Voto 5. Come vi approccereste ad uno straniero particolare, molto particolare?
Questa domanda se la sono posta i Manetti Bros che nella loro carriera cinematografica hanno sempre provato a sperimentare nuove situazioni, non tenendo conto dei problemi di budget.
In barba ai soldi, alla necessità di effetti fantascientifici importanti, Antonio e Marco Manetti danno vita ad un thriller fantascientifico: L'arrivo di Wang.
Chi è questo Wang? Rivelare la sua identità è uno spoiler o no?
Prima di rispondere a queste domande, mi sono guardato un pò in giro. Non nel senso fisico e spostandomi quindi in varie città, paesi o galassie; ma semplicemente dando uno sguardo in rete ai siti più accreditati di cinema.
Ebbene si, l'identità di Wang non è poi tanto segreta, e la sua natura aliena viene dichiarata dalla quasi totalità dei siti cinematografici.
Per chi non l'avesse ancora capito, Wang è uno strano alieno che parla cinese, capitato per sbaglio (forse) sulla terra, nello specifico a Roma.
Per colloquiare con lui, i tizi che l'hanno catturato contattano una traduttrice: Gaia (Francesca Cuttica).
Questa, come già detto, non parla "l'alienese" ma capisce e sa tradurre il cinese, lingua conosciuta da Wang.
A porre le domande, che verranno poi tradotte da Gaia, al Wang incatenato, sarà l'agente Curti (Ennio Fantastichini). Si tratta di una sorta di agente CIA il cui scopo è quello di capire le motivazioni che hanno spinto l'alieno sulla terra.
L'arrivo di Wang punterà tutto su questo interrogatorio, i cui vertici riuniti intorno ad un tavolo saranno : Wang, Gaia e Curti.
Importante sarà soprattutto il punto di vista dei due esseri umani, nettamente in contrasto.
Gaia, ragazza dolce e ingenua, vedrà Wang come una specie di E.T., dunque un alieno buono venuto in pace sulla nostra Terra per cultura e conoscenza.
Di parere diverso sarà Curti, già propenso a pensare ad una Guerra dei mondi, con Wang primo emissario pronto a sondare il terreno.
Chi avrà ragione tra i due? Wang buono o cattivo? Vittima o carnefice?
Lo spettatore si ritroverà al centro di questo dibattito, indeciso sul da farsi e con chi schierarsi. Se con Gaia che vede Wang un essere buono e gentile sottoposto in una situazione assurda ed ingiusta; o con Curti che analizza con ferocia e cattiveria l'arrivo di uno sconosciuto dallo strano aspetto.
I Manetti Bros insistono molto su questo dibattito, concentrando il film su questo punto. L'arrivo di Wang finisce così per diventare un pò troppo statico e fermo sia sullo stesso luogo che sugli stessi discorsi.
Il finale divertente e sconvolgente regala un pò di brio, ma non salva del tutto un film innovativo nel panorama italiano che fallisce forse nella staticità della sceneggiatura.
USCITA CINEMA: GENERE: Thriller REGIA:Marco Manetti, Antonio Manetti SCENEGGIATURA: Marco Manetti, Antonio Manetti ATTORI:Ennio Fantastichini, Francesca Cuttica, Antonello Morroni, Carmen Giardina, Rodolfo Baldini, Angelo Nicotra, Massimo Triggiani
a me non è dispiaciuto e poi adoro come i Manetti riescano sempre a fare le nozze coi fichi secchi...sarei veramente curioso di vederli alla'opera con qualche milioncino a disposizione per fare un film...
Anch'io sono un fan dei Manetti, che portano sicuramente una ventata d'aria nuova al nostro cinema, ma questo film l'ho trovato troppo statico e ripetitivo...
Le tue obiezioni ci stanno Nico ma l'originalità dell'idea, la capacità, come anche te fai intuire, di tenere lo spettatore attento e curioso di vedere come va a finire e l'atmosfera dovevano dare almeno una sufficienza.
a me non è dispiaciuto e poi adoro come i Manetti riescano sempre a fare le nozze coi fichi secchi...sarei veramente curioso di vederli alla'opera con qualche milioncino a disposizione per fare un film...
RispondiEliminaAnch'io sono un fan dei Manetti, che portano sicuramente una ventata d'aria nuova al nostro cinema, ma questo film l'ho trovato troppo statico e ripetitivo...
EliminaIo mi sono fermata al trailer, dove tra l'altro già facevano vedere chiaramente chi o cosa era Wang... E credo proprio che ci resterò, al trailer.
RispondiEliminaHo preso ogni precauzione possibile per non rovinare la sorpresa a nessuno:D il trailer non lo ricordo cmq...
Eliminacredo che continuerò a perdermelo... :)
RispondiEliminasenza nessun rimorso e rimpianto aggiungerei:)
EliminaLe tue obiezioni ci stanno Nico ma l'originalità dell'idea, la capacità, come anche te fai intuire, di tenere lo spettatore attento e curioso di vedere come va a finire e l'atmosfera dovevano dare almeno una sufficienza.
RispondiElimina:)
No la sufficienza non me la sento di darla :D non transigo troppo statico... anche se originale rispetto al resto dei nostri film:)
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