Recensione Voglio solo ammazzarti
Voto 5,5. Dopo il sorprendente esordio letterario con Nel nome dello Zio, Stefano Piedimonte è tornato in libreria con Voglio solo ammazzarti.
Si tratta di un sequel in piena regola, che racconta le nuove avventure dei vecchi protagonisti, già conosciuti nel precedente romanzo.
Su tutti avremo lo Zio, boss camorrista rinchiuso nel carcere di PoggiPoggi, più comunemente conosciuto come il carcere di Poggioreale. Lo Zio è un personaggio "macchietta" che impersona molte delle caratteristiche del tipico boss, ma a cui Piedimonte regala delle sfaccettature simpatiche. Una delle passioni dello Zio è quella del Grande Fratello, che questo personaggio prende come fonte d'ispirazione e metodo comunicativo con i suoi subalterni; le sue prediche sono delle vere e proprie metafore che attingono al mondo del GF.
In questo nuovo episodio lo Zio dovrà uscire dal carcere per completare la sua vendetta nei confronti del suo più grande traditore. Traditore che venne smascherato nel precedente romanzo, traditore che in realtà è una lei: sua moglie Gessica.
Lo Zio, insieme ai suoi "dipendenti", dovrà nell'ordine: evadere dal carcere, individuare la residenza di sua moglie ed infine ammazzarla.
I collaboratori più presenti saranno Erripò (Harry Potter) e Germano detto Spic e Span.
Va sottolineata ancora una volta la bravura di Piedimonte nel caratterizzare i suoi personaggi, i quali vengono presentati in maniera goliardica. La base da cui partire è sempre quella del soprannome, quest'ultimo legato ad un'esperienza vissuta dall'intestatario di quel nomignolo.
Un esempio potrebbe essere Ciruzzo "Stiv Ciops", nuovo affiliato nel clan abilissimo nel ramo tecnologico ed informatico. Il suo contributo sarà molto importante per l'evasione dello Zio.
Steve Ciops dà l'opportunità a Piedimonte di incentrare questo ultimo romanzo nel nuovo mondo tecnologico, che pare interessare anche i camorristi. Dal GF al 2013 ultra-informatico, fatto di IPad, microcamere nascoste, etc..
Voglio solo ammazzarti presenta dunque le stesse caratteristiche de Nel nome dello Zio: rapido, divertente, veloce e non noioso. Il punto debole si nasconde però nell'eccessiva somiglianza tra i due romanzi. La sensazione di deja vu è forte e riguarda soprattutto la trama e le tappe chiavi del romanzo. In pratica "assisteremo" ad una nuova fuga dello Zio, rincorso da sbirri e traditori.
Dato il bellissimo esordio con Nel nome dello Zio, romanzo efficacissimo e molto originale, le aspettative del lettore erano alte e perciò non pienamente soddisfatte.
Preso singolarmente
Voglio solo ammazzarti resta comunque un romanzo rilassante, divertente e di facile lettura; paragonandolo a
Nel nome dello Zio perde qualcosina in originalità.
TRAMA ORIGINALE: Nel carcere napoletano di Poggioreale, anche detto "Poggi Poggi", c'è un boss della camorra con una passione patologica per il Grande Fratello. È lo Zio, ed è finito in cella perché qualcuno l'ha tradito. Lo Zio cerca vendetta, ma per averla deve riuscire a evadere. Un genio dell'informatica, un ex fruttivendolo stabilmente inserito nel clan e soprannominato "Stiv Ciops", farà di tutto per aiutarlo, creando delle "app" utili al caso. Lo Zio partirà dunque alla ricerca disperata del suo traditore, accompagnato dagli sgherri Germano e Erripò. Alle sue calcagna, il funzionario di polizia Wu, che già gli aveva dato la caccia riuscendo ad acciuffarlo e adesso non si dà pace. Grazie anche alle soffiate di un informatore, i tre arriveranno a Milano. È lì, infatti, che si nasconde chi ha tradito lo Zio. Ma i suoi sodali? Potrà davvero fidarsi, lo Zio, di chi gli assicura incondizionata lealtà?
AUTORE: Stefano Piedimonte
EDITORE: Guanda
NAZIONE: Italia
ANNO: 2013
PAGINE: 251
Ce l'ho sul comodino,in attesa. la mia libraria me ne ha parlato benissimo. vedremo...
RispondiEliminaCarino come lettura singola, ma se hai già letto Nel nome dello Zio (molto bello) sembra abbastanza simile e dunque perde di originalità, secondo me :)
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