Chi era mio padre? è il romanzo di esordio dell'autore bergamasco
Nicola Rocca.
Trattandosi di opera prima, Chi era mio padre? è caratterizzato da alcuni difetti strutturali, forse migliorabili grazie ad un editing più attento.
La storia a dire il vero comincia in maniera intrigante con descrizione puntuale e raccapricciante di una scena del crimine. Un avvio thriller dunque, come fanno gli scrittori navigati del settore.
Come prevedibile dopo lo scossone iniziale, l'autore comincia a raccontare la storia dei suoi protagonisti che sobriamente fanno il loro ingresso in scena. Avremo la caparbia Anna, che dopo aver ascoltato voci di paese, comincia ad indagare a fondo sull'identità del padre, mai svelatale dalla madre.
In questa impresa, Anna coinvolgerà suo marito Riccardo e successivamente l'investigatore privato Francesco Martinelli.
Nicola Rocca decide di frazionare questa investigazione in due tronconi: la prima in cui Anna dovrà risalire all'identità del padre biologico; la seconda in cui dovrà scoprire le cause che hanno condotto alla morte l'uomo che era suo padre.
Un intuizione interessante dunque, purtroppo abbastanza macchinosa e ridondante. Manca infatti un lavoro di sintesi che consente al lettore di viaggiare in maniera spedita all'interno delle due vicende. Lo scrittore è molto preciso nel racconto di dettagli e situazioni, non omettendo praticamente nulla. Tutto ciò appesantisce la lettura che per molti tratti fatica a decollare. Era consigliabile anche inserire più elementi di mistero nella prima parte in modo da incuriosire il lettore e spingerlo a diversi interrogativi, i quali restano fermi soltanto sulle motivazioni della morte del padre biologico di Anna.
Questa mia analisi potrebbe risultare una critica severa e/o ingrata nei confronti di un autore passionale che ha messo su carta una storia comunque ben congegnata e molto dettagliata.
Sicuramente Nicola Rocca, secondo il mio modesto parere, dovrebbe lavorare sulla sintesi e sull'inserimento di diversi misteri all'interno delle sue storie, correndo il rischio di ingannare il lettore e allontanarsi dalla totale realtà.
Buono invece lo spirito creativo, la caratterizzazione dei personaggi e la loro messa in relazione.
TRAMA: A volte è meglio non sapere e rimanere nel dubbio, piuttosto che venire a conoscenza di un’agghiacciante verità...
Anna è una donna come tante: quarant’anni, un marito, una figlia. Un giorno qualcuno la mette al corrente che l’uomo che credeva essere suo padre, in realtà è solamente un genitore putativo. Presa dal panico inizia la folle ricerca di un nome, di un cognome, di un padre biologico, della verità. Dopo aver sollevato mari e monti, grazie anche all’aiuto di un investigatore privato, sopraggiunge alla vera identità dell’uomo che l’ha messa al mondo. Ma a quel punto si rende conto che quella che dovrebbe essere la fine di un segreto, altro non è che l’inizio di un nuovo enigma fatto di omicidi, corruzione, tradimenti e pazzia. Un misterioso enigma radicato in una storia vecchia di quarant’anni. Una storia che ha il sapore del sangue e della follia.
Chi era mio padre? è una vicenda dai contorni noir ambientata nella Bergamasca; un thriller mozzafiato, a tratti psicologico; un intrecciarsi di avvenimenti avvincenti e accattivanti che, grazie ai numerosi colpi di scena, non darà pace al lettore finché non sarà giunto alla fine dell’arcano. Ma anche una volta svelato il mistero, qualcuno rimarrà sicuramente con l’amaro in bocca. L’amaro che solamente l’occultamento di una morte riesce a dare.
- Formato: Formato Kindle
- Dimensioni file: 4954 KB
- Lunghezza stampa: 428
- Editore: Nicola Rocca (30 luglio 2014)
- Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.
- Lingua: Italiano
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