Un susseguirsi di storie apparentemente separate da un misterioso ordine cronologico e da una miscela di generi e piani spazio- temporali dove i protagonisti sono personaggi in bilico fra passato, presente e futuro in una Milano tra il noir e il pulp: uno scrittore che vive con il fantasma di un partigiano fissato per la raccolta differenziata; Fausto, un giovane no global che distribuisce volantini per una grande catena di negozi; Lomo che con il nonno filosofo vuole importare la porchetta a Londra; un uomo-pillola e una ragazza dark; un suicida innamorato di una ballerina di Pigalle; un uomo che viene tradito dalla moglie con un gommista; quattro filosofi killer, e il mistero di Iena: storie e personaggi che a volte si incontrano, si scontrano e spesso si ignorano.
Il retro copertina che funge anche da trama dice tutto del romanzo di Stefano Lorefice: Il giorno della Iena, ritornato in libreria con una nuova veste grafica per merito della Giraldi.
Il romanzo di Lorefice è in realtà un raccoglitore di racconti pulp, in cui l'autore sfoggia quasi un esercizio di stile di scrittura, sbizzarrendosi in dialoghi e caratterizzazione dei personaggi.
I racconti in prima persona favoriscono l'immedesimazione del lettore, il quale può completare in poche ora la lettura di tutto il libro.
Il giorno della Iena è un libro molto rapido che alterna più personaggi e più spazi temporali. In un continuo avanzare e retrocedere nel tempo assisteremo alle vicende dei protagonisti sopra elencati, naturalmente qualcuno più di altri catturerà la vostra attenzione. Io, ad esempio, sono rimasto affascinato dall'Uomo delle pillole e Lomo con i suoi: "voglio dire".
Questo esercizio di caratterizzazione e di scrittura però a mio avviso risulta sterile in quanto si giunge faticosamente ad un punto comune in cui le storie dei personaggi possano trovare un completamento.
Rimandi più netti avrebbero reso ancor più stuzzicante questa lettura che resta comunque divertente e caratteristica.
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