Recensione Noah
7-. Noah è il nuovo romanzo dello scrittore
Sebastian Fitzek edito da Einaudi. Un libro di rottura rispetto alla precedente produzione dello scrittore tedesco, leader indiscusso dello psycho-thriller o thriller psicologico.
L'autore lascia un po' sullo sfondo i suoi enigmi mentali, le sue domande che interrogano su quesiti individuali e personali e si focalizza sui problemi del nostro mondo.
Mondo che cresce a dismisura e che è teso al massimo verso la ricerca della ricchezza. Un elastico tesissimo che rischia di spezzarsi o peggio si è già spezzato con danni tremendi. Acqua, petrolio e moltissime altre materie prime sono dei beni preziosi che rischiano di non soddisfare tutti noi che popoliamo questo mondo. Basterebbe che i ricchi cambiassero il loro modo di vita per allentare questo elastico troppo sottile. Se invece tutti i continenti si comportassero come l'Usa e l'Europa le risorse sarebbero forse già terminate da un bel po'.
L'essere umano è un parassita che sta distruggendo il mondo che lo ospita. Tutti questi argomenti Fitzek li sente in maniera forte, "vomitandoli" intensamente nel suo nuovo romanzo. Nelle note finali l'autore esprimerà anche il suo punto di vista su questo mondo alla rovina, invitandoci anche a fare un test su
Footprint Network, in cui potremmo calcolare quanti mondi consumiamo con il nostro comportamento.
Il tema scelto da Fitzek è dunque molto forte e soprattutto molto attuale. Scie chimiche, classi super-potenti che decidono per tutti noi, malattie infettive che creano panico, sono i temi caldi di questa storia.
Il modo migliore per farle coesistere era una sorta di spy-story con un protagonista braccato ed associazioni "segrete" che agiscono indisturbate con i loro loschi piani.
Il protagonista principale è Noah, un personaggio molto "fitzektiano". Noah è infatti uno smemorato, un clochard affetto da una grave forma di amnesia. Non ricorda come sia finito per strada e deve completamente affidarsi alla sua guida-amico Oscar, un altro barbone.
La lettura di un articolo di giornale contenente informazioni su uno strano quadro risveglierà antichi ricordi che lo costringeranno a viaggi in Europa (Berlino, Amsterdam e Roma) a caccia di informazioni.
La sua ricerca personale collimerà con delle verità che interesseranno tutti gli abitanti del mondo.
Per parlare dei problemi del mondo, Fitzek questa volta si serve di un romanzo di più ampio respiro, districandosi in più ambientazioni.
Mentre in europa si muoverà "agevolemente" Noah, in Asia (nelle Filippine precisamente) assisteremo alla storia di Alicia e dei suoi bambini intenti a sfuggire ad una pandemia. In Usa invece ci verranno narrate le avventure della giornalista Celine, la cui storia si incrocerà con quella di Noah.
Se i temi narrati da Fitzek sono senza dubbio molto caldi, meno eccezionale appare lo svolgimento della storia dai risvolti abbastanza prevedibili e senza nessun colpo di scena degno di nota; in quest'ultimo punto Sebastian Fitzek ci aveva abituato piuttosto bene stravolgendo più volte nel corso del romanzo la sua storia.
Difficile dunque valutare complessivamente Noah, un thriller che fa senza dubbio riflettere ma che abbandona l'intrattenimento strabiliante che Fitzek ci aveva sempre garantito.
TRAMA: Non sa come si chiama, né da dove viene. Non ha casa, soldi, memoria. Non gli restano che una ferita d'arma da fuoco a una spalla e un nome tatuato sul palmo della mano: Noah. Febbraio, Berlino. Insieme a Oscar, Noah fa la coda fuori da un asilo per senzatetto. Ma non sa se il suo nome sia davvero Noah, né se lui sia davvero un barbone. Sa di parlare tedesco con un accento strano, e che Oscar - senzatetto vero, fissato con la numerologia e le cospirazioni - l'ha trovato agonizzante vicino a dei binari. Ma come recuperare la memoria? Come capire chi è e perché qualcuno ha tentato di ucciderlo? Se Noah potesse prevedere il vortice di eventi in cui lo trascinerà la ricerca del passato, forse rimarrebbe in quella coda. Ma l'istinto - il suo istinto di soldato addestrato, forse di killer - lo spinge ad andare avanti; e nella caccia adrenalinica alla verità Noah scoprirà che a rischiare di morire, insieme a lui, sono milioni di persone in tutto il mondo. Best seller in Germania, tradotto in ventinove lingue Noah è uno dei rari libri capaci di unire una trama mozzafiato a una riflessione, profonda e inquietante, sul nostro futuro.
AUTORE: Sebastian Fitzek
EDITORE: Einaudi
NAZIONE: Germania
ANNO: 2014
PAGINE: 534
non l'ho letto,
RispondiEliminama di sicuro è meglio del film omonimo con russell crowe :)
Lo vidi anch'io quello con Crowe, senza capo né coda, meglio questo romanzo senza dubbio :)
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