Recensione L'oscura memoria delle armi
Montegòn:
I libri che stanno
negli scaffali li ha davvero letti tutti oppure li ha messi lì per bellezza?
Heredia: Li ho letti quasi tutti
insieme ad altri che mi hanno prestato.
Montegòn: Perche legge tanto?
Heredia: Per vivere, per sognare,
per capire in che mondo mi trovo.
Vorrei cominciare da questo
scorcio di dialogo tra Heredia e Montegòn, la recensione del romanzo L’oscura memoria delle armi di
Ramòn Diaz Eterovic. Vorrei iniziare da qui perché un detective lettore di
gialli non può che essere simpatico al lettore reale.
Ma questa non è l’unica
caratteristica che rende Heredia un investigatore particolare e diverso dallo
stereotipo classico. Il detective cileno è un tipo abbastanza pigro, che non
riesce comunque ad abbandonare il settore investigativo. Insieme ad Anselmo e
al suo gatto Simenon (con il quale colloquia normalmente), Heredia gestisce lo
studio Heredia & Associati.
L’ultimo caso su cui dovrà
indagare riguarda Germàn Reyes, un’attivista dei diritti umani morto in un
tragico agguato. Caso o premeditazione?
A volerlo sapere sarà soprattutto
la sorella di Germàn: Virginia, la quale è fermamente convinta che si tratti di
un omicidio a sfondo politico/militare.
Il caso Reyes si dimostrerà per
Eterovic, un’ottima opportunità per parlare dei problemi passati del Cile che
modificano inesorabilmente il presente del paese.
L’oscura memoria delle armi è la
conferma che la letteratura thriller non è solo intrattenimento ma anche
cultura. In questo romanzo il lettore potrà rivivere uno scorcio di storia che
riguarda il paese sudamericano, più precisamente il periodo che va dagli anni
70 ai 90.
Intervallo storico per il Cile
che vede nel 1973 il golpe con l’elezione come presidente di Salvator Allende,
rimosso poi dal colpo di stato di Pinochet che impose al paese un regime
militare.
L’ombra di questa “dittatura” si
riflette anche sulle nuove generazioni e probabile vittime pare essere Reyes.
Heredia insieme ad i suoi vecchi e nuovi colleghi dovrà setacciare gli ambienti
ermetici degli ex-militari del regime Pinochet, i quali in passato hanno
esibito il loro potere mediante torture nei confronti dei loro “nemici”.
L’oscura memoria delle armi si
caratterizza dunque per essere un giallo investigativo. Heredia, amante
dell’arte della letteratura, non è un violento e dunque agisce con discrezione
e mai in maniera sensazionalistica.
L’indagine è intricata e
tortuosa, fatta di nomi che rimandano ad altri nomi. Tutto ciò dimostra come le
colpe, sebbene siano imputabili al mandante, siano un po’ di tutti i
partecipanti ad un regime ingiusto e violento.
Un romanzo in sintesi da non
perdere, soprattutto per chi ama i gialli a sfondo storico e che raccontano
nuove realtà…
TRAMA ORIGINALE: Germán Reyes, un attivista dei diritti umani, sopravvissuto alla dittatura di Pinochet, è assassinato in circostanze misteriose. È la sorella maggiore della vittima, la professoressa Virginia Reyes, a chiedere al detective privato Heredia di occuparsi del caso. Malgrado le reticenze iniziali, un po' per indole, un po' per necessità, Heredia finisce per accettare il caso. Le indagini sull'omicidio di Reyes lo porteranno a rovistare nei bassifondi più cupi della storia cilena: le torture di Pinochet, la dolorosa transizione alla democrazia, l'impunità dei militari, il loro riciclo sotto nuove vesti nella società civile e con esso il sistematico tentativo - complice la connivenza di buona parte della società civile - di cancellare ogni traccia di memoria. A dare man forte a Heredia una fitta costellazione di personaggi secondari (il fido chioscaro Anselmo, l'amico commissario Bernales, avvocati e dimostranti delle funas antiregime, oltre che un "doppio" di Heredia stesso, il detective Montegón) che contribuiranno, più o meno consapevolmente, a dipanare l'intricata matassa e a consegnare a Virginia Reyes la soluzione della scomparsa del fratello.
AUTORE: Ramòn Diaz Eterovic
EDITORE: Atmosphere Libri
NAZIONE: Cile
ANNO: 2013
PAGINE: 263
Mi piace il titolo, mi piace la trama. Finito il nuovo di King, lo vado a cercare.
RispondiEliminaIo il nuovo King ce l'ho ma non credo sia il mio genere...Questo è davvero interessante e ci mostra un mondo nuovo ;)
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