Recensione La casa
Voto 7. Dopo la trilogia di Leo Demidov, iniziata con
Bambino 44, lo scrittore inglese Tom Rob Smith torna in libreria con un romanzo
nuovo ed indipendente dalla precedente serie: La casa, edito da Sperling &
Kupfer.
La casa (The Farm) si colloca tra il thriller
psicologico e quello complottistico, potendo ricordare in qualche modo i
romanzi di Sebastian Fitzek.
Tutta la storia si basa su un quesito scomodo
per ogni figlio: Credete a vostra madre o vostro padre?
Questa domanda banale, a cui si può rispondere
senza troppe ansie in situazioni normali, può diventare un vero macigno se la
credibilità di vostra madre è talmente bassa da essere rinchiusa in un ospedale
psichiatrico, nonostante lei vi dica che tutto ciò è un complotto.
Questo capita a Daniel, figlio di tali genitori
in lotta per la verità, che da anni vive distante. Daniel si è trasferito a
Londra con il suo compagno Mark. Anche Daniel non ha raccontato la sua verità di
omosessuale ai genitori.
Nel frattempo i suoi genitori hanno costruito
una vita all'insegna dei vecchi valori economici e sociali in una piccola
casetta in Svezia, dove i due sono tornati alle loro origini.
Invece di pace e tranquillità, Tilde e Chris
perdono la loro coesione, fino a giungere a due verità in netto contrasto sulla
scomparsa di Mia, una ragazza di colore figlia del più importante uomo della
comunità.
A
chi deve credere Daniel?
Naturalmente per giungere alla verità, bisognerà ascoltare tutto
il racconto e valutarne verosimiglianze e elementi incongruenti. Giudice senza
nessuna giuria dovrà essere appunto Daniel, protagonista in cui il lettore
potrà identificarsi, in quanto come lui ascolteremo per la prima volta il
racconto di Tilde.
Tilde,
nel frattempo rilasciata dall'ospedale psichiatrico e pronta a raccontare la
sua verità a suo figlio Daniel.
La
casa è un romanzo molto particolare soprattutto per via della struttura
narrativa scelta da Smith. Circa il 90% dell’opera è composta da un dialogo tra
Daniel e sua madre Tilde. Daniel introduce il discorso, e poi sua madre racconta
la sua storia, servendosi dunque di flashback che la ricollocano nella casa in
Svezia.
Un
romanzo fermo per molto tempo sulla stessa storia, che tuttavia non annoia
affatto.
La ricerca della verità e l'analisi delle parole di Tilde, ci costringeranno ad una full immersion, complici anche i brevi capitoli.
Sicuramente non siamo ai livelli di Bambino 44, ma The Farm si rivela un romanzo stuzzicante che conferma la grande intuizione narrativa di Tom Rob Smith...
TRAMA: Tua madre non sta bene, l'ho ricoverata in un ospedale psichiatrico. Quando Daniel riceve la telefonata del padre, il mondo gli crolla addosso: fino a quel momento pensava che i suoi genitori si stessero godendo la pensione nella nuova casa di campagna sulla costa svedese, nel Paese dove è nata sua madre. Ma una sola telefonata basta a cambiare tutto. E il peggio deve ancora venire: questa volta è la madre a chiamarlo - "Tutto quel che ti ha detto papà è una bugia. Non sono pazza. Ti devo parlare". Confuso tra le opposte versioni dei fatti dei genitori, Daniel non sa più di chi fidarsi. Poi la madre gli racconta una storia terribile, fatta di misteriose presenze, inquietanti menzogne e un orrendo delitto, in cui è coinvolto suo padre. Per scoprire la verità, Daniel dovrà scavare nella storia della famiglia. E nei suoi spaventosi segreti. "La casa" è un thriller sconvolgente, nel quale l'autore ricostruisce una comunità, una famiglia, un matrimonio e soprattutto scava nelle pieghe più profonde della relazione tra madre e figlio.
AUTORE: Tom Rob Smith
EDITORE: Sperling & Kupfer
NAZIONE: Inghilterra
ANNO: 2014
PAGINE: 338
Mi sa che te l'avevo detto. Voglio leggere qualcosa assolutamente di quest'autore. Mi tocca partire dall'amatissimo Bambino 44, che costa pure di meno. Questo, non ti nascondo, ha un intreccio classico che mi attira mooolto di più :)
RispondiEliminaL'intreccio è molto particolare, anche se occupa totalmente il romanzo. In Bambino44 ci son tante situazioni, comincia da quello ;) anche se non ti piace la Russia ti ricrederai :D
EliminaMa a me piace la Russia. Non mi piacciono i nomi impronunciabili, lunghissimi e fraintendibili dei Russi :P
EliminaLo voglio!!! E voglio leggere anche la trilogia di Bambino 44 visto che mi ha sempre incuriosito!!! ;)
RispondiEliminaTom Rob Smith è un autore che va letto, per me il top è Bambino 44, devo finire la trilogia :D ma anche la casa vale la pena leggere ;)
Elimina