Recensione Buio per i Bastardi di Pizzofalcone
De Giovanni catapulta i suoi protagonisti nel buio della nuova Italia, vittima di una crisi sociale ed economica.
A farne le maggiori spese non possono che essere le nuove generazioni danneggiate dagli errori dei loro genitori.
In questo caso a pagarne le conseguenze è Dodo, piccolo protagonista di quasi dieci anni che viene sequestrato da un gruppo di persone, molto presumibilmente a scopo di estorsione.
Dodo è infatti un bambino "benestante", suo nonno materno Eduardo Borrelli è un ricco imprenditore costretto sulla sedia a rotelle; suo padre Alberto Cerchia è a sua volta un imprenditore in ascesa. La ricchezza economica non è tuttavia accompagnata da una tranquillità familiare: i genitori di Dodo sono separati ed in cattivi rapporti; il piccolo è in affido a sua madre Eva Borelli, che lo ha iscritto ad una scuola gestita da suore.
Proprio sotto la sorveglianza delle suore Dodo scompare insieme ad una donna dai capelli biondi, molto probabilmente conosciuta dal piccolo.
La donna purtroppo non accompagna Dodo in luoghi di svago o divertimento, bensì in una stanza buia: Dodo è stato rapito.
A fargli compagnia c'è solo il suo giocattolo: Batman, un supereroe che è simbolo di speranza verso un futuro oscuro.
Batman dietro la cui maschera, secondo Dodo, nasconde il viso di suo padre o suo nonno; due supereroi reali in grado di tirarlo fuori da quella tremenda situazione.
Il segnale di aiuto giunge invece ai Bastardi di Pizzofalcone, piccola compagnia di poliziotti che il lettore ha già conosciuto ne I Bastardi di Pizzofalcone.
Invece di Batman, Dodo troverà dei validi alleati in Hulk e Tony Montana, meglio conosciuti come Romano e Aragona. I due poliziotti dal passato poco raccomandabile saranno i principali incaricati riguardo la storia del rapimento.
Questa indagine coinvolgerà comunque tutto il team dei Bastardi, che De Giovanni reintroduce nuovamente, dando dunque la possibilità a chi non avesse letto il precedente romanzo di cominciare da questa storia.
In Buio i protagonisti oltre che ad indagare su i casi in questione, verranno approfonditi nel loro aspetto privato, anche qui già accennato nel precedente racconto.
Lojacono, Alex Di Nardo, Romano, Aragona, Luigi Palma, Ottavia, Giorgio Pisanelli, Laura Piras, paiono tutti vivere un momento buio ed abbastanza comune. Ciascuno di essi ha problemi nei rapporti con la persona più cara o sta cercando nuovi legami difficili.
Nelle notti più buie questi eroi sentiranno il peso di questo vuoto personale, accompagnato dai problemi sul caso Dodo.
Un caso che mette molta pressione al team di poliziotti, per via della facoltosa famiglia di Dodo.
Oltre ad approfondire i protagonisti, De Giovanni si rivela abilissimo nel tratteggiare in poche parole le "comparse" del romanzo.
Un'altra peculiarità di Maurizio De Giovanni è quella di imbastire il romanzo di più casi; oltre le vicende principali di Dodo, I bastardi dovranno indagare su un caso di furto di appartamento abbastanza anomalo e Pisanelli continuerà la sua caccia ai suicidi sospetti.
Buio per i Bastardi di Pizzofalcone si rivela dunque un romanzo scorrevole, ricco di casi e approfondimenti sui protagonisti. Un romanzo rapido, con ritmo ma che ha una piccola pecca per i miei gusti: il finale....
TRAMA: Nel tepore ingannevole di un maggio malato, il raccogliticcio gruppo di investigatori comandato da Gigi Palma si trova a fronteggiare un crimine terribile: un bambino di dieci anni, nipote di un ricco imprenditore, è stato rapito. Le indagini procedono a tentoni, mentre il buio si impadronisce lentamente dei cuori e delle anime e la morsa di una crisi di cui nessuno intravede l'uscita stravolge le vite di tanti, spegnendo i sentimenti più profondi. Anche un banale furto in un appartamento può nascondere le peggiori sorprese. I Bastardi dovranno essere più uniti che mai, per trovare insieme la forza di sporgersi su un abisso di menzogne e rancori dove non balena alcuna luce. Intanto, nel commissariato più chiacchierato della città, i rapporti di lavoro e quelli personali si complicano, e il vecchio Pisanelli prosegue la sua battaglia solitaria contro un serial killer alla cui esistenza nessuno vuole credere.
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