Tre passi nel delirio è il primo
romanzo di Herbert Zambelli. Un noir come indica il titolo, che si divide in
tre racconti, più un epilogo in cui si incrociano due di essi.
Si comincia con la storia di un
sicario freddo e spietato come la morte. La sua storia nel crimine è datata e
nasce parallelamente ad una storia d’amore. Entrambe sono storie passate che il
killer rispolvera in alcuni flashback; adesso tale soggetto è un consigliere
comunale, almeno fino a quando riceve una nuova lettera che lo invita ad
ammazzare dietro lauto compenso. Il killer ritorna alla sua natura.
Il marchio è il titolo di questo
primo capitolo, narrato in prima persona dal Protagonista principale, che con
i suoi occhi guiderà il lettore nel suo mondo oscuro e violento.
L’inizio è davvero sprint,
Zambelli non si perde in fronzoli e comincia il suo racconto dal vivo
dell’azione. Lo spazio per i ricordi ci sarà, ma nelle pagine successive. Forse
un po’ forzato l’epilogo che trascende un po’ nell’horror/paranormale/mistico.
Virus il secondo
capitolo di Tre passi nel delirio, ci narra le vicende del commissario Inverni e
del suo aiutante Ribolla. I due dovranno indagare sul duplice omicidio ai danni
di una coppia omosessuale. In questo caso Herbert Zambelli si diletta in un
racconto più realistico. Un giallo abbastanza classico con indagini
scientifiche ed intuitive del commissario Inverni e dei suoi aiutanti. Anche
qui al buono spunto iniziale, segue un epilogo abbastanza ipotizzabile.
Il terzo episodio intitolato
Illusioni ha per protagonista Renardo Pezzini, un commissario arrivista. Il suo
scopo è quello di tornare a Milano e lasciare il piccolo distretto in cui è
stato mandato dopo un tragico evento. L’opportunità per questa ribalta ha le
sembianze di un caso di omicidio, quello di un conte amante del gioco e dei
debiti. Per questo caso Herbert Zambelli si avvale dell’enigma della camera
chiusa, investendo su più personaggi tutti presunti colpevoli.
Questo sicuramente il capitolo
più breve del libro di Zambelli, che serve tuttavia da trampolino di lancio per
l’epilogo, intitolato: Giustizia.
Un esordio dunque discreto per lo
scrittore, il quale è molto bravo nella creazione delle idee e che potrebbe
migliorare nella caratterizzazione dei protagonisti e nello sviluppo delle sue
storie. La scrittura semplice e fluida, rende la lettura di Tre passi nel
delirio rapida.
TRAMA ORIGINALE: Un misterioso e lucido sicario, fuggito dalla malavita e da un tragico amore, prima di dover terminare lui stesso i propri giorni accetta di lavorare come “Dispensatore della Morte” per conto della nera Signora, accelerando senza alcuna pietà la dipartita delle sue vittime, ignari abitanti di uno spettrale paese su cui grava un'atavica maledizione. Un apocalittico giustiziere in preda alla schizofrenia e al delirio di onnipotenza tortura ed uccide crudelmente i suoi malcapitati capri espiatori, convinto di dover ripulire il mondo da tutti coloro che lo inquinano con il suo stesso innominabile virus.
L'assassino scaltro, meticoloso e quasi perfetto di un ricco conte dovrà fare i conti con l'abilità investigativa di un grande commissario e con il geniale acume di un medico legale, che tenteranno di risolvere l'intricatissimo caso fino a cadere nelle mani dell'insospettabile killer...
Personaggi all'apparenza diversi, ma che tra immaginazione e realtà si scopriranno intrecciati indissolubilmente in un unico terribile destino. Tre storie in una, che attraversando con maestria il delirio, la follia e i più orribili crimini che che la mente umana riesca a partorire, come scatole cinesi cattureranno il lettore in un gioco ad alta tensione tra incubi, indizi, simboli, false piste e colpi di scena mozzafiato.
Finché, forse, giustizia sarà fatta e tutto sembrerà tornare al suo posto... o finché la nera Signora deciderà di mischiare nuovamente il suo mazzo di carte per preparare un epilogo inquietante e inaspettato.
AUTORE: Herbert Zambelli
PAGINE: 165
FORMATO: 15x21
EURO: 15,00
GENERE: Narrativa
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