Recensione La perfezione del male
Voto 6,5. David Morrell, il padre e
inventore di
Rambo, torna in libreria con il thriller:
La perfezione del male.
Un lavoro stuzzicante ed
interessante che mescola realtà e fantasia. Questo romanzo è frutto di un
profondo studio fatto dallo scrittore canadese su un altro scrittore realmente
esistito nel 1800: Thomas De Quincey. Un autore sottovalutato dal mondo letterario,
anche e soprattutto per la sua dipendenza dall’oppio. Uno dei libri di De
Quincey fu proprio Confessioni di un oppiomane a cui fa seguito L’assassinio
come una delle belle arti. Entrambi gli scritti saranno la base su cui Morrell
svilupperà il suo La perfezioni del male.
Thomas De Quincey sarà uno dei
protagonisti di questa storia, che lo vedrà principale sospettato di alcuni
tremendi omicidi e al contempo “investigatore” degli stessi.
Morrell non si perde in preamboli
e ci presenta subito L’Artista della morte che nel primo capitolo entra già in
scena. Siamo a Londra nel 1854, l’assassino irrompe in una bottega ammazzando
tre adulti e due bambini, tra cui un neonato. Omicidi orrendi effettuati con un
mazzuolo da carpentiere navale ed un taglierino.
Una messa in scena sanguinolenta
e meticolosa che ricorda degli omicidi avvenuti nel 1811. Delitti realmente
accaduti che vengono raccontati da De Quincey nel suo libro: L’assassinio come
una delle belle arti. Questi alcuni
versi di De Quincey:
I più sublimi e perfetti che mai
siano stati commessi. Sembra che il lampo del suo genio abbia abbagliato gli
occhi della giustizia penale.
Il più superbo del secolo.
Nessuno dei due è mai stato o sarà mai superato. Puro genio. Tutti gli altri
omicidi impallidiscono in confronto all’intenso cremisi dei suoi.
L’assassino del 1811, quello di
Ratcliffe Highway, dopo dodici giorni ritorna ad ammazzare della gente
innocente, per poi essere arrestato. Una volta in cella, John Williams, questo il nome del carnefice, si
toglie la vita.
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Ritratto di Thomas De Quincey |
Questo scenario agghiacciante
mette in moto la mente di Morrell, che si chiede: cosa sarebbe successo se
questa parte del libro di De Quincey fosse spunto per un nuovo Assassino? E se
proprio De Quincey, dato la sua conoscenza, fosse il maggior sospettato?
Entrambi i quesiti avranno
risposta positiva, infatti De Quincey date le sue conoscenze sugli omicidi del
1811 diverrà il principale sospettato. Un’accusa che servirà a far tacere i
dissapori del popolo a caccia di un mostro che gli restituisca la tranquillità.
Al contrario di Jack Lo Squartatore che uccideva soltanto prostitute, questo
assassino incuteva un gran terrore nel popolo, in quanto sterminava bottegai e
le loro famiglie.
Dati questi elementi si potrebbe
pensare a La perfezione del male, come un romanzo in cui si sfidano De Quincey
ed un assassino. In realtà l’opera di Morrell è più complessa ed interessa
diversi personaggi. Ryan e Becker, due poliziotti integerrimi che cercheranno
di venire a capo degli assassini del 1854.
A farci compagnia in questo
viaggio in carrozza ci sarà anche Emily, figlia (non reale) di Thomas De
Quincey. Quest’ultima si dimostrerà un personaggio forte, una ragazza che
sovverte le regole femminili classiche dell’epoca. Impareremo a conoscere il
suo punto di vista attraverso un diario, inserito da Morrell per omaggiare i
romanzi vittoriani.
Lo scrittore canadese non
tralascia neanche il punto di vista dell’assassino che ci verrà descritto come
un’abile trasformista, capace di essere presente senza essere notato neanche
dal lettore.
La perfezione del male, oltre ad
un buon thriller con risvolti truculenti ed abbastanza enigmatici, si rivela un
ottimo romanzo storico. Nella postfazione Morrell sottolinea come la sua sia
stata un’avventura con l’oppiomane. David infatti si è completamente immerso nello
studio di De Quincey, cercando di cogliere aspetti e sfumature inedite attraverso i romanzi
dello scrittore e di altri autori che lo hanno descritto. La full immersion è
anche storica e riguarda la Londra del 1854, caratterizzata da strade popolate da
barboni e prostitute. Queste figure avranno reali contatti con De Quincey, che
in giovinezza perse tutto diventando un barbone e riuscì a risalire la china
grazie ad Ann, una prostituta.
Non sarà certo Rambo, ma anche Thomas De Quincey ha avuto una vita movimentata che valeva la pena essere raccontata...
TRAMA ORIGINALE: Londra, 1811. Nel giro di alcuni giorni, due famiglie vengono trucidate nelle loro case. La popolazione è terrorizzata e chiede a gran voce alla polizia di chiudere il caso. Sebbene le prove siano controverse e indiziarie, viene arrestato un certo John Williams, che s'impicca in prigione prima del processo. Nessuno saprà mai se fosse davvero lui il colpevole... Londra, 1854. Thomas De Quincey è tornato in città. E passato molto tempo da quando, nei salotti dell'aristocrazia e della ricca borghesia, il suo nome era sulla bocca di tutti, a causa dello scandaloso pamphlet "L'assassimo come una delle belle arti", in cui lo scrittore aveva avuto l'ardire di lodare la perizia omicida di John Williams. Eppure proprio quel libro provocatorio, che all'epoca lo aveva reso una celebrità, rischia adesso di costargli molto caro. Perché qualcuno ha sterminato un'intera famiglia, replicando fin nei minimi dettagli gli omicidi di quarantatre anni prima. E inevitabile che De Quincey diventi subito il principale indiziato, non solo della polizia, ma soprattutto dell'opinione pubblica, ansiosa di sfogare la propria rabbia contro di lui. Aiutato dalla figlia e da un giovane investigatore di Scotland Yard, De Quincey ha un'unica possibilità per dimostrare di essere innocente: scoprire chi è il vero assassino. Un assassino colto e raffinato che ha consacrato la sua vita all'arte del delitto, un assassino sfuggente come la nebbia notturna che striscia lungo le strade di Londra.
AUTORE: David Morrell
EDITORE: Nord
NAZIONE: Canada
ANNO: 2013
PAGINE: 382
bella recensione! ne terrò conto.
RispondiEliminaLo trovo semplicemente malefico mio caro Nico....ma totalmente intrigante..
RispondiEliminaLa tua recensione dice tutto...
Da non perdere!
Bacio serale!