Culla di Giuda o Veglia:
il martoriato, cinto all’altezza dell’addome da un anello di
metallo e collegato a soffitto e pareti da un sistema complesso di
corde, veniva lasciato cadere, più o meno violentemente, su un cuneo
appuntito sormontante un treppiede. Lo spunzone penetrava nell’ano,
nei testicoli o nella vagina. Questo genere di tortura era reso ancor
più terribile dalla veglia continua a cui l’imputato era
costretto. Italia 1692.
Voto 7. Alzi la mano chi
conosceva o si ricordava questo impressionante marchingegno
utilizzato in passato per punire i colpevoli di eresia.
A rinfrescare le menti di
tanti studenti ed ex-studenti, ci pensa Alessandro Vizzino che nel
suo nuovo romanzo mischia sapientemente storia e narrativa, regalando
ai lettori un racconto istruttivo.
La culla di Giuda mostra
ancora una volta, come la narrativa potrebbe essere un utile
strumento pedagogico. A mio parere, infatti,
inserendo determinati personaggi in un quadro storico o geografico,
lo studente potrebbe apprendere meglio costumi, tradizioni,
situazioni politiche e sociali del passato o di altre nazioni. In
questa maniera i freddi libri di storia, verrebbero letti con più
passione e soprattutto gli elementi essenziali di quella determinata
epoca/nazione resterebbero meglio impressi nella mente del lettore.
Per chi volesse
“sperimentare” questo nuovo metodo educativo atto a svecchiare la
solita istruzione; un utile strumento potrebbe essere questo libro di
Alessandro Vizzino.
Lo scrittore di Latina,
infatti ci racconta nel suo nuovo libro, un periodo poco
pubblicizzato della storia: l’Inquisizione. I motivi di questo
possono essere facilmente individuabili nella volontà della Chiesa
di mettere a tacere argomenti scomodi.
Vizzino però non si
schiera in questa spinosissima questione, concentrandosi maggiormente
sulla massoneria, che rappresenta un antenato delle moderne
associazioni, che possono fungere positivamente o negativamente nelle
società.
Da questa introduzione,
si potrebbe fraintendere e intendere La culla di Giuda come un
racconto “vecchio”, storico, superato.
In realtà si tratta,
invece, di una storia moderna, raccontata in chiave thriller.
L’essenza è quella della caccia al tesoro, in cui a poco a poco i
pezzi del puzzle si incastrano ed ogni mistero svelato sarà
indispensabile per affrontare il successivo.
I capitoli brevi, in cui
da padrone la fanno i dialoghi diretti, riescono a rendere questo
romanzo rapidissimo e appunto moderno per via del linguaggio dei
giorni nostri, utilizzato dai protagonisti.
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Il Museo delle Torture, San Marino. |
Il protagonista
principale è Valentino, un ex poliziotto escluso a suo avviso
ingiustamente dalle forze dell’ordine. Attualmente assieme a
Massimo e Tiziana (la ragazza di quest’ultimo), gestisce uno studio
di investigazione privata.
La crisi economica sembra
colpire anche i personaggi di Vizzino, i quali non navigano in acque
serenissime. L’occasione della vita arriva casualmente.
Nove cimeli sono
scomparsi dal Museo della Tortura di San Marino, gestito dalla
sensuale Federica Consorti. Il nome del Museo sintetizza il genere
delle reliquie. Oggetti come la culla di giuda, presentata ad inizio
post, e che da il titolo al romanzo.
Valentino insieme alla
sua squadra e fidanzata Lidia, ingaggiato dalla proprietaria del museo, cercherà di venire a capo della
questione, inizialmente per soldi e successivamente per passione
investigativa. Il tutto deve essere necessariamente pubblicizzato
attraverso stampa, dando ampio risalto alla notizia.
Stranamente i cimeli dal
nulla cominceranno a venire a galla in varie città, senza che
Valentino & C. facciano quasi nulla, assistendo immobili a questi
spettacoli di piazza.
Per questo romanzo
Alessandro Vizzino, si affida a dei protagonisti semplici, in cui il
lettore può meglio identificarsi, risolvendo assieme ad essi il
caso. Non si tratta di geni e rapidi risolutori, ma di investigatori
che lavorano per sopravvivere.
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La culla di Giuda |
La culla di Giuda è un metaracconto, una
sorta di storia nella storia. Il romanzo ed i suoi protagonisti,
potrebbero essere considerati come dei semplici strumenti per parlare
di questo argomento storico; così come inizialmente Valentino ed i
suoi vengono utilizzati dalla Consorti per dare risalto mediatico al
suo Museo delle Torture.
Dopo l’ottimo esordio
letterario con
Sin, Alessandro Vizzino si avventura dunque in un
romanzo totalmente opposto. Dalla finzione e ultra-tecnologia del
futuro, alla realtà degli strumenti del passato. In entrambe le
opere narrative, si ritrovano però il meticoloso lavoro di ricerca e la voglia di divulgare conoscenza, il tutto unito alla passione per gli enigmi.
TRAMA ORIGINALE: Un misterioso furto a San Marino condurrà Valentino Mastro in giro per l’Europa, all’inseguimento di antichi arcani e figure storiche, tra Messina e Madrid, Aix en Provence e Venezia, in mezzo a luci, ombre e spettri del passato, fino alla rivelazione finale.
Un romanzo incalzante e divertente, dove i nostri giorni s’insinuano fra le pieghe dei secoli, magistrale stru- mento d’intrattenimento e approfondimento storico.
AUTORE: Alessandro Vizzino
EDITORE: Edizioni DrawUp
NAZIONE: Italia
ANNO: 2012
PAGINE: 184
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