Voto 6,5. Il viaggiatore è il secondo romanzo di
Zoran Drvenkar, autore già di
Sorry, recensito qualche giorno fa su questo blog.
Inevitabile il confronto tra i due libri, anche perchè
Sorry è stato un romanzo davvero sorprendente, che ha fatto breccia nei cuori di molti amanti del thriller.
Togliamoci subito questo dente, dunque. L'elemento comune che balza subito agli occhi del lettore è sicuramente lo stile narrativo adottato da Drvenkar. Ancora una volta lo scrittore croato-tedesco, si diverte a cambiare il punto di vista nel racconto.
Ogni capitolo, infatti, porta come titolo il nome di un personaggio, il quale diventa il fulcro di quella sezione,
l'occhio con il quale il lettore osserverà la scena. L'immedesimazione è ancora maggiore per via della forma personale utilizzata da Drvenkar, la seconda persona, il Tu. Lettore = Personaggio.
Du (Tu) il titolo originale appunto.
La molteplicità di protagonisti, potrebbe creare però una difficoltà di identificazione del lettore, interprete in breve tempo di diverse personalità.
L'insieme di questi punti di vista e personaggi vengono sapientemente montati dallo scrittore, con scene che si completano con il passare dei capitoli. Molto spesso si parte da una situazione futura, per poi ripercorrere situazioni antecedenti che ci riportano a quella situazione futura iniziale. In sintesi un montaggio simile a quello del film
21 Grammi di Innaritu, complicato ma affascinante.
Lo stile narrativo e l'elevato numero di protagonisti, sono gli elementi in comune con
Sorry, anche se in quest'ultimo diverse erano le forme personali utilizzate.
A cambiare, soprattutto, è il genere di base del romanzo. Si va da un thriller abbastanza puro come
Sorry, a
un quasi noir de Il viaggiatore.
In questa storia ad essere esaltate infatti sono le figure negative: i protagonisti negativi. Si comincia appunto con Il viaggiatore, un lupo solitario che durante una sosta in autostrada causa neve, uccide senza alcuna motivazione 26 persone. Senza nessuna pietà e senza quasi alcun problema, entra in ciascuna macchina ferma come la sua, ed ammazza.
Nel corso della storia, compirà altri atti simile a questo. Oltre al suo istinto killer, conosceremo il suo passato, raccontato attraverso
flashback. Questi ultimi saranno un'altra costante di questo libro.
Altro capitolo, altro personaggio principale:
Ragnar. Verrebbe da chiedersi: peggio lui o peggio il Viaggiatore? Ragnar è una sorta di boss del malaffare. Lo conosciamo mentre osserva suo fratello Oskar esamine e con un telecomando in mano. Oltre al fratello, ad essere scomparso è un bel carico di droga. Superfluo, dire che farà di tutto per scoprire cosa ci sia dietro questa storia.
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Kristen Bell, associata a Ddt. |
Sicuramente legata a questa storia sarà quella di
Taja, ragazzina sedicenne figlia di Oskar. Come un domino Taja coinvolgerà le sue carissime amiche:
Ddt, Nessi, Schnappi e Rute.
Moltissimo spazio sarà dedicato al temibile quintetto di ragazzine, che sintetizza usi e costumi della nuova generazione. Ognuna di esse avrà dei micro-problemi, invisibili di fronte al problemone successivo. Il grattacapo sarà appunto Ragnar, che ha scoperto che le cinque ragazze sono le nuove proprietarie della sua eroina.
I micro-mondi di Ragar e delle ragazze, lentamente si avvicineranno fino ad incrociarsi ed incastrarsi inesorabilmente. Il destino vorrà che ad essere coinvolto sarà anche Il viaggiatore.
Il viaggiatore, in sintesi, è un romanzo originale ed intrigante soprattutto nella modalità del racconto. Una storia complessa e ben strutturata, che tuttavia si perde in alcune lungaggini evitabili che comportano il rischio di annoiare il lettore.
Un viaggio violento e spietato che abbandona i passeggeri indesiderati sul ciglio della strada, premiando quelli che più di tutti premono sul piede dell'acceleratore...
TRAMA ORIGINALE: Germania, autostrada A4 tra Bad Hersfeld ed Eisenbach: una tempesta di neve sconvolge il traffico e le automobili si ritrovano bloccate per due ore. Un uomo esce dalla propria vettura e, coperto dalla bufera e da una notte senza luna, penetra in ventisei macchine uccidendo altrettante persone. Dopo la strage, l'uomo torna alla sua vita di sempre, al doppio ruolo di padre e di ex marito; ma alcuni anni dopo il viaggiatore riprende a uccidere in angoli diversi della Germania, raggiungendo ovunque le sue vittime - sempre numerose - per poi, di nuovo, scomparire. A Berlino cinque amiche, ragazze adolescenti, hanno stretto un patto e sui polsi hanno tatuato la parola "finita". È la loro scommessa per la vita, da cui chiedono molto di più di quello che hanno e sono smaliziate e incoscienti quanto basta per andare dritte incontro a un grosso guaio. A casa di Taja, una di loro, e in circostanze piuttosto inquietanti, viene ritrovata un'ingente quantità di eroina, di fronte alla quale le ragazze non si tirano indietro, vedono solo il guadagno che può venirne e il rischio che lo accompagna non le spaventa. Ma se la via di fuga è rappresentata da un'autostrada che taglia la Germania fino alla sua estremità nord, e il punto d'arrivo è una vecchia casa sulla costa norvegese, allora è lungo quella direttrice che si consumerà un inseguimento mozzafiato, dove le parti in gioco sono più di due e dove malviventi e assassini daranno vita a un'escalation di tensione e terrore.
Intrirgante Nico, mi è piaciuto più del primo!
RispondiEliminabuon pranzo a te!
Molto intrigante ma anche abbastanza lungo a mio avviso, per me meglio Sorry:)
EliminaVero è intrigante, però il finale sospeso è una vera fregatura
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