Sono davvero lieto di farvi leggere la mia intervista telefonica fatta allo scrittore tedesco Wulf Dorn che ringrazio per la disponibilità, così come ringrazio Francesca (interprete) e Valentina dello staff Corbaccio.
Salve
Wulf Dorn sono davvero lieto ed onorato ad ospitarti sul mio blog per
questa chiacchierata.
Inutile dire che Sono un
tuo fan, ho letto tutti i tuoi romanzi amando alla follia La
Psichiatra. Il tema dell’intervista naturalmente sarà quello della
“Phobia” e della paura.
Phobia
esce in edicola l'11 settembre. Una data forse non casuale per un
libro che parla di paura. Quanto terrore c'è dopo gli attentati in
Usa e Inghilterra?
Wulf Dorn: Grazie infinite per questa intervista e
per avere tanto apprezzato i miei libri, grazie anche perché come
blogger svolgi un lavoro molto importante per tutti noi autori perché
non è soltanto una forma di pubblicità ma ci date anche la
possibilità di avere un riscontro immediato delle nostre storie.
Phobia è un romanzo che effettivamente
si volge molto alle paure insite nella nostra società e le paure che
sono nate con l’11 settembre. Perché in quella data qualcosa ha
incrinato le nostre certezze, pensavamo di vivere in un mondo sicuro
anche qui in Europa ed invece non era vero. Perché può sempre
accadere che qualcosa si insinua nella tua vita e minaccia di
distruggerla e non soltanto al livello più generale ma proprio la
tua vita di persona e la tua vita famigliare.
Quante
“vite” può togliere la paura oppure può essere uno strumento
per sopravvivere?
Wulf Dorn: Io tenderei a dirle che la paura è
sostanzialmente qualcosa di neutrale. Credo che infatti abbia dei
lati positivi nei momenti in cui ti impedisce di gettarti inutilmente
nel pericolo, quindi ha in sé una componente di sopravvivenza, senza
questa paura finiresti nel metterti in pericolo di vita. Diventa
negativa invece quando la paura ti controlla, ti manipola. E’
importante chiedersi sempre da dove nasce la paura che sto provando
ed avere noi il controllo della paura e non il contrario.
Quanto è difficile scrivere di paura e
creare suspense in una storia?
Wulf Dorn: Non definirei questa cosa difficile
perché nella nostra società ci sono tanti spunti di paura e diventa
quindi facile tematizzarla in una storia. Scrivere invece è un’altra
questione. Significa portare il lettore ad aver voglia di leggere
tutta la storia, arrivare fino alla fine. Per raggiungere questo
obiettivo io devo prima di tutto scrivere per me stesso; nel momento
in cui la storia che sto scrivendo mi affascina e sento il brivido
della tensione allora solo in quel momento posso sperare che faccio
lo stesso effetto al lettore.
Quale processo nella fase di
realizzazione della tua storia e della creazione del tuo libro ti
spaventa di più?
Wulf Dorn: Direi che una delle più grandi paure
di uno scrittore resta quella della pagina bianca, del mettersi li e
non sapere che cosa scrivere infatti tendiamo a chiamarlo il blocco
di scrittura. A me aiuta molto in queste fasi di stasi provare a
ripercorrere tutta la mia fase di scrittura e chiedermi perché c’è
il blocco. Ci sarà un buco? Mancherà qualcosa? Perché non riesco a
trovare la concentrazione? Perché non riesco a trovare la voglia di
concentrarmi? Tutto ciò è molto sensato farlo perché devo pensare
a qualcosa che mi consenta di ritrovare il fascino per ciò che sto
scrivendo.
La
protagonista del tuo romanzo, Sarah, ha la paura di fallire. Quindi
ti chiedo: Quanta paura hai di fallire, di deludere i tuoi lettori?
Wulf Dorn: Direi che non ho mai paura di fallire
perché penso sempre di dare il meglio di me, non devi temere il
fallimento; anche se un mio libro non dovesse piacere, non dovesse
risultare un successo, io sarei sicuro di aver dato il meglio che
potevo. Al contrario è il successo che mi fa paura, soprattutto
quando è qualcosa di rapido che ti cade addosso, dall’oggi al domani e se da un lato è una cosa fantastica, dall’altra è una
cosa che devi imparare a gestire e devi comunque mantenere il
controllo della tua vita. E’ un po’ quello che mi è capitato con
La Psichiatra, romanzo che è stato un successo rapidissimo che ha
costituito l’autentica sfida per me. Ho avuto la fortuna di avere
accanto delle persone che mi hanno aiutato a gestire questo successo,
parlo della mia agente ma soprattutto di mia moglie perché il
successo è proprio quella cosa che speri sempre di avere ma ti
capita rare volte di affrontare.
L’antagonista
di Phobia finge di essere un’altra persona. Se incontrassi un
fanatico che dicesse di essere Wulf Dorn, cosa penseresti, come ti
comporteresti?
Wulf Dorn: Gli delegherei tutte le faccende
spiacevoli a cui sono soggetto, gli farei fare la dichiarazione delle
tasse e altre cose così e terrei per me invece tutto quanto di
positivo c’è nella mia vita.
Al
contrario. Se ad essere sostituita forse una tua persona cara, come
agiresti?
Wulf Dorn: Se conoscessi bene la persona per la
quale quest’altra persona si spaccia gli direi: Ma perché vuoi
essere questa persona qui? Sei davvero insoddisfatto della tua vita
da voler diventare un altro? perché in effetti tutti noi in qualche
misura desideriamo essere nei panni di un altro. Però quando
proviamo questo desiderio dobbiamo chiederci cosa non va nella nostra
vita, cosa non va in noi stessi per essere tentati dalla vita di un
altro. A questo punto cosa devo cambiare nella mia vita per essere
soddisfatto.
Concluderei questa intervista con una domanda abbastanza semplice e scontata: Quali sono
le tue fobie più grandi?
Wulf Dorn: Si certo che ho delle fobie. La più
grande che non ho mai vinto e quella nei confronti dei serpenti. Un
paio di anni fa ero in Indonesia e dei bambini mi son venuti incontro
con un lunghissimo boa, un vecchio esemplare che non mi avrebbe fatto
niente ma che mi ha instillato un terrore paralizzante. Loro lo
portavano a farlo vedere ai turisti affinché se lo mettessero al
collo per fare delle fotografie ma io ero talmente stravolto dalla
paura che mia moglie si è intromessa, allontanando questi. Io non so
perché succeda questa cosa con i serpenti però vedo che mi mettono
addosso una paura mortale.
La nostra “intervista”
termina qui. Ti ringrazio di cuore Wulf Dorn e quando vuoi passa a
trovarci. Noi ti aspettiamo come al solito in libreria per leggere le
tue storie di paura…
Che interessante intervista! Wulf Dorn e' uno dei miei autori preferiti!! Non vedo l'ora di leggere il suo ultimo libro. Complimenti Nico, il blog diventa sempre piu' importante...
RispondiEliminaGrazie mille :) ti consiglio di leggere quest'ultimo romanzo davvero bello...
EliminaBellissima intervista!!! Io come ti dicevo nutro qualche riserva su La psichiatra nonostante mi sia molto pisciuto. Leggerò qualche altro suo libro per vedere se saprà spazzare via i miei dubbi!
RispondiEliminaGrazie mille :) Per me La psichiatra resta ancora al top tra i libri di Dorn, questo lo metterei al secondo, spero ti piaccia :)
EliminaUn bravo a entrambi ;)
RispondiEliminaUn grazie anche da Dorn :P
EliminaBella intervista,complimenti!Interessante la paura del blocco.Capita credo in tutti i lavori creativi. Per me come per molti musicisti e' il vuoto di memoria il vero incubo.
RispondiEliminaTi auguro di intervistare presto qualche altro scrittore,Carrisi o Carofiglio?
Immagino cosa possa essere dimenticarsi il testo di una canzone, peggio anche del blocco dello scrittore perché c'è un pubblico che ti reclama... Mah mi "accontenterei" di Carrisi :D
EliminaComplimenti per l'intervista, molto interessante!
RispondiEliminaThanks ;)
EliminaBella Nico! Complimenti, belle domande :) Anch'io mi sono divertita molto a intervistarlo, è un autore di calibro. E il suo ultimo romanzo è davvero bello.
RispondiEliminaGrazie Cecilia, ho letto anch'io la tua intervista e dunque ricambio i complimenti anche perchè alcune domande hanno soddisfatto lo stesso Dorn ;) Quanto al romanzo piaciuto anche a me lo metterei subito dopo La psichiatra...
EliminaComplimenti, bella intervista! Dorn si riconferma uno scrittore davvero interessante anche sul piano umano ;) a presto Maria
RispondiEliminaCiao Maria, grazie e scusami se non ti ha pubblicato subito il commento, ma ho messo una moderazione per i post più vecchi per eliminare un po' di commenti spam...
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