Voto 6. L'attesa volta alla crescita della suspense è una delle caratteristiche insite nei film thriller/horror.
Di solito ci sono tutta una serie di piccoli avvenimenti di avvertimento, volti a impaurire lo spettatore e nel contempo ad aprire la strada verso il motivo scatenante di tutti questi episodi.
Di solito la ripartizione temporale all'interno di una pellicola è abbastanza lineare: prima mezzora fatta di tutti questi piccoli inconvenienti in cui incappano i protagonisti, comunque non lesivi della loro vita; parte centrale dedicata al "mostro", e al combattimento del protagonista con esso; e conclusione in cui si decreta il vincitore tra buono e cattivo.
Sinister nuovo film di Scott Derrickson, già regista dell'ottimo The Exorcisme of Emily Rose, esce un pò fuori da questo schema.
Come indica chiaramente il mio titolo, Sinister è un film che gioca tutto o soltanto sulle attese, sulla crescita della suspense.
Per chi andasse alla ricerca di un horror adrenalinico e pieno di scontri dunque meglio evitare Sinister, in quanto per circa 90 minuti su 110 non accade moltissimo.
Ma come al solito procediamo con ordine. Sinister comincia in maniera un pò standard e in-originale, non che in seguito cambi di molto il registro.
Lo scrittore Ellison (Ethan Hawke) è in crisi per la stesura del suo nuovo romanzo. I tempi del suo primo successo: Kentucky Blood, sembrano abbastanza lontani e la crisi economica è nell'angolo. La giusta ispirazione potrebbe provenire in un luogo isolato e tranquillo. Meglio ancora se in passato sia stato scenario di un brutale omicidio.
Insieme alla sua famiglia, composta da sua moglie Tracy (Julien Rylance), suo figlio Trevor (Michael D'Addario) e sua figlia Ashley (Clare Foley) Ellison decide dunque di alloggiare per un pò di tempo in questo luogo.
I più avveduti avranno già notato una leggera somiglianza di Sinister con Shining, tanto per citarne uno.
Se Ellison era in cerca di ispirazione, questa casa situata in una zona boscosa è sicuramente il luogo migliore dove trovarne.
Nel soffitto infatti una cassetta zeppa di vecchi filmini fatti in super8, raccontano di brutali omicidi che coinvolgono intere famiglie. A sopravvivere ogni volta è solo un bambino che scompare per non essere più ritrovato.
Si potrebbe affermare che qui comincia e finisce il film.
Ellison infatti comincia ad indagare su questi macabri filmini, sia per il suo romanzo sia per comprendere cosa ci sia dietro a tutti questi omicidi.
Questa fase di ricerca sebbene ben realizzata è abbastanza lunga, e accompagna lo spettatore sino alla conclusione del film.
Se la parte iniziale potrebbe far pensare a Shining, in questa fase potrebbe tornar vivo il ricordo del film The Ring.
Indagini e analisi su vecchi video con risvolti paranormali, non possono che non far pensare alla pellicola di Verbinski.
Nonostante questa carenza di originalità e questa lunga staticità, Sinister è un film che si salva perchè presenta delle buone atmosfere, un racconto tutto sommato interessante e una buona prova del protagonista.
Su quest'ultimo Derrickson cerca anche di effettuare un approfondimento psicologico, in particolare Ellison dovrà decidere se sarà meglio insistere con il suo lavoro o privilegiare la sua famiglia. L'epilogo mostrerà la scelta di Ellison, sarà stata fatta in tempo?
USCITA CINEMA: GENERE:Horror, Thriller REGIA:Scott Derrickson SCENEGGIATURA: Scott Derrickson ATTORI: Ethan Hawke, Vincent D'Onofrio, James Ransone, Fred Dalton Thompson, Juliet Rylance
I tuoi riferimenti ci stanno. Io più di Shining ci ho visto 1408, anche perchè quello delle case "infestate" era una routine per il protagonista, non un unicuum. In più lui cercava proprio l'orrore per scriverne, mentre Jack Torrance, al contrario, voleva solo un posto tranquillo :) In linea di massima d'accordo su tutto.
1408 ci sta anche se in quel film la camera aveva un'importanza pari all'attore. In Sinister lo scenario è più passivo. Di Shining c'è qualcosina che lo ricorda,come ad esempio il lavoro del protagonista, la casa isolata, le presenze...cmq sono impressioni soggettive:) alla prossima
la fabbrica dei sogni ti ha premiato con il liebster award :)
RispondiEliminaA me questo film è piaciuto parecchio ma il finale è una delle cose peggiori mai viste... peccato.
RispondiEliminaLa parte iniziale è interessante ma ho avuto l'impressione di un'eccessiva lentezza nel carburare...
Eliminatutto già visto.
RispondiEliminache noia che barba che barba che noia
Manca un pò di originalità, però nel complesso si può veder:D
Eliminasento così la mancanza di horror che non sfocino nello splatter che quasi quasi questo potrei vedermelo:)
RispondiEliminaa parte qualche presenza paranormale, lo splatter è quasi inesistente. Diciamo le atmosfere per gran parte sono più thriller che horror...
EliminaI tuoi riferimenti ci stanno. Io più di Shining ci ho visto 1408, anche perchè quello delle case "infestate" era una routine per il protagonista, non un unicuum. In più lui cercava proprio l'orrore per scriverne, mentre Jack Torrance, al contrario, voleva solo un posto tranquillo :)
RispondiEliminaIn linea di massima d'accordo su tutto.
1408 ci sta anche se in quel film la camera aveva un'importanza pari all'attore. In Sinister lo scenario è più passivo. Di Shining c'è qualcosina che lo ricorda,come ad esempio il lavoro del protagonista, la casa isolata, le presenze...cmq sono impressioni soggettive:) alla prossima
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