Uno dei libri più controversi
degli ultimi tempi è sicuramente
L’uomo di Primorose Lane di
James Renner. Un
romanzo che non mette tutti d’accordo, una storia che si ama o si odia.
I pareri che si leggono in giro nei vari blog sono abbastanza contrastanti: c’è
chi parla di capolavoro, chi di un flop con enormi buchi narrativi.
Quindi questa mia recensione
potrebbe non risolvere il mistero sulla bontà di questo romanzo, in quanto la
soggettività in questo caso è ancora più evidente.
Io mi schiero dalla parte di chi
ha il pollice indirizzato verso l’alto, dunque di chi lo ha apprezzato e
trovato libro interessante e degno di nota.
A pensarla come me, oltre a
diversi blog tra cui
Forgotten pages (sito che mi ha dato l’ispirazione
fondamentale per acquistarlo), è stata anche la Warner Bros, quindi mica gli
ultimi arrivati.
La famosa casa produttrice ha
acquistato infatti i diritti del romanzo per farne un film con Bradley Cooper,
uno degli attori di maggior successo negli ultimi anni.
Voto 8. L’uomo di Primrose Lane è
dunque un romanzo d’acquistare quasi al buio, sulla base di alcune sensazioni.
Difficile infatti esporsi troppo nella trama, in quanto si incorrerebbe molto
facilmente in spoiler.
Si può dire però che il romanzo
di James Renner oltre a non essere adatto ad una valutazione omogenea del
pubblico; non si presta neanche ad una categorizzazione netta.
Questo libro è infatti una sorta
di ibrido che per lunga parte sfrutta il filone classico del thriller, per poi
virare verso mete fantascientifiche.
La trama è molto avvincente e non
da un attimo di tregua al lettore, che immediatamente si trova coinvolto nella
storia intrigante ed enigmatica.
Una delle qualità che un buon
thriller a mio avviso deve avere è quella di porre numerose domande, le cui
risposte devono essere complicate e risolvibili solo nell’epilogo.
Nella parte relativa agli enigmi
il romanzo di Renner è perfetto, ponendo dubbi abissali nel lettore che
difficilmente riuscirà a trovare le risposte giuste da solo.
Si comincia con uno dei
personaggi più enigmatici del racconto: l’Uomo di Primrose Lane. Uno strano
tizio rinchiuso in una casa nel West Akron che indossa sempre dei guanti. Un
uomo che viene fatto immediatamente fuori da non si sa chi e nemmeno per quale
motivo.
Questa enigmatica morte non è
altro che un ottimo spunto per David Neff, uno scrittore in cerca di
ispirazione dopo il suo primo capolavoro letterario.
Dopo aver convinto quasi tutti
con L’apprendista del serial killer, Neff si trova nel classico stato dello
scrittore appagato e poco illuminato.
Ad aggravare la sua situazione è
la morte della moglie Elizabeth, ufficialmente suicidatasi per una crisi
post-parto.
Nonostante la trama ufficiale
sveli già alcuni misteri, L’uomo di Primrose Lane non abbandona personaggi già
“defunti”, facendoli rivivere attraverso dei lunghi flashback.
La struttura narrativa (elemento
che ha deluso alcuni lettori di ibs) si caratterizza per la suddivisione in due
grossi spezzoni di ogni capitolo. Da un lato abbiamo un David che deve ancora
costruirsi. David impegnato a conoscere Elizabeth e le sue particolari
caratteristiche; David alle prese con il suo primo romanzo che si basa su una
storia vera e alquanto macabra.
Il secondo spezzone ci racconta
del nuovo David alle prese con il figlio Tanner e la ricerca di informazioni
per la stesura del nuovo romanzo.
Attraverso questo perfetto
meccanismo narrativo, James Renner dona al suo romanzo un ritmo pazzesco, che
tiene sempre alta la guardia del lettore “inflippato” nella risoluzione degli
strambi casi.
Il classico percorso thriller
subirà una svolta drastica a circa 2/3 del racconto, prendendo appunto
direzioni nuove ma che possono ricordare alcuni film già realizzati. L’epilogo
è sicuramente la parte più opinabile, che a dire il vero non ha soddisfatto
pienamente nemmeno il sottoscritto.
Un romanzo che nonostante tutto
mi sento di consigliare, con la speranza che nessuno resti deluso in quanto in
quel caso sareste insoddisfatti e non rimborsati…
TRAMA ORIGINALE: David Neff, giornalista e scrittore, ha pubblicato un libro sulla vita di un serial killer, che è diventato un best seller ma ha lasciato segni profondi nella sua psiche. Da cinque anni non scrive più nulla, e ha bisogno al più presto di una nuova storia che lo appassioni e gli permetta di tornare al successo, uscendo dal vortice di dolore seguito al suicidio della moglie Elizabeth. Si lascia coinvolgere dal caso dell'Uomo di Primrose Lane, un personaggio solitario e avvolto nel mistero, assassinato brutalmente e senza motivi apparenti quattro anni prima. Le sue indagini si trasformano in un'autentica ossessione quando, sul letto dell'uomo, viene ritrovata un'impronta di Elizabeth, segno di un legame che sembra avere le sue origini nel passato e nel grande trauma che ha segnato la vita della moglie di David: il rapimento della sorella gemella, Elaine, svanita senza lasciare tracce e mai più ritrovata.
Ma, ma grazie della citazione! :D Sono contenta che ti sia piaciuto il romanzo! Gran bella recensione! ;)
RispondiEliminaGrazie:) si diciamo che la tua recensione mi ha convinto a comprarlo perchè come detto mi piacciono i romanzi controversi...l'epliogo è un pò discutibile, ma la parte iniziale mi ha appassionato tanto:)
Elimina:D A me è piaciuto l'epilogo, l'ho visto un po' come la chiusura di un cerchio, sarà che sono una sentimentale patentata!!! :D
EliminaL'ho appena finito di leggere...a me è piaciuto moltissimo! Ti prende subito e non annoia mai....e ti affezioni ai personaggi... molto bello anche l'epilogo!
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