Tra
le morbide colline piemontesi,
la
drammatica dissoluzione e la rovina
di
un’aristocratica famiglia che ha costruito la sua fortuna sul
Barolo,
distrutta
da odi, gelosie, vendette e sete di potere
Duprè
sollevò il calice rimirando il liquido in controluce.
«Il
sapore di questo Barolo è il sapore della mia gente:
non
c’è gentilezza inutile e chiassosa,
non
c’è la soavità frivola del miele e dei fiori estivi che si
percepisce nei vini bianchi,
non
c’è apparente salvezza. Questo vino è un raspo di verità senza
alibi.»
Nelle
acque del lago di Ardese viene ritrovato il corpo di Malachia Duprè,
vecchio patriarca di un’aristocratica dinastia piemontese che ha
costruito la sua fortuna sul Barolo. Il caso finisce sulla scrivania
del magistrato Alvise Guarnieri che, affiancato dal maresciallo
Alfano, troverà non pochi ostacoli nel portare avanti l’indagine.
Malachia Duprè, uomo povero di amici e ricco di nemici, ha
accumulato tanto potere e denaro quanto risentimento e livore,
diventando una presenza ingombrante e scomoda per famigliari e
avversari. La barriera innalzata dalla famiglia Duprè, gelosa del
proprio potere, ormai logoro, e di un prestigio che ha perso da tempo
la sua ragion d'essere, nasconde forse troppi segreti passati e
presenti? Che ruolo hanno avuto i quattro figli del vecchio Duprè –
uomini deboli, cresciuti all'ombra del padre – e le loro mogli,
donne belle e affascinanti, troppo innamorate del cognome dei loro
consorti?
Sullo
sfondo, i protagonisti e le comparse, i casi umani e giudiziari, le
mille storie ora drammatiche ora buffe che si intrecciano ogni giorno
nei corridoi della Procura di Ardese che, essendo imperfetta, è
specchio quanto mai realistico e verosimile di un ufficio
giudiziario.
Così,
mentre Alvise Guarnieri lavora all’indagine principale, la
collega Anna Vescovo si troverà ad affrontare il mistero di una
bambina scomparsa in piscina; il procuratore aggiunto Fossa attiverà
una complessa indagine non ufficiale; il maresciallo Alfano pagherà
e verrà premiato per la propria intraprendenza professionale e
personale; l'ispettore Pantani tornerà a catechismo; Agostina Arcais
tuonerà contro i tragici effetti del doping nello sport giovanile.
Roberta
Gallego,
magistrato, è nata a Treviso. Ha esordito nel 2013 con la
pubblicazione di Quota
33,
col
quale ha inaugurato la serie dedicata alle «Storie di una procura
imperfetta», seguito da Doppia
ombra.
Il
sonno della cicala è
il terzo romanzo della serie.
Senti, te lo dico nel modo più galante e rispettoso possibile.
RispondiEliminaMa quanto cazzo leggi?
Ahah, no in questo caso è solo una segnalazione :) comunque leggo abbastanza e velocemente, in media un paio di libri a settimana, naturalmente dipende dalla lunghezza del romanzo :)
EliminaMa di questa scrittrice hai letto il primo libro della serie?L'idea sembra carina ma dopo la delusione dei delitti del barbiere...
RispondiEliminaNo, non ho letto nulla di questa scrittrice, purtroppo qualche lettura la devo sacrificare :)
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