Recensione Cazzimma
Voto 7. Il 2014 è un anno abbastanza florido per quanto riguarda le storie della Napoli criminale, un esempio su tutti è la serie
Gomorra.
Cazzimma di Stefano Crupi è un romanzo che potrebbe sfruttare questa scia dato il tema analogo. Molto probabilmente la storia di Crupi ha origini precedenti, il rifermento cronologico è in questo caso calcistico, lo scrittore ci parla di una Napoli alle prese con il primo Mazzarri, intento a sostituire il fallimentare Donadoni. Era la stagione calcistica 2009-2010.
Stabilita questa gerarchia temporale che dona un'aria meno speculativa e da avvoltoio al bravo Stefano Crupi, resta da analizzare il titolo prettamente napoletano.
Cazzimma come apprendo dal web, significherebbe "cattiveria", ma anche definisce chi è molto furbo, sgamato.
Questi due ultimi aggettivi sicuramente sono più pertinenti con il protagonista della storia: Sisto.
Sisto è un diciottenne, cresciuto nei borghi di Napoli. La sua abilità maggiore è quella di saper guidare lo scooter meglio di qualunque altro, caratteristica che lo rende un pony express della droga.
E' un lavoro che a Sisto piace: soldi facili e soprattutto rapidi, senza dover sottostare ad orari fissi e alla fatica di mansioni manuali.
Questi ultimi elementi piacciono a molti giovani ragazzi napoletani e non, che preferiscono il guadagno immediato al lavoro in fabbrica da operaio.
Quando non si lavora è più facile stazionare davanti a sale giochi frequentate da altri "vagabondi" o anime notturne. Il cammino di Sisto si incrocia con quello di Profumo e Hamsik, due ragazzi napoletani identificati attraverso un soprannome.
Profumo, conosciuto anche con il nome di Tommaso, è intimo amico di Sisto. I due condividono un piccolo giro di spaccio di droga, non conosciuto dal boss del quartiere.
Proprio questa attività illecita nell'illecito creerà i propositi noir. I due sfacciati ragazzini finiranno nei radar della camorra autorizzata.
Cazzimma è sicuramente una storia scritta di getta, quasi vomitata da Crupi. I capitoli sono lunghi e vorticosi, pieni di avvenimenti; lo scrittore pare non aver tempo neanche di virgolettare i dialoghi diretti talmente è continuo il suo flusso di pensieri e idee.
Crupi, affronta la questione Napoli, dal punto di vista dei ragazzini e dunque della possibilità di scelta. Il mondo del lavoro umile e onesto è sempre affianco al lavoro facile che regala immediata ricchezza. Ogni ragazzo ha la possibilità di scegliere il futuro che vuole in questo scorcio di Napoli violento e spietato.
Per raccontare questa realtà, lo scrittore si serve di protagonisti davvero ben descritti e caratterizzati che danno vita ad una storia intensa.
TRAMA: In una Napoli assolutamente autentica, brulicante e famelica, con il suo caos perenne e una folla eterogenea ad animare i suoi vicoli stretti, il giovane Sisto, insieme all'amico Tommaso, detto "profumo", commette l'errore di dar vita a un piccolo traffico di droga destinato a una ristretta cerchia di facoltosi clienti. I due ragazzi credono di potersi arricchire indisturbati, trascorrendo la loro vita tra pomeriggi nella sala giochi e serate anfetaminiche, ma non hanno fatto i conti con Cavallaro, il potente boss che tutto vede e tutto comanda. Sarà solo grazie allo zio di Sisto, Antonio, suo padre putativo ed eminente personalità criminale all'interno del quartiere, che il ragazzo avrà salva la vita, a patto però di macchiarsi di un peccato bruciante, capace di segnarlo profondamente. Come riuscirà a liberarsi dal giogo che lo tiene legato a doppio filo alle sue colpe? Esiste un modo per rimediare e rinascere? L'incontro casuale con una ragazza getterà una luce diversa sulla vita di Sisto e lo spingerà verso una nuova direzione, più consapevole, più adulta, capace di farlo crescere e maturare. "Cazzimma" racconta il punto di vista di una gioventù senza scopi, abulica, che si consegna agli eventi soffocando ogni sussulto di ribellione, nella convinzione che le cose capitino, e che non ci sia nulla da fare, quasi a esprimere implicitamente quel fatalismo tutto partenopeo con cui certi comportamenti sono accettati e considerati immutabili.
AUTORE: Stefano Crupi
EDITORE: Mondadori
NAZIONE: Italia
ANNO: 2014
PAGINE: 250
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