Milano Pastis 15 aprile 1964: la laboriosa quiete di Milano è turbata da scariche di mitra, urla e sgommate di auto in fuga. è la rapina di via Montenapoleone. Questo romanzo, ispirato a fatti realmente accaduti, è il racconto corale di un atto criminale che forse va ben oltre la rapina “internazionale” e l’avvento dei “marsigliesi”. Il ’64 è l’anno delle tentazioni golpiste del Piano Solo. Non solo una storia di mala, trame nere e sparatorie. C’è anche l’amore tra Robert, il bandito, e Sherazade, bellissima ballerina tunisina. Un amore difficile che si sviluppa tra pallottole e bollente passione. C’è il rapporto conflittuale fra i due fratelli Bresciani, Robert, duro e carismatico, fratello minore e capo della banda, e Vito, il maggiore, uno sventurato che non sa stare al mondo. C’è il dualismo tra Jo Le Maire, il sindaco della mala, il grande vecchio della criminalità parigina e Robert, il giovane emergente che si fa largo a gomitate e colpi di mitra. Le città, Parigi, sede organizzativa della rapina, e Milano, luogo del crimine, sono piene di chiaroscuri e lampi taglienti: le inquietanti luci del noir. Vite dure, con ombre, odi, passioni, ansie e speranze, un’umanità con un passato impossibile da far dimenticare e un futuro senza possibilità di redenzione. Davide Pappalardo, trentanove anni, laureato in Scienze politiche e giornalista pubblicista, impiegato. Vive ad Acireale fino agli anni dell’università, poi si trasferisce a Roma e infine a Bologna. Ha scritto numerosi articoli sulla criminalità organizzata (alcuni dei quali pubblicati anche sulla testata Liberazione). Ha frequentato diversi corsi di giornalismo e scrittura creativa e pubblicato il romanzo Milano Pastis (Nerocromo 2015) e la raccolta di racconti La versione di Mitridate (Zona 2015).
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