Le belve - Don Winslow

Voto 8. Cominciare a leggere le opere di un autore non in ordine cronologico, non è mai cosa semplice, soprattutto per quanto riguarda poi la completezza nella recensione.
Del romanzo in questione: Le belve, ho letto svariati pareri, che hanno spaziato dalla bellezza o meno della storia, al cambiamento dello stile narrativo di Don Winslow.
In particolare questo libro del 2011 sembra uscirne non vincitore con Il potere del cane del 2009 (che ho già recuperato e prossimamente leggerò).
Complice la trasposizione cinematografica di Oliver Stone, in uscita giovedì 25 ottobre; e l'uscita letteraria del prequel: I re del mondo, il 23 ottobre; ho deciso di leggere Le belve, tralasciando l'ordine cronologico dei libri di Winslow.
Non conoscendo il precedente stile narrativo di Winslow, riguardo a questo aspetto posso dire che ho trovato Le belve: un libro veloce, sceneggiato, con capitoli brevissimi che scorrono senza sosta e soprattutto senza noia.
Un linguaggio molto "giovanile", ricco di parolacce (il primo capitolo intitolato addirittura Vaffanculo) e di dettagliate scene sessuali. Per chi dunque non amasse queste due caratteristiche meglio evitarlo a priori.
Molto spesso l'autore si rivolge direttamente ai lettori, utilizzando frasi comiche e taglienti che rendono ancora più piacevole la lettura.
Lo stile narrativo quindi nel complesso mi ha convinto, risultando molto cinematografico e molto Quentin Tarantino, a mio avviso.

Immagine tratta dal film di Oliver Stone: Le belve.
Il secondo aspetto sicuramente importante è la storia. Si tratta di un racconto che fa della sua semplicità il suo punto forte. La prima metà del libro poi a mio parere è priva di storia, ma è una lunga introduzione ai protagonisti principali del romanzo.
Attraverso azioni al presente e flashback del passato, impariamo a conoscere: Ophelia, Ben e Chon, per quanto riguarda i protagonisti che possiamo definire "buoni" o quantomeno principali.
Ophelia che si fa chiamare semplicemente O, è una ragazza particolare che ama il sesso, lo shopping e soprattutto Ben e Chon.
Chon è un ex-soldato che è stato in Afghanistan, quindi ha provato sul suo corpo la guerra. E' uno che lascia parlare più i fatti che le parole, quest'ultime usate con dedizione dandole il giusto peso.
Ben è invece l'intellettuale del gruppo, pensa ad ogni minima cosa che fa, è buddista ed ha compiuto numerosi viaggi umanitari in giro per il mondo.
La passione che lega i tre, oltre a quella sessuale e amorosa, è l'erba.
Chon e Ben sono i produttori della migliore erba idroponica.
Una pianta che quasi quasi poteva alzarsi in piedi, prendere un accendino e fumarsi sa sola. O leggere Wittgenstein, discutere del senso della vita, sceneggiare una serie televisiva, portare la pace in Medio Oriente.
Tutto sarebbe bello, facile e sereno per i tre, che con la loro attività possono vivere bene tenendo lontana la polizia pagando profumatamente il corrotto Dennis....In questa frase (copiando un pò lo stile di Winslow) mancherebbe un se; il se sono appunto i messicani ed il cartello della Baja.
Nelle prime pagine conosceremo il mondo di Lado e Esteban, per poi capire perfettamente la struttura della potente organizzazione.
I messicani quasi leader nel settore dell'erba, vogliono la droga di Ben e Chon. Per convincerli spediscono loro un video poco simpatico, ma che punta dritto al cuore del marketing. Un video in cui vengono mostrate sette decapitazioni, di sette che vogliono ostacolare il loro dominio economico.

La storia de Le belve è dunque abbastanza semplice, l'azione pura arriverà solo nelle scene finali. La parte iniziale è dedicata con dovizia alla caratterizzazione dei protagonisti, resi reali e vivi dallo scrittore americano. Meticolosa anche la descrizione delle varie organizzazioni volte alla produzione di erba/droga.
Un romanzo particolare, rapido, assolutamente da non perdere.

TRAMA ORIGINALE: Ben e Chon sono amici per la pelle: un genio delle economie di scala e un prodigio di forza fisica e addestramento militare. Diversi, complementari, accomunati dalla stessa filosofia - vivi e lascia vivere - condividono tutto, inclusa Ophelia, la ragazza dei loro sogni. In California hanno creato un piccolo regno coltivando e smerciando un prodotto speciale: la miglior marijuana degli Stati Uniti. Ora, però, la loro remunerativa attività è finita nel mirino dei cartelli messicani. Che hanno un modo tutto loro di comunicare le proprie intenzioni: spedire un video nel quale mostrano la sorte riservata a chiunque non si conformi alla loro volontà. A Ben e Chon non restano che due alternative: incassare i dividendi e ritirarsi in buon ordine o accettare la sfida in campo aperto e prepararsi a una battaglia senza esclusione di colpi, nella quale a essere in gioco non sarà solamente la loro impresa commerciale, ma la loro stessa vita. Ben e Chon, due personaggi avvolti da un insolito, accattivante alone di romanticismo. Loro due soli contro i grandi cartelli della droga. Una storia dal ritmo implacabile, piena di azione e colpi di scena. Un nuovo tassello della saga di confine inaugurata da "Il potere del cane".

AUTORE: Don Winslow
EDITORE: Einaudi (Einaudi Stile Libero big)
NAZIONE: USA
ANNO: 2011
PAGINE: 453

Commenti

  1. Pensa che invece io l'ho trovato il romanzo più debole di Winslow, di norma uno dei miei autori preferiti.
    Vedremo che cosa accadrà con il film!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come detto nella recensione, non ho confrontato Le belve con gli altri romanzi di Winslow, cosa che sicuramente farò nel futuro prossimo. Anche perchè come leggo nei vostri commenti e nelle recensioni in giro, Winslow sa fare di meglio. Quindi se ho trovato questo molto buono, è molto probabile che gli altri mi piacciano altrettanto...

      Elimina
  2. Ciao Nico
    Leggi il potere del cane, per me, uno dei migliori libri noir mai letti. Un romanzo corale, IL romanzo sul traffico di cocaina.
    Anche la lingua di fuoco, molto bello. Winslow sa scrivere e molro bene, forse è per questo che Le belve non mi ha attirato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Diego,
      credo leggerò Il potere del cane subito dopo I re del mondo. Penso cmq che in breve tempo leggerò tutti i libri di Winslow. Come detto non ho parametri di confronto con gli altri romanzi, ma tutto sommato Le belve non mi è dispiaciuto nello stile narrativo. Certo i capitoli a volte sono brevissimi, ma li preferisco rispetto a quelli molto lunghi...

      Elimina
  3. Concordo con il voto.Libro strepitoso come ( quasi ) tutti quelli del grande Winslow !Ma Frankie Machine e Il Potere del Cane restano inarrivabili.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ecco dopo Il potere del cane, allora toccherà a Franckie Machine;)

      Elimina
  4. Mi sembra molto adatto per una trasposizione cinematografica....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche a me, forse l'avrei trovato più adatto per Tarantino rispetto a Oliver Stone. Il trailer sembra carino, vedremo....

      Elimina

Posta un commento