L'opera letteraria di Paolo Pinna Parpaglia è inquadrabile nell’ampio genere della narrativa e più specificamente
nella categoria del noir/thriller. Il romanzo, che si svolge ai giorni nostri, è ambientato
principalmente a Cagliari dove si sviluppano le vicende proprie del protagonista e del processo
penale che rappresenta il fulcro della storia. Talune ambientazioni e molti personaggi sono però
sassaresi.
È un legal-thriller in cui vengono narrate vicende di una certa forza emotiva ma con una giusta
dose di leggerezza. Non ha la pesantezza e la drammaticità di un thriller quanto piuttosto lo stile
semplice di una storia per tutti in cui il target di riferimento è ampio. Gli aspetti prettamente
giuridici del processo vengono raccontati senza cadere nel tecnicismo ma anzi offrendo anche al
lettore non addetto ai lavori la possibilità di leggere un esempio chiaro e intuibile di come si svolge
il processo penale. Infine è un giallo. L'autore dichiara:" Se mi devo riconoscere un merito è quello di essere stato
onesto con i lettori. Ho disseminato gli indizi della soluzione lungo tutte le pagine del romanzo ed il
finale all’inglese (con due “colpi di scena”) sono – credo – dei valori aggiunti che danno
completezza al libro ed un senso di chiusura che è stato apprezzato da tutti coloro che mi hanno
fatto l’onore di leggerlo."
Quanto alla trama, tutto ebbe inizio dodici anni prima. Quirico, Gabriele,
Christian ed Enrico, liceali spensierati, marinano la scuola e si introducono furtivamente
nell'obitorio dall'ospedale Brotzu. Una donna morta, nuda e fredda si mostrerà loro in uno
spettacolo che non riusciranno più a scordare. Molti anni dopo Quirico, diventato avvocato da poco
più di un anno, riceve un telegramma dal carcere. Enrico, proprio lui, l'amico di una vita, accusato
dell'omicidio di una sua alunna, lo nomina suo difensore. Quirico, inesperto e timido, vorrebbe
rifiutare la difesa ma alla fine non potrà che accettare perché Enrico è un suo amico e perché oltre le
schiaccianti prove di colpevolezza, si annida un'altra verità. Una verità inconfessabile e terribile che
segnerà l'inizio di una vicenda umana, professionale e giudiziaria e che culminerà nell'unica verita
che conta veramente. La verità dei giudici. La verita processuale.
Scheda Biografica
Nato nel 1974, diploma di maturità classica presso il liceo Dettori di Cagliari, laurea in
giurisprudenza e abilitazione alla professione forense dal 2005. Vivo a Cagliari con la mia
compagna e le mie due bellissme figlie gemelle (Anna ed Eleonora di tre anni). Figlio di giornalista,
ho lavorato per un breve periodo come collaboratore presso il quotidiano l’Unione Sarda. Scrivere
non è solo una passione, ma anche una necessità nata dall’esigenza di uscire dai quotidiani schemi
della arida e fredda scrittura giuridica.
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