Recensione Non rispondere
Voto 7. Debutta in Italia lo scrittore americano
John Searles con
Non rispondere, edito da Newton Compton. Sicuramente più pertinente il titolo originale
Help fot The Hauntend (Aiuto per i fantasmi/perseguitati, traduzione letterale).
Il romanzo rappresenta un perfetto connubio tra l'horror paranormale ed il thriller, virando comunque nettamente su questo secondo genere.
Ad essere paranormale è il mondo in cui si muovono i protagonisti della storia. Personaggio principale è la giovanissima Sylvie, ragazzina figlia di una coppia di sedicenti visionari.
Sylvester e Rose, genitori della ragazza, si dedicano allo studio del paranormale, essendo in grado di far trovare pace ad anime tormentate e/o possedute attraverso la preghiera.
Completa la famiglia un'altra Rose, sorella maggiore di Sylvie. Una ragazza ribelle che non accetta questo strano mondo familiare in cui vive.
Questa unione familiare è comunque per noi lettori solo un ricordo. Non rispondere si apre infatti con la morte dei due genitori, ammazzati in una Chiesa.
Chi li ha uccisi? Perché? Quali segreti nasconde questa famiglia?
L'unica a poter dare una risposta a queste domande è Sylvie, che quella notte era a pochi passi dal luogo del delitto dei suoi genitori.
Prova superata egregiamente per John Searles che porta in Italia un romanzo interessante con una trama cupa volta a nascondere una morale di fondo.
Lo scrittore crea una sovrastruttura nettamente horror in stile Skeleton Key. Se ci credi anche le cose più fantasiose e fantastiche possono avverarsi. Così nella famiglia Mason può accadere che bambole malefiche condizionino le tranquille giornate di queste persone; che cantine oscure nascondano oggetti e segreti inaccessibili.
Se fosse un classico film horror, Non rispondere continuerebbe la sua storia su questa falsariga. Invece Searles vuole parlare della difficoltà nel vivere in un'ambiente simile, influenzato dalle presenze ma soprattutto dalle (false) convinzioni di una famiglia bigotta.
Proprio per questo l'autore punta sul punto di vista della più innocente dei quattro: Sylvie, una ragazzina che è inghiottita da questo strano mondo. Una ragazzina che non sa se parteggiare per sua sorella ribelle o per i suoi genitori molto all'antica.
Il romanzo è un'alternarsi puntuale tra due spazi temporali: il presente ed il passato di Sylvie. Il punto di congiunzione e cambiamento è rappresentato dal giorno della morte dei genitori. Inizialmente questo cambiamento temporale può infastidire il lettore ma una volta compreso lo schema si procede in maniera quasi spedita. Il quasi deriva dall'eccessiva lunghezza dei capitoli, alle volte un po' tortuosi in cui succedono troppe cose. Uno snellimento avrebbe reso più fluida la lettura e ancora più interessante la storia.
TRAMA: Una gelida notte d'inverno i genitori di Sylvie ricevono una telefonata. Subito dopo escono di casa e raggiungono l'antica chiesa del paese. E lì vengono brutalmente uccisi. Chi è il loro assassino? E perché si è accanito contro di loro con tanta ferocia? La coppia si dedicava agli studi sul paranormale e aveva una strana missione: aiutare le anime tormentate a trovare la pace. Un anno dopo la verità non è ancora venuta a galla e Sylvie, affidata alle cure della sorella maggiore Rose, decide di indagare nel passato e ripercorrere i momenti di quella terribile notte. Unica testimone oculare dei fatti, cerca di capire cosa sia davvero successo, passando in rassegna luoghi e persone e notando particolari rimasti fino a quel momento inosservati. E pian piano davanti ai suoi occhi si dispiegano gli angosciosi segreti della sua famiglia, fino alla scioccante rivelazione finale...
AUTORE: John Searles
EDITORE: Newton Compton
NAZIONE: Usa
ANNO: 2014
PAGINE: 332
Continuo a trovarmelo davanti. Ogni volta rischio di prenderlo ma poi passo.
RispondiEliminaIl tuo 7 potrebbe farmi finalmente decidere! :)
In vacanza ho letto ben 3 thriller su 6 libri...il ritorno all'ovile ahahahahhaha
Ho letto scomparsa e Il passato di Sara della Stevens e La psichiatra di Wulf...adorato i primi due un po' meno il terzo ma comunque mi è piaciuto!!! :)))
Aspetto le tue recensioni ;) Il passato di Sara ce l'ho anch'io ma ancora non mi decido a leggerlo. Peccato per La Psichiatra, a me piacque tanto.
EliminaQuanto a Non rispondere è un thriller carino, forse un po' lunghetti i capitoli...
Il passato di Sara è bellissimoooooooooooooooooo!!!!! Secondo me ancora meglio di Scomparsa.
EliminaLa psichiatra in realtà mi è piaciuto perchè è particolare ma non ho apprezzato una cosa: il vero risvolto della questione non poteva assolutamente essere scoperto dal lettore non per la bravura di Wulf ma perchè non si avevano i mezzi per farlo. Nessun indizio era stato lasciato tra le righe e questo mi ha indispettito un po'...così siamo capaci tutti!!! ;)