TRAMA: Durante il capodanno del 1964, al commissariato di Siracusa, l'agente Camurro riceve una telefonata inquietante: è la signorina Russo che dichiara di aver visto tre uomini uccidere Antonio Passanisi, proprietario del ristorante "La spada blu". Arrivato sul posto, il commissario Paolo Portanova si trova al cospetto di una scena del crimine del tutto inedita. Il cadavere di Passanisi è scomparso e con lui anche la più piccola traccia del colpevole. Una porta chiusa a chiave, nel retrobottega, farà da perno alla vicenda e sarà causa di guai neri. Alla difficoltà delle indagini si aggiungerà la voce insistente della pioggia che aprirà una breccia fra i ricordi del commissario, costretto a fare i conti con il suo passato. Nel dipanare la matassa, Portanova, suo malgrado, con l'aiuto dell'ispettore Gurciullo e dell'agente Iannelli, si troverà aggrovigliato in una torbida storia fatta di potere politico e di vendetta personale, intrisa del sangue rosso dell'amore carnale.
Ogni scrittore ha le sue particolarità: c’è chi è bravo
nella costruzione della trama, chi nell'originalità, chi nel ritmo, chi nelle
scene d’azione, chi nel finale a sorpresa.
Lo scrittore siciliano Alberto Minnella è davvero molto
bravo nella cura del dettaglio. Il suo gioco delle sette pietre è infatti un
romanzo curato in ogni minimo particolare, soprattutto per quanto riguarda la
caratterizzazione di spazi ed ambienti.
Minnella riesce già dalle prime pagine a trasmettere al
lettore le atmosfere di Siracusa degli anni sessanta, descrivendoci luoghi e
modi di vivere.
La cura nel dettaglio artistico e circostante, viene
trasferita anche ai protagonisti principali e secondari. Il giovane scrittore
classe 1985 riesce a “disegnare con brevi pennellate” i tratti caratteristici
dei siciliani dell’epoca, vedi i negozianti ortofrutticoli.
Questa cura nel particolare
viene utilizzata anche per la descrizione del protagonista principale: il
commissario Paolo Portanova, sempre in compagnia del suo sigaro e dei suoi colleghi.
Nonostante l’ombra della mafia, il lavoro di Portanova è
abbastanza monotono e poco avventuriero: qualche falsa chiamata da signore
visionarie e nulla più. Tutto ciò fino al 31 dicembre, giorno in cui il
proprietario del ristorante La Spada blu scompare, lasciando grandi macchie di
sangue all’interno del locale.
A dare l’allarme è propria una signora visionaria che nota
Passanisi (il titolare del ristorante) portato via moribondo da alcuni uomini.
Da allora per il commissario e gli altri agenti comincia una
caccia al tesoro, utile per capire la motivazione dell’aggressione ai danni di
Passanisi.
Il gioco delle sette pietre dal punto di vista della storia
si rivela un giallo molto classico, caratterizzato da un omicidio e
dall’indagine su di esso.
Il ritmo è buono e mai noioso, consentendo al lettore una
lettura agevole e veloce.
Quello che manca forse è il colpo di scena, il rischio,
l’effetto a sorpresa in grado di stupire il lettore.
AUTORE: Alberto Minnella
EDITORE: Frilli
NAZIONE: Italia
ANNO: 2013
PAGINE: 160
Interessante che la caratterizzazione di luoghi e personaggi sia così particolareggiata. Essendo uno scrittore giovene ha tempo per imparare ad arricchire le trame! ;)
RispondiEliminaMi incurisisce molto!