Recensione La legge del dolore
Voto 6. La legge del dolore è il primo romanzo pubblicato in Italia da Editrice Nord dello scrittore Chris Carter. Il primo di una serie abbastanza lunga, da quanto si può evincere dall'intervista all'autore su Thriller Cafè.
Condizionato forse da queste informazioni, mi sono approcciato a questa lettura con la consapevolezza della sua serialità, ipotizzando dunque che i protagonisti principali non potessero morire e non potessero essere i "cattivi" della storia.
Due elementi che tolgono sicuramente già in partenza qualche "punto" alla storia thriller. A convincermi alla lettura di questo nuovo romanzo è stata senza dubbio la trama che molto si sofferma sul modus operandi del serial killer.
Questa la sinossi:
TRAMA: Un sacerdote torturato e ucciso nella propria chiesa, il corpo legato accanto all'altare e il numero 3 tracciato col sangue sul suo petto: è questa la scena raccapricciante che, una fredda mattina di dicembre, si presenta ai detective Hunter e Garcia. Dalle prove rinvenute, sembrerebbe un omicidio a sfondo religioso, forse opera di una setta. Tuttavia, quando pochi giorni dopo vengono trovati altri due cadaveri, contrassegnati coi numeri 4 e 5, Garcia si convince che il responsabile sia un serial killer sadico e perverso: una donna infatti è stata arsa viva in una villa di Malibu, mentre l'altro uomo è stato lentamente dissanguato usando centinaia di siringhe. Per Hunter, invece, le azioni dell'assassino sono state dettate da un movente ben più complesso: trasformare in realtà gli incubi peggiori delle vittime, le loro fobie, le loro paure più profonde. Ma come poteva conoscere fin nei minimi dettagli ciò che spaventava a morte quelle persone? E cosa avevano in comune un prete, un'agente immobiliare e un venditore d'auto? Per scoprire la verità, Hunter dovrà farsi strada tra le ombre del loro passato, avanzando a fatica lungo un sentiero disseminato di oscuri segreti e peccati inconfessabili, un sentiero in cui il confine che separa vittime e carnefici è sempre più sottile...
Un killer che uccide le sue vittime attraverso le sue maggiori paure è senza dubbio un'idea interessante che meritava approfondimenti. Effettivamente la parte relativa al serial killer è davvero ben scritta ed argomentata, con descrizioni macabre, truculente, degne di un film horror per dettaglio nei particolari. Positivo anche il modo in cui i vari omicidi sono collegati tra loro.
Buone anche le motivazioni che spingono il killer nelle sue azioni, tutto ciò verrà spiegato naturalmente nei capitoli conclusivi.
Se la parte "cattiva" dunque merita di essere letta dall'amante del thriller; abbastanza "già letta" la parte dei buoni.
Ancora una volta siamo in presenza di un team di poliziotti in gamba, tra cui eccelle su tutti il detective Robert Hunter, accompagnato dalla sua spalla Garcia.
Più che un semplice detective, Hunter è un vero profiler e tecnico della scientifica, in grado di comprendere qualsiasi cosa in merito ad una scena del crimine.
Queste caratteristiche di Hunter mi hanno dato l'impressione che il romanzo potrebbe essere buono per una serie tv, tipo C.S.I; piuttosto che un thriller cinematografico alla Seven, per intenderci.
Altro elemento che mi ha lasciato un pò freddo su questo romanzo è il personaggio di Mollie, ennesima ragazza normale ma con poteri sensitivi, in grado di "vedere" alcune scene degli omicidi in questione. Anche qui, dunque, si ripercorre un clichè ormai troppo utilizzato dal genere.
Concludendo direi che La legge del dolore è un romanzo che i lettori "avanzati del genere thriller" possono leggere per la parte del serial killer, meno per quella relativa ai detective, sicuramente già incontrati in altri romanzi.
Il "lettore principiante" del genere invece potrebbe trovare una buona base di partenza in questo romanzo, in quanto contiene tutti gli elementi basici ed essenziali che un libro thriller dovrebbe contenere: bravi investigatori, serial killer spietato ed intelligente.
AUTORE: Chris Carter
EDITORE: Nord
NAZIONE: Usa
ANNO: 2014
PAGINE: 461
Caspita, mi ispirava molto ma adesso non so...
RispondiEliminami sa che mi butterò su altro! ;)
Non è malaccio, ma manca l'originalità...
Elimina