Buona la prima per i
fratelli Minguzzi che con il loro:
Il codice della follia, regalano ai lettori un thriller complesso che parla di miti greci e delitti violenti.
Un romanzo a quattro mani che racchiude le passioni dei due scrittori. Quella di Edi professore universitario di greco e linguistica all'Università di Milano per i miti greci, e la passione di Camillo per l'archeologia, i viaggi e soprattutto i gialli.
Ne esce fuori un thriller particolare, in alcuni punti molto classico mentre in alcuni passi complesso e stuzzicante.
La base è quello del classico enigma a camera chiusa, vedi
Dieci piccoli indiani di Agatha Christie.
Come ambientazione gli scrittori scelgono quella di una casa di cura particolare:
Le farfalle, in cui "vagano" a piede libero diversi pazienti con problemi specifici e diversi.
A gestire questo luogo è lo psichiatra
Herbert Kampitsch, un uomo quasi ossessionato dalla ricerca e dall'analisi della mente umana e delle sue patologie. Un uomo che vede il bene ovunque, pronto ad assumere nella sua clinica soggetti che in passato hanno avuto disturbi psicologici anche gravi. Nel suo programma riabilitativo Herbert prevede infatti che alcuni ex pazienti possano svolgere svariate mansioni. Oltre dunque al personale classico e professionale, ad occuparsi dei nuovi pazienti paganti sono dunque altri soggetti dal passato psicologico turbato.
Situazione dunque abbastanza enigmatica che diventa un vero "inferno" quando all'interno della clinica cominciano ad avvenire strani delitti.
A tirare le cuoia è anche il povero dottor Herbert, unico possessore del codice che riesce a distinguere i membri del personale sani da quelli malati.
Se l'assassino (che intanto continua la sua opera indisturbato) è un soggetto che fa parte della casa di cura, difficile sarà conoscere la sua enigmatica identità.
Ad indagare sulla questione saranno soprattutto
Jorg Kampitsch, cugino di Herbert in visita di passaggio; e
Erik futura promessa del mondo psichiatrico, erede designato da Herbert per la gestione della clinica.
Entrambi sospettati dalla polizia, saranno gli unici in grado di decifrare il codice della follia.
Sembrerebbe tutto abbastanza convenzionale e simile ad altri romanzi, eccetto l'aggiunta del codice collegato ai miti greci, ma invece il romanzo dei fratelli Minguzzi cerca di rendere l'
enigma doppio.
Oltre agli strani episodi della casa di cura, un serial killer spietato pare si aggiri nei pressi del Lago di Lucerna.
Cadaveri di donne sezionati e orribilmente mutilati vengono rinvenuti dalla polizia.
Omicidi collegati ai precedenti o indipendenti?
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Mito di Procuste |
Un'enigma della camera chiusa imperfetto dunque; che non rinchiude il lettore all'interno di un'unica ambientazione e di un unico cast di personaggi.
Non solo Erik e Jorg ad indagare, ma anche i poliziotti
Schwarz e Rehimann che cercheranno di risolvere il caso rapidamente.
I fratelli Minguzzi imbastiscono dunque un cast di personaggi vasto e complesso. Il rischio di mettere molta carne al fuoco è altissimo, ma i due scrittori dimostrano di sapersi destreggiare abilmente, assegnando a ciascun protagonista lo giusto spazio ed il giusto tempo.
Un pò sottotono alcuni pazienti della casa di cura, che non si segnalano per nessun comportamento particolare, restando così in ombra. Se sfruttati in una maniera diversa questi ultimi potevano essere il vero asso nella manica, in quanto strettamente collegati al codice, vero enigma ed elemento intrigante del romanzo.
Tutto ciò non scalfisce molto
Il codice della follia che rimane un'opera intrigante ed interessante che segna il buon esordio nella letteratura thriller di Edi e Camillo Minguzzi.
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Immagine di Antigone. |
TRAMA ORIGINALE: Achille, Altea, Hermes, Pan, Teseo... Cos’hanno a che fare
questi miti con una serie di efferati delitti?
Svizzera,
lago di Lucerna. La quiete di una tranquilla cittadina viene sconvolta da un
serial killer, che uccide, seziona e getta nel lago le sue vittime, dopo averle
chiuse in sacchi di plastica con alcuni steli di rosa.
La
polizia sospetta degli ospiti del cottage “Le farfalle”, una lussuosa casa di
cura per pazienti affetti da disturbi mentali, diretta dallo psichiatra Herbert
Kampitsch.
Sulle
tracce dell’assassino si muovono anche Jorg Kampitsch, ricco e libertino,
cugino del medico, la bella Karin ed Erik, un sagace studente di filologia
classica.
E quando
tutti, ormai, pensano di essere giunti a un punto morto, il ritrovamento di un
codice segreto dirigerà le indagini, correndo lungo il labile confine tra
sanità e follia, fino alla scoperta di un’orrenda verità.
Un
thriller raffinato, intelligente e originale, ricco di contrasti e carico di
suspense, in cui la psicanalisi e la mitologia greca diventano la chiave per
risolvere l’enigma e lo strumento per incollare alla pagina anche
l’appassionato di thriller più esigente. Perché sotto i velami dell’attualità e
dei vezzi delle mode odierne, emerge, prepotente e inesorabile, la forza
ineludibile dei grandi archetipi.
AUTORE: Edi e Camillo
Minguzzi
EDITORE: Gabriele Capelli Editore
ANNO: 2013
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