Una delle scene d’apertura più
consuete per il genere thriller/horror ha come protagonista un’autovettura in
viaggio. All’interno di questa abbiamo naturalmente il suo protagonista che per
svariati motivi, spesso di lavoro, si sposta dal suo luogo d’origine verso una
località spesso “sperduta/isolata”. L’esempio classico è quello di
Shining, in
cui l’allegra famigliola è intenta a raggiungere l'Overlook Hotel.
Viaggio che si trasforma in una
vera discesa negli inferi per i protagonisti, che immessi in un nuovo contesto esibiscono
tutte le loro sfaccettature caratteriali.
Voto 7. Con un moderno Suv a ritrovarsi a
viaggiare su strade tortuose e in salita sarà Giulio Terenzi, protagonista del
nuovo romanzo di Romano De Marco: A casa del diavolo.
Giulio è un giovane banchiere costretto per un determinato periodo a lavorare in una filiale situata in
un luogo abbastanza sperduto: Castrognano, in provincia de L’Aquila, a 1328 mt.
Sl.m., con solo 294 abitanti.
Le motivazioni di questo
trasferimento forzato sono da attribuire a una relazione che Giulio ha
intrattenuto con Magda. Un rapporto in cui Giulio ha avuto il coltello dalla
parte del manico, e dunque con la facoltà di decidere quando cominciare e
quando terminare.
Sfortuna ha voluto che Magda
fosse amica del suo direttore di filiale, il quale ha sbattuto Giulio in “capo
al mondo”.
Il caratterino di Giulio Terenzi
ci viene subito messo in mostra. Il banchiere è un menefreghista incompiuto,
che non sa cosa vuole davvero dalla vita e nel frattempo si prende tutto quello
che gli capita. Un uomo bello e sicuro di sé, incapace di provare sentimenti
puri. Uno stronzo maschilista amante del sesso e poco dell’amore, per dirlo in
termini giovanili che rispecchiano sicuramente Giulio Terenzi, un giovane d’oggi.
La sua vita spassosa subirà
dunque una brusca frenata, nel momento in cui Giulio si ritroverà “esiliato” in
un paesino di poche anime, la maggior parte delle quali in stato avanzato di
età.
A casa del diavolo è dunque un
thriller abbastanza particolare. Per lunga parte questo romanzo lo si può
considerare quasi una commedia generazionale che mette insieme un libro di
Fabio Volo con il film Benvenuti al Sud.
Romano De Marco ci racconta le
vicissitudini del suo protagonista impegnato a conoscere un ambiente agli
antipodi della sua personalità. Castrognano
è infatti un paese arroccato, tradizionalista, arretrato culturalmente, un luogo
assolutamente non adatto per un giovane amante della vita.
Questa commedia sociale e di
costume verrà tuttavia affiancata da strani episodi che metteranno un po’ di
pepe nel romanzo. Un incidente d’auto che vede coinvolto l’ex gestore della
filiale di Castrognano, vecchi scomparsi e porte sbarrate da simboli satanici,
insinuano dubbi sull’integrità del piccolo paesino in Giulio.
Un Giulio che da semplice
banchiere si trasformerà in investigatore poco tradizionale, pronto a capire
quali oscuri misteri si celino nell’innocente borgo di montagna.
Enigmi che verranno svelati naturalmente nell'epilogo caratterizzato da numerosi colpi di scena, in cui sarà difficile per il lettore capire quali personaggi siano buoni e quali cattivi.
A casa del diavolo si dimostra in
sintesi un romanzo molto piacevole e che si legge velocemente. Commedia e noir
si alternano alla perfezione non annoiando mai il lettore, che attraverso gli
occhi del protagonista potrà osservare i misteri che si nascondono nei nostri
piccoli e insospettabili paesini, completando il suo viaggio agli inferi senza
cintura di sicurezza…
TRAMA ORIGINALE: Giulio Terenzi è un trentenne ambizioso e un impenitente seduttore: ma proprio quando ogni cosa sembra andare per il meglio, la sua promettente carriera di bancario viene stroncata dall'improvviso trasferimento a Castrognano, un borgo sperduto tra i monti dell'Abruzzo dove si ritrova a gestire, da solo, la piccola filiale della banca per cui lavora. L'impatto con il paese si presenta a dir poco scoraggiante. Il vecchio direttore della filiale, Rinaldi, muore in un misterioso incidente stradale subito dopo aver passato le consegne al giovane collega; esaminando i depositi e i conti correnti, Terenzi nota poi delle gravi anomalie che fanno pensare a una truffa architettata ai danni della baronessa De Santis, una ricchissima ottuagenaria che vive nel palazzo situato di fronte alla banca. Col passare del tempo, gli eventi misteriosi si moltiplicano: strani simboli appaiono all'ingresso di abitazioni i cui proprietari sono scomparsi nel nulla; un bambino inizia a seguirlo come un'ombra, mostrandogli disegni che rappresentano allucinate scene di morte; si vocifera di strani rituali celebrati nei boschi, cui Terenzi non può e non vuole dar credito...
AUTORE: Romano De Marco
EDITORE: Time Crime (collana Nero Italiano)
NAZIONE: Italia
ANNO: 2013
PAGINE: 219
Un thriller veramente sfizioso :D
RispondiEliminaSfizioso è proprio il termine giusto:) molto veloce da leggere, il che vuol dire che non annoia...
EliminaSono d'accordo. Mi sono divertita a leggerlo, soprattutto per la caratterizzazione dei personaggi :)
EliminaIl protagonista nonostante possa sembrare antipatico, infatti, è ottimamente realizzato, reale direi:)
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