Voto 7,5. Suggestivo ed
inquietante potrebbero essere gli aggettivi che meglio sintetizzano Session 9,
thriller/horror del 2001 di Brad Anderson.
La trama è semplice: la ditta di
Gordon Fleming (Peter Mullan) riesce ad aggiudicarsi l’appalto per la bonifica
di una struttura psichiatrica non più in uso da tanti anni.
A partecipare a questi lavori
volti alla rimozione dei pannelli di amianto, oltre a Gordon ci sono: Phil
(David Caruso), Mike (Stephen Gedevon), Hank (Josh Lucas) e il giovane Jeff
(Brendan Sexton).
Il lavoro dovrà essere ultimato
nell’arco di una settimana, condizione massacrante anche per un team in gamba
come questo.
Proprio il team dei personaggi è l’elemento
essenziale di questa pellicola di Brad Anderson. I cinque protagonisti vengono
sommariamente approfonditi dal regista. I loro caratteri e problemi vengono
fuori durante le pause pranzo in cui tutto il gruppo si riunisce.
Così sappiamo ad esempio che
Gordon ha problemi famigliari per via della figlia appena nata, la quale ha
rotto l'armonia tra marito e moglie. Phil invece è stato mollato dalla sua
ragazza che ha scelto proprio Hank. Mike ha un sogno nel cassetto non realizzato,
quello di diventare avvocato; mentre Jeff è il meno caratterizzato,
semplicemente un ragazzino alla prima esperienza lavorativa.
I tiepidi e semplici protagonisti
verranno subito assorbiti dalle tenebre ambientali che daranno a molti di loro un aspetto
sinistro ed enigmatico. Proprio il Danvers Mental Hospital diverrà un
protagonista aggiunto capace di smuovere in maniera negativa l’animo di questi
personaggi. Tra strane cassette che rammentano casi di personalità multipla,
miniere di monete e corridoi oscuri, i protagonisti perderanno un po’ di vista
il lavoro di bonifica, precipitando in una spirale di eventi angosciosi.
L’importanza della clinica
psichiatrica è abbastanza lampante e registi e tecnici ci giocano in diverse
maniere. Una è data ad esempio dall’uso delle luci. All’esterno vediamo infatti
i protagonisti sempre contornati dal sole e una bella illuminazione
primaverile, in cui la sensazione di caldo è lampante.
L’interno della clinica invece è
glaciale. Luoghi bui in cui ogni luce viene ostruita, e tute bianche degli
operai danno un senso di freddezza totale.
Oltre alla fotografia, anche le
musiche suggestive e malinconiche donano a Session 9 un’atmosfera inquietante e
tetra, in cui possibili pericoli paiono in agguato.
Tuttavia Brad Anderson preferisce
giocare con il non visto, con luci e ombre, non virando mai sull’horror e
puntando piuttosto su un finale da puro thriller psicologico che chiude bene la
storia, ma non sorprende tantissimo lo spettatore avvezzo a questo genere di
film.
USCITA CINEMA: GENERE:Horror, Thriller REGIA: Brad Anderson SCENEGGIATURA: Brad Anderson, Stephen Gevedon ATTORI: David Caruso, Stephen Gevedon, Paul Guilfoyle, Josh Lucas, Peter Mullan, Brendan Sexton III
Diciamo che siamo a metà tra l'horror e il thriller, io sto piano piano dedicandomi alla filmografia di Anderson...per ora mi ha deluso Vanishing on 7th street
Concordo, L'uomo senza sonno è il suo "the best" però a me è piaciuto anche Vanishing :) ora aspetto con curiosita questo The Call con Halle barry, il trailer non è il massimo, ma ho letto qualche parere nei siti americani e sono tutti molto positivi ;-)
Le atmosfere sono davvero eccezionali anche perchè mi piacciono molto i film "claustrofobici"...il finale abbastanza convenzionale forse, nonostante ci sono da interpretare le registrazioni audio e la loro influenza sui protagonisti...
Hai detto bene, un film veramente inquietante e una delle opere più riuscite del talentuoso Brad Anderson :)
RispondiEliminaLa trama è alquanto semplice ma le atmosfere convincono e inquietano soprattutto:)
EliminaDavvero un gran bel horror. Ricordo molto vivido, per cui è stato davvero una bella scoperta di un regista che... stiamo a vedere X)
RispondiEliminaDiciamo che siamo a metà tra l'horror e il thriller, io sto piano piano dedicandomi alla filmografia di Anderson...per ora mi ha deluso Vanishing on 7th street
EliminaGran bel film, a mio parere il migliore di Anderson.
RispondiEliminaOttimo recupero!
Io sono ancora per L'uomo senza sonno come miglior film di Anderson, questo lo metterei al secondo insieme a Transsiberian...
EliminaConcordo, L'uomo senza sonno è il suo "the best" però a me è piaciuto anche Vanishing :) ora aspetto con curiosita questo The Call con Halle barry, il trailer non è il massimo, ma ho letto qualche parere nei siti americani e sono tutti molto positivi ;-)
EliminaNon sapevo di questa uscita, interessante...Vanishing mi ha deluso molto un film quasi senza senso lo definirei :)
Eliminanon gli avrei dato due lire...
RispondiEliminadato che siamo passati all'euro ti tocca vederlo :D (che pessima battuta, sorry)
Eliminacontento che ti sia piaciuto , questo è uno dei pochi film che mi ha fatto veramente paura...anzi io sarei stato anche più generoso col voto...
RispondiEliminaLe atmosfere sono davvero eccezionali anche perchè mi piacciono molto i film "claustrofobici"...il finale abbastanza convenzionale forse, nonostante ci sono da interpretare le registrazioni audio e la loro influenza sui protagonisti...
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