Sinossi
Siamo in un quartiere periferico di una grande città non identificata. Sarà Roma, Milano, New York, Catania … ? Scippi continui, violenze varie, disordine, sporcizia sono perennemente presenti ad ammorbare la zona che potrebbe essere piacevole per la presenza di bellezze architettoniche veramente ingenti. Dario, il protagonista, non riesce proprio a vivere nel pur luminoso appartamento in cui è arrivato da poco. Sente che non ce la può fare; infatti l’inciviltà lo infastidisce sempre di più. Attraverso un incontro casuale, entra in possesso di un’arma pronta da usare, con i proiettili in canna. Ma, cosa succede? Perché il numero dei proiettili diminuisce, malgrado la pistola resti al suo posto e nessuno la usa? Si dipanano una serie di eventi misteriosi, al limite dell’allucinazione. Il mistero si infittisce, sempre di più, in direzione di un miracoloso e sconosciuto giustiziere, determinato a migliorare lo stile di vita della pestifera periferia. Dario, lascerà l’appartamento soleggiato per ricominciare la sua vita altrove, o riuscirà ad adattarsi al luogo? L’autore, Salvatore Scalisi, come sempre, ci mette su una direzione di soluzione narrativa sospesa tra sogno e realtà. Verità ed allucinazioni si susseguono in sequenze accattivanti per evocazioni coloristiche e paesaggistiche, lasciando il lettore col fiato sospeso, in attesa di possibili modalità risolutive, in ogni caso, eclatanti ed eccentriche.
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