Nella gestione degli affari di Stato una zona d'ombra è un evento sul quale si spengono riflettori e si produce una versione di copertura.
Partirei da questa frase significativa per parlarvi del romanzo del giornalista Riccardo Bruni, un noir che mixa indagini e complotti, in cui i segreti vengono nascosti, anzi seppelliti in maniera scrupolosa.
Proprio la particolare struttura narrativa di cui si avvale Bruni, rende Zona d'ombra un romanzo intrigante, in grado di nascondere sino all'ultimo i misteri e gli enigmi presenti all'interno di questa storia.
Il libro si divide essenzialmente in tre grandi macro-blocchi, due dei quali dedicati al personaggio principale ed alla sua storia.
Esso è Fabrizio Baraldi, giornalista semplice ma con forti ambizioni ed aspirazioni. Di certo a Fabrizio va stretto il servizio sulla manifestazione dei vigili del fuoco che deve confezionare; costretto in questa posizione anche per via di precedenti scandali amministrativi che lo hanno esposto al coprifuoco dei piccoli grandi predatori comunali in giacca e cravatta.
Baraldi non può lasciarsi sfuggire l'opportunità che un bel giorno gli si presenta in maniera casuale: quella di raccogliere informazioni per un romanzo per conto del celebre anchorman Cortona, quest'ultimo una specie di proiezione del nostro Bruno Vespa, o almeno secondo la mia percezione.
Il giornalista dovrà cercare del materiale riguardante
Luciano Zerman, leader del Fronte Nazionalista del Triveneto, morto in un incidente insieme al suo portavoce
Masi. Anche il personaggio di Zerman potrebbe ricordare un uomo reale, tale Umberto Bossi, sempre secondo il mio punto di vista e la mia immaginazione.
Fabrizio Baraldi armato di coraggio e voglia di fare si trasferisce in Veneto, dove indagherà soprattutto sulla morte di Zerman, che pare contornata da uno strano mistero.
Questo plot abbastanza lineare altro non è che una situazione di quindici giorni prima. Allo stato attuale, Fabrizio si trova in un luogo denominato "Nido" insieme a Valeria, quest'ultima una guida lavorativa e dei luoghi del nordest. I due non paiono correre grossi rischi per la loro incolumità, o almeno per il momento.
Sicuramente in pericolo è invece Jacopo, figlio di Fabrizio, scomparso misteriosamente.
Cosa è successo in quei quindici giorni? Cosa nasconde questa indagine apparentemente semplice?
Il terzo macro-blocco narrativo risale invece al 1945, fine seconda guerra mondiale. Riccardo Bruni ci racconta di un'operazione volta alla liberazione di un soldato imprigionato. Questa storia si svilupperà nel corso dei decenni, congiungendosi ai giorni nostri e alla storia di Fabrizio.
Che rapporto c'è tra l'epoca della guerra ed il caso Zerman?
Zona d'ombra attraverso questo intrigante sistema narrativo nasconde il cuore della vicenda, le azioni che hanno provocato tutte queste reazioni a catena. Inizialmente i cambiamenti temporali e spaziali potrebbero confondere il lettore, ma allo stesso tempo stuzzicheranno la sua fantasia circa l'accaduto.
La bellezza del romanzo oltre che nella modalità narrativa, risiede anche nella complessità e nella verosimiglianza della storia, che non annoia e si lascia leggere velocemente.
Il finale regala diversi colpi di scena inaspettati che rendono
Zona d'ombra un noir completo da non perdere...
TRAMA: Fabrizio Baraldi è un giornalista. Viene assunto dalla società di un noto personaggio televisivo per raccogliere materiale sulla vita del leader del Fronte Nazionalista del Triveneto, Luciano Zerman, morto in un incidente stradale. Lo scopo della ricerca è una biografia commissionata da un editore che ha stretti legami con il Governo. Baraldi parte per il Veneto e inizia a ricostruire la vita di Zerman, cominciando dal materiale conservato nella sede centrale del partito, a Belluno. Ma un biglietto ritrovato per caso imprime alla sua ricerca una svolta inattesa. E molto pericolosa. C’è qualcosa di poco chiaro nell’incidente in cui Zerman ha perso la vita insieme al suo collaboratore Elvio Masi. Qualcosa che porta il giornalista a incrociare un’altra storia, quella della Divisione. Un’organizzazione di intelligence fondata alla fine della seconda guerra mondiale dal maresciallo delle SS Karl Hass, che ha reclutato un gruppo di militari di cui fanno parte il tedesco Rudolf Baumann e l’italiano Vittorio Monterchi. Collegata alla Cia, la Divisione ha lavorato nell’ombra durante tutta l’era repubblicana contribuendo a manovrare l’opinione pubblica, indirizzandone le scelte per garantire una serie di interessi privati arrivati in Italia con il Piano Marshall. Tra noir e romanzo storico, Zona d’ombra ricostruisce la storia non ufficiale di una democrazia limitata, nella quale ogni volta che si è avvicinato un cambiamento è avvenuto qualcosa che lo ha rimandato. Una storia di spionaggio i cui protagonisti sono gruppi eversivi, uomini politici, servizi segreti, mercenari e giornalisti.
AUTORE: Riccardo Bruni
EDITORE: Edizioni Anordest
NAZIONE: Italia
ANNO: 2013
PAGINE: 352
OT: hai un premio da me!:)
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