Il “compito” che mi sono assunto
è quello di consigliare a chi legge
questo blog dei bei libri thriller. Per farlo vado alla ricerca di consigli
altrui o mi affido al mio fiuto, che è dato dalla trama e dalla cover del
romanzo.
Nel caso del libro recensito
oggi: Il guardiano invisibile di Dolores Redondo, mi sono affidato al primo
metodo: consiglio di terzi.
Si tratta di un romanzo nuovo del
2013, perciò con pareri e opinioni abbastanza limitate. A convincermi è stato
un articolo di
Panorama che ne ha esaltato alcune caratteristiche, sottolineando
il suo successo in madrepatria (Spagna) e la sua possibile e futura
trasposizione cinematografica.
Voto 6,5. Se lo dovessi
sintetizzare agli estremi, lo definirei un thriller misterioso. Si tratta di un
romanzo che mescola alcuni elementi del classico thriller ad alcuni elementi quasi
fantasy. Scelta, quest’ultima, che potrebbe interdire l’amante del giallo
sanguinolento, ma che non viene completamente svelata.
Numerosi sono infatti i punti
oscuri che Il guardiano invisibile lascia al termine della sua lettura, non rivelando
del tutto alcune situazioni, compreso l’enigmatico e rapido finale.
Il romanzo di Dolores Redondo si
fonda poi, sulle tradizioni di un piccolo paesino spagnolo: Elizondo.
Un luogo che nel passato è stato
scenario di credenze e tradizioni desuete e fantasiose: streghe, fattucchiere,
luoghi utili per la fertilità e il Basajaun. Il nome di quest’ultimo significa:
Guardiano dei boschi e si tratta di un uomo gigante pieno di peli, simile ad un
orso ma con caratteristiche umane appunto.
Basajaun è, nella mitologia basca, lo spirito protettore del bosco.
Ha una forma umana, con il corpo ricoperto di peli ed una barba molto lunga. Abita nelle grotte o nei boschi, e protegge le greggi di bestiame, mettendo in guardia i pastori quando si sta avvicinando un pericolo (una tempesta o dei lupi), emettendo urla e fischi provenienti dalla montagna. In cambio, i pastori lasciano pezzi di pane che Basajaun raccoglie mentre questi dormono. Wikipedia
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Una delle rappresentazioni del Basajaun. |
La sua fantasiosa e immaginaria figura
sarà ricorrente all’interno del romanzo, in quanto nei suoi boschi avverranno
appunto dei brutali omicidi, di cui vittime saranno giovani fanciulle.
Ragazzine assassinate e
posizionate ad arte, con i vestiti strappati, le mani in posa virginale, il
pelo pubico rasato con sopra un dolcetto: il txatxingorri.
Ad indagare su queste morti sarà
soprattutto l’ispettore Amaia Salazar, coadiuvata dalla sua squadra.
Amaia è senza dubbio la
protagonista principale di questo romanzo. La conosceremo in tutte le sue
sfaccettature: dalla sua vita privata con James, caratterizzata dalla
difficoltà nell’avere un figlio; al rapporto con le due sorelle Ros e Flora.
Saremo informati anche di alcuni episodi della vita passata dell’Ispettore
Salazar che indubbiamente hanno modificato la sua vita, vedi le primavere del
1989.
Molto importante e approfondito
sarò il ritorno in patria a Elizondo di Amaia, che prima di allora svolgeva il
suo compito di ispettore a Pamplona. Ci sarà dunque un suo ritorno alle origini
famigliari, alle antiche tradizioni paesane, agli usi e i costumi casti di un
paesino che ha difficoltà a modernizzarsi nonostante l’evoluzione sociale dei
giovani.
Il guardiano invisibile è un
thriller prettamente investigativo dal punto di vista strutturale. Non ci sono
punti di vista differenti da quello della protagonista, nessuna parentesi
aperta sul serial killer e la sua mente.
Un’indagine nel complesso
abbastanza bloccata, in cui alcune note stonate potranno essere avvertite in
anticipo dall’attento lettore.
Un thriller che mette insieme due elementi in contrasto, in cui le precise indagini scientifiche si sposano con supposizioni mitologiche che si fondano su tradizioni antiche.
Se siete in cerca di un romanzo
thriller misterioso che affonda le sue radici nelle tradizioni basche, Il
guardiano invisibile di Dolores Redondo potrebbe allora essere adatto per voi…
TRAMA UFFICIALE: In un bosco accanto al fiume Baztán, all'estremo nord della Spagna, sul confine tra i Paesi Baschi e la Navarra, viene ritrovato il cadavere di una adolescente, nudo e ricomposto secondo uno strano rituale. Sul ciglio della strada, le scarpe, una accanto all'altra. Sul corpo, gli avanzi di un dolce tipico della regione e alcuni peli che non sono umani. Amaia Salazar, capo della squadra Omicidi della Policía Foral de Navarra, deve occuparsi del caso. Nata e cresciuta a Elizondo, lo stesso paese della vittima, la detective torna nei luoghi dell'infanzia, dove l'attendono le indagini e problemi familiari che sperava di essersi lasciata per sempre alle spalle. Con l'aiuto dei suoi collaboratori, Amaia scopre delle analogie con un secondo omicidio, quello di una ragazza strangolata un mese prima. L'assassino deve essere qualcuno di cui le vittime si fidavano e probabilmente il rituale che esegue su di loro è una sorta di purificazione, per restituire alle giovani donne la loro purezza verginale. Ma nella zona c'è chi ha idee molto diverse. Per strada, sottovoce, la gente del posto già sussurra teorie e antiche leggende, invocando le creature che, secondo la mitologia locale, a volte scendono dalle montagne per proteggere la natura e i suoi abitanti. Se il mitico basajaun, guardiano invisibile dei boschi, fosse davvero riemerso dai ricordi d'infanzia di Amaia, insieme alle ombre di un passato che continua a tormentarla?
AUTORE: Dolores Redondo
EDITORE: Feltrinelli (collana FoxCrime)
NAZIONE: Spagna
ANNO: 2013
PAGINE: 381
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