Recensione L'estate del coniglio nero
Voto 6,5, Un Coniglio Nero per molto tempo mi ha osservato dallo schermo di un pc. Posizionato all'interno di una libreria online, con quell'aria enigmatica mi esortava a prenderlo e leggerne il contenuto.
Alla fine mi son lasciato ipnotizzare, immergendomi nelle avventure del Coniglio Nero, nonostante non sia ancora estate.
Questo inizio recensione oltre ad introdurre il romanzo di Kevin Brooks: Black Rubbit summer, ha lo scopo di elogiare l'operazione estetica di Piemme.
Molto spesso noi lettori/spettatori ci lamentiamo di traduzioni di titoli e cambi di copertina che rendono meno rispetto all'originale. Nel caso de L'estate del coniglio nero credo invece che accada il contrario. Ammetto che senza questa copertina, non avrei mai letto questo romanzo. Un acquisto compulsivo quindi, fortemente condizionato da quel coniglio impresso nella cover.
Coniglio con un'aria malvagia, assimilabile a quello di Donnie Darko, bellissimo film con il young Jake Gyllenhaal.
Coniglio Nero presente nel romanzo sotto varie forme, forse non in maniera prepotente e decisiva.
Il Coniglio Nero è infatti un animale realmente posseduto da Raymond, amico del protagonista Pete. Un Coniglio che muore ma si reincarna in altri conigli, fino a diventare vivo persino all'interno di un coniglio di porcellana, questa volta di proprietà di Pete.
Siamo in presenza di elementi paranormali?
No, non credo. Anzi, siamo in presenza di ragazzi moderni frastornati da una serata di ritrovo fra vecchi amici. Tra alcool, droghe leggere, malinconia e paranoia, il confine che separa la realtà degli adulti all'immaginazione dei giovani è davvero sottile. Pete, Raymond, Eric, Pauly e Nicole lo superano alla grande; modificando in una sola notte tutto il loro futuro.
Raymond e Stella Ross, la ragazza star della scuola, scompaiono al luna park; luogo in cui tutto il gruppetto ed altri studenti si ritrovano quella stessa notte.
Morti? Scomparsi?
Questo l'enigma che aleggerà nella seconda parte del romanzo, svelato solo parzialmente.
Kevin Brooks, scrittore inglese dei cosiddetti Young Adult, si cimenta in questo caso in un giallo YA. L'elemento thriller oltre ad essere utile per accalappiare un pubblico più adulto, crea un atmosfera dark e cupa in cui escono prepotenti i lati oscuri dei protagonisti.
Amici di infanzia che si ritrovano dopo tanto tempo. Sono ancora sicuri di riconoscersi in quei teneri ragazzini? I problemi e la vita, hanno cambiato le personalità di queste ragazzi? Sballo, droga, alcool possono far uscire il marcio che ogni ragazzo ha insito nella sua natura?
TRAMA: È un'estate torrida e Pete ha già passato diverse settimane senza fare altro che ciondolare per casa. Fino a quando una telefonata gli cambia la vita per sempre. È Nicole, gli chiede di vedersi. Presto si separeranno, ognuno per la propria strada, il college, Parigi... Sarebbe bello incontrarsi per l'ultima volta con il gruppo dei vecchi amici, solo loro quattro: Pete, Nicole, Eric e Pauly. Pete le chiede di Raymond, anche lui è un vecchio amico, fa parte del gruppo. È vero, è un tipo strano, sembra vivere in un mondo tutto suo al cui centro c'è un coniglio nero; ma Pete gli è molto legato e vuole che sia con loro. Quella notte, però, quando si trovano al luna park, Raymond scompare. E anche Stella Ross, una ragazza del loro liceo diventata famosa. Tutti pensano che i due eventi siano collegati, che Raymond lo strano sia il colpevole. Pete vuole dimostrare a ogni costo che si sbagliano, ma quando segreti, rancori e vecchie gelosie mettono gli amici uno contro l'altro, anche le sue certezze cominciano a incrinarsi...
AUTORE: Kevin Brooks
EDITORE: Piemme
NAZIONE: Inghilterra
ANNO: 2014
PAGINE: 427
grazie a titolo e a copertina italiani incredibilmente efficaci, sono tentato di recuperarlo anch'io...
RispondiEliminaHo fatto un errore (colpa di fonti sbagliate), il titolo è identico :D la copertina cambia, quella italiana nettamente superiore...
EliminaMolto affascinante. Avevo letto una serie di libri scialbi, uno dopo l'altro, e la prosa di Brooks mi ha elettrizzato. Una bella analisi di quest'adolescenza bruciata, anche se nemmeno io ho trovato il giallo impeccabile. Era solo un mezzo di parlare del disagio dei protagonisti, alla fine :)
RispondiEliminaSe non sbaglio non fa neanche parte della collana thriller di piemme. Il coniglio in copertina attira a prescindere dal genere :)
EliminaNo, è della Freeway, per ragazzi :)
EliminaPensavo dessi un voto decisamente più alto..io l'ho promosso a pieni voti, non tanto per la trama thriller che non emerge - a mio avviso voluto - ma per l'attenzione che pone sugli adolescenti di oggi e un campanello di allarme a molti genitori disattenti.
RispondiEliminaMmm non so, forse mi aspettavo qualcosa di più scoppiettante, vedi Donnie Darko anche. D'accordo con te, di thriller non c'è molto, ma l'elemento principale è il non-rapporto genitori-figli
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