Voto 5. Maxi Dejoie, nonostante il nome, ha diretto un mockumentary italiano dal nome:
The Gerber Syndrome: Il contagio. Un esperimento con pregi e difetti che molto potrebbe ricordare il celebre
Rec.
Tranquilli, il morbo di Gerber per fortuna ancora non esiste, anche se questo film lo presenta in maniera molto verosimile.
Dopo una breve sintesi sulla invasione dei virus, ci ritroviamo di fronte un dottore esperto sul morbo di Gerber. Un virus portato inizialmente e presumibilmente da una zanzara tigre, trasmissibile tramite sangue e saliva da e tra gli esseri umani. Un virus che causa strane pustole in faccia, aggressività e infine azzera il nostro sistema neuronale, rendendo gli esseri umani una specie di zombie.
Per evitare questo facile contagio è stato istituito un centro in cui vengono rinchiusi gli infetti, alla sua cattura ci pensa il CS. Lo spettatore farà conoscenza di un membro del CS, operativo per le strade di Torino.
Il mockumentary di Dejoie si concentrerà soprattutto sulle figure del dottore e dell'agente del CS, alternando le due mini-storie che non si incroceranno però.
The Gerber Syndrome è come dicevo un esperimento a tratti apprezzabile a tratti irritante e dunque evitabile. Molto buona la parte iniziale, in cui si sviluppa l'idea e la si mette in scena in maniera molto credibile. L'esiguità del budget salta subito all'occhio dello spettatore che si ritrova di fronte un film con una fotografia inesistente, lasciata alla luminosità degli ambienti. La regia è in stile documentario, non causando però effetto mal di mare anche per merito delle numerose interviste da fermo.
La costruzione del virus è abbastanza buona, come detto, facendo risultare a tratti credibile questo morbo. Molto meno credibili appaiono invece gli infetti nello stadio più avanzato, degni del peggior film horror e/o delle migliori parodie in stile Maccio Capatonda.
A mancare è poi anche lo sviluppo della storia che resta impantanata per tutto il tempo sul racconto del virus, delle sue cause, dei suoi effetti, non sfociando quindi in nessun altro discorso.
The Gerber Syndrome: Il contagio resta dunque un tentativo apprezzabile di fare un mockumentary in stile americano ma con mezzi e idee limitate.
Devo dire sei stato piuttosto convincente..sicuramente eviterò di guardare il film! In compenso ho imparato un nuovo vocabolo: mockumentary :)
RispondiEliminaCome mockumentary ti consiglierei Rec, piuttosto che questo ;)
Eliminasecondo me sei stato un po' strettino,considerato il budget che ha io l'ho trovato abbastanza convincente....
RispondiEliminaCon il bassissimo budget a disposizione non si poteva fare di meglio, io contesto un pò la fase di scrittura della seconda parte. Secondo me il film resta impantanato nella presentazione del virus non sfociando in altri discorsi...
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