concorrenza.
La parte finale, invece,
è una sorta di connubio tra le due parti. Gli alberi genealogici
vengono mostrati chiaramente, e la vera scoperta è sapere chi è
figlio di chi.
Il quadro finale è che
l’America non è poi così lontana dall’Italia, e molto spesso le
attività dei padri, vengono tramandate ai figli, che possono
migliorarle oppure peggiorarle.
Lo stile narrativo è
pressoché identico a quello de Le belve: capitoli brevi, esplicite
scene di sesso, parolacce, ammiccamenti al lettore in chiave ironica.
TRAMA ORIGINALE: Ben e Chon, gli eroi de "Le belve", hanno avviato da non molto il loro business: coltivare e diffondere ad ampio raggio la miglior marijuana di tutta la California. Ma qualcuno non è disposto a lasciar loro mano libera, senza mantenere il controllo e incassare una percentuale sui loro traffici. Finché si tratta di combattere con gli sbirri corrotti che si sono fatti avanti per riscuotere la tangente, Ben e Chon possono anche cavarsela con pochi danni. Ma il gioco dietro il ricatto è molto più ampio, e coinvolge nomi insospettabili: un'intera cricca di surfisti e hippy che si sono stancati di predicare pace e amore e hanno deciso di accumulare denaro nel modo più efficace e rapido che esista al mondo: il traffico di stupefacenti. Una cricca in affari da più di trent'anni, di cui fanno parte anche i genitori di Ben e Chon, e che ha per capo Doc Halliday, re del surf, convertito alla cocaina e legato a doppio filo con i narcos messicani...
AUTORE: Don Winslow
EDITORE: Einaudi Stile libero big
NAZIONE: Usa
ANNO: 2012
PAGINE: 350
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Non lo so...a me non ha convinto neppure le Belve..
RispondiEliminaLe belve è il romanzo di Winslow che mi è piaciuto meno, quindi approccerò questo con parecchio scetticismo.
RispondiEliminaDato che Le belve non vi ha convinto, credo che questo abbia buone probabilità di deludervi....
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