Voto 6. C'era molta attesa e curiosità sulla serie dedicata a Tangentopoli dal nome 1992, realizzata da Fabbri, Rampoldi e Sardo da un'idea di Stefano Accorsi.
Invece molto probabilmente la serie verrà ricordata per l'interpretazione "strascicata" di Tea Falco, trasmessa da molti telegiornali satirici.
1992 parla, a mio modo di vedere, della fine di un sogno. Il Sogno della Prima Repubblica italiana che sta definitivamente per tramontare. Il sogno di tutti i protagonisti della serie che si dovranno scontrare con la dura realtà della vita.
Leonardo Notte (Stefano Accorsi) sogna di innovare, cambiare il sistema e riuscire a dare un padrone alla nostra Repubblica delle Banane. Pubblicitario di Publitalia trova in Berlusconi il volto rivoluzionario, ma le sue idee si dovranno scontrare con quelle del suo capo, non prontissimo al cambiamento. Notte porta con sé un passato oscuro ed un presente lussuoso, mostrandoci il lato "divertente" del marketing.
Pietro Bosco (Guido Caprino) sogna una famiglia, la tranquillità forse. Il suo passato è solitudine, incomprensione ed una serie infinita di fallimenti. La nuova vita gli viene offerta dal mondo politico, casualmente capitato nella Lega Nord dovrà dibattersi tra la sua coscienza e gli accordi politici, sicuramente poco morali.
Veronica Castello (Miriam Leone) sogna la tv. Domenica In, o qualunque altra cosa, basta che appaia sul piccolo schermo. Per questo è disposta a dare a chiunque il proprio corpo senza nessun pentimento.
Luca Pastore (Domenico Diele) sogna un po' di giustizia al mondo. Il suo nemico giurato è un'impresa farmaceutica che ha venduto sangue infetto. Collaboratore di Di Pietro, Luca farà di tutto per incastrare gli imprenditori senza scrupoli.
Beatrice Mainaghi (Tea Falco) vorrebbe lasciar pulita l'immagine di suo padre, morto suicida e titolare dell'impresa farmaceutica a cui dà la caccia Pastore. Anch'essa ha un passato poco facile alle spalle.
Rocco Venturi (Alessandro Roja) è il meno sognatore della comitiva. Anzi il più cinico, quello che gli interessa è la grana facile, da buttare in qualche perdita facile.
Attraverso questi personaggi ed i loro sogni, si apre un "dibattito" sui temi caldi dell'epoca: dal "velinismo" a tutti i costi all'aids, passando per l'imprenditoria moderna e la nuova ma sempre vecchia politica.
Tutte queste storie finiranno per incrociarsi, ed il sogno dell'uno verrà disatteso dal comportamento dell'altro personaggio. Una sceneggiatura complessa, ad incastri ma che tiene bene per molte puntate. A mancare è forse una scelta forte degli sceneggiatori, che per molto tempo dibattono sulle stesse situazioni, arrivando all'epilogo delle storie solo nell'ultima puntata.
Vorrei vederlo, ma allo stesso tempo la politica mi annoia e tra la Falco e Accorsi non so chi è più odioso. Però c'è la Catania, che è una bomba e in Non Uccidere - una serie di gialli interessantissimi che hanno dato su Rai Tre, ispirati ai casi di cronaca; li hai incrociati? - è anche particolarmente in gamba... Il pensiero di vederlo c'è, ma chissà.
RispondiEliminaLa Falco direi :D Non uccidere non l'ho visto perché superficialmente snobbo tutte le serie rai, mi sembra il caso di rimediare allora :)
EliminaVisto e già dimenticato..
RispondiEliminaQuindi non mi sono persa niente?
RispondiEliminaTi sei persa poco, volendo la si può recuperare ma non è imperdibile...
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